Il noce e i viandanti
Il noce mostrando sopra una strada ai viandanti la ricchezza de’ sua frutti, ogni omo lo lapidava.
Il noce mostrando sopra una strada ai viandanti la ricchezza de’ sua frutti, ogni omo lo lapidava.
Il persico, avendo invidia alla gran quantità de’ frutti visti fare al noce suo vicino, diliberato fare il simile, si caricò de’ sua in modo tale, che ‘l peso di detti frutti lo tirò diradicato e rotto alla piana terra.
Avendo il cedro desiderio di fare uno bello e grande frutto in nella sommità di sé, lo mise a seguizione con tutte le forze del suo omore, il quale frutto, cresciuto, fu cagione di fare declinare la elevata e diritta cima.
Volendo l’aquila sche[r]nire il gufo, rimase coll’alie impaniate, e fu dall’omo presa e morta.
Il ragno, volendo pigliare la mosca con sue false rete, fu sopra quelle dal calabrone crudelmente morto.
Il falcone non potendo sopportare con pazienza il nascondere che fa l’anitra fuggendosele dinnanzi e entrando sotto acqua, volle come quella sotto acqua seguitare, e, bagnatosi le penne, rimase in essa acqua, e l’anitra, levatasi in aria, schernia il falcone che annegava.
Trovandosi alquanta poca neve appiccata alla sommità d’un sasso, il quale era collocato sopra la strema altezza d’una altissima montagna, e raccolto in sé la maginazione, cominciò con quella a considerare, e infra sé dire: ”Or non son io da essere giudicata altera e superba, avere me, piccola drama di neve, posto in sì alto […]
Addormentatosi l’asino sopra il diaccio d’un profondo lago, il suo calore dissolvé esso diaccio, e l’asino sott’acqua, a mal suo danno, si destò, e subito annegò.
La vitalba, non istando contenta nella sua siepe, cominciò a passare co’ sua rami la comune strada e appiccarsi all’opposita siepe; onde da’ viandanti poi fu rotta.
Trovato il ragno uno grappolo d’uve, il quale per la sua dolcezza era molto visitato da ave e diverse qualità di mosche, li parve aver trovato loco molto comodo al suo inganno. E calatosi giù per lo suo sottile filo, e entrato nella nova abitazione, lì ogni giorno, facendosi alli spiraculi fatti dalli intervalli de’ […]