La penna e il temperino
Necessaria compagnia ha la penna col temperatoio e similmente utile compagnia, perché l’una sanza l’altro non vale troppo.
Necessaria compagnia ha la penna col temperatoio e similmente utile compagnia, perché l’una sanza l’altro non vale troppo.
Il salice, che per li sua lunghi germinamenti cresce da superare ciascuna altra pianta, per avere fatto compagnia colla vite, che ogni anno si pota, fu ancora lui sempre storpiato.
La palla della neve quanto più rotolando discese delle montagne della neve, tanto più moltiplicò la sua magnitudine.
Il torrente portò tanto di terra e pietre nel suo letto, che fu po’ constretto a mutar sito.
La vite, invecchiata sopra l’albero vecchio, cadde insieme con la ruina d’esso albero, e fu per la trista compagnia a mancare insieme con quello.
Il ragno, stante infra all’uve, pigliava le mosche che in su tale uve si pasceva[n]. Venne la vendemmia, e fu pesto il ragno insieme coll’uve.
El granchio stando sotto il sasso per pigliar e pesci che sotto a quello entravano, venne la piena con rovinoso precipitamento di sassi, e collo rotolarsi sfracelloron tal granchio.
Vedendo il villano la utilità che resultava dalla vite, le dette molti sostentaculi da sostenerla in alto, e, preso il frutto, levò le pertiche e quella lasciò cadere, facendo foco de’ sua sostentaculi.