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Sam e il mare

Sam aveva attraversato la solitudine per imparare a stare con se stesso.

Aveva letto molto, aveva riflettuto a lungo, e così aveva scoperto che, a volte, la peggiore compagnia era quella dei propri pensieri.

Aveva cercato di aiutare gli altri, soprattutto le donne in difficoltà, ma solo col tempo aveva imparato a chiedere aiuto.

Nel suo lavoro aveva inseguito la perfezione, per poi rendersi conto che la società era fatta d’imperfezioni, e che spesso ci si perdeva in esse.

Amava il mare. Era sempre stato il suo rifugio, il suo vero mondo.

E così, cominciò il suo viaggio.

Navigando, navigando, Sam approdò su un’isola felice.

Un luogo sospeso sopra il mare, popolato di barche a vela e aquiloni che coloravano il cielo di magia.

Un’isola che custodiva verità misteriose, celate tra pianure fiorite, dove ogni profumo risvegliava un ricordo.

Il passato lasciava tracce che il tempo non riusciva a cancellare.

La bellezza lo sfiorava.

Per curare le sue ferite, Sam cercava affetto in qualcuno che sapesse cogliere i colori e i profumi della sua anima.

Poi, come un segno del destino, la barca dei suoi sogni apparve davanti a lui.

Era lì. Lo stava aspettando.

Guardare al futuro con ottimismo non gli era mai riuscito facile.
Aveva vissuto esperienze difficili da superare.
Ma ogni mattina, il sole sorgeva con un sorriso, gli scaldava il cuore e gli ricordava che, sì, era possibile.

E quando scendeva la notte, una stella vegliava su di lui, portandogli sogni meravigliosi e parole d’amore che salivano dal profondo.

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