Il gatto nei pantaloni
Zlatan era un piccolo e buffo ragazzino con un fisico minuto rispetto ai suoi coetanei, portava dei pantaloni ascellari ed una maglietta tutta rammendata.
Le sue scarpe poi bucate e di qualche numero più grande. Portava gli occhiali fin dai cinque anni e non passava giorno che sbattesse la testa addosso a qualche porta oppure che si schiantasse su qualche albero con la bici.
Zlatan si considerava un piccolo mago che voleva stupire tutti con i giochi di prestigio e non c’era giorno che raccontasse dei suoi numeri prestigiosi.
Le uniche persone che gli davano fiducia erano il papà Ettore e soprattutto mamma Irma che passava dei pomeriggi assieme a fare i compiti e lui gli era sempre accanto mente lei si muoveva ai fornelli. Un giorno Zlatan prese un uovo e disse alla mamma che lo avrebbe trasformato in un scoiattolo “Abra cadabra cominciò a pronunciare” e dopo qualche attimo lancio l’uovo verso l’alto e … splash l’uovo si era trasformato in una frittata.
Un boato si levò dal giardino da dove i suoi 4 fratelli sbirciavano la scena nascosti dietro la finestra.