La bambina e l’orsacchiotto
E’ appena mattino e non riesco a svegliarmi. Ho tanto sonno. Saltando la colazione e senza accorgermi di essere vestita, mi trovo già fuori dalla porta per avviarmi verso la scuola. Eppure non mi sembra tutto normale o, quantomeno, di ordinario aspetto. Anche i prati che mi circondano hanno un colore verde intenso con miliardi di goccioline di rugiada che riflettono luce come tante stelline.
E’ una giornata di cielo sereno e l’aria ventila brevi soffi, alquanto freschi. Siamo nella prima decade d’aprile e la primavera comincia a mostrare i suoi sorrisi. Indosso una gonna azzurra con una camicia bianca ed un pullover celeste. Ho calzato un berrettino molto raffinato, con brevi tese e un nastrino anch’esso azzurro che gira intorno alla sua base. Così, con i miei libri sottobraccio, mi avvio sul sentiero a tratti inghiaiato, a tratti selciato. Guardandomi intorno ho l’impressione di vedere gli alberi e tutta l’area circostante non proprio come solito; mi sembra di vivere in un mondo diverso.

