MacioMicio

Fiaba pubblicata da: Geremina Leva

Una mattina MacioMicio trova il cancello del condominio aperto. Finalmente una buona occasione per uscire tutto solo per la città. Wonderful pensa, volendo dire meraviglioso. MacioMicio infatti segue i corsi di inglese in tv con Anita, la sua padroncina.

“Che bello stare all’aria aperta, non è poi così pericoloso come dicono, camminare soli per la città”

Ponf…ponf…ponf così dice MacioMicio e cammina alzando bene le zampette e la coda come un nobil gatto.

“Il pavimento è così ruvido, goduria per i miei artigli” e si stiracchia e allunga gli artigli.

“E questo muro wonderful per il mio prurito” crcrcrcr si strofina al muro.

“Si, proprio bello camminare in città” ponf…ponf

“Very easy, ci sono lunghi marciapiedi con piante, panchine, tante persone che passeggiano e in mezzo c’è lo stradone con pattini a rotelle giganti che corrono, non come quelle di Anita ma mooolto più grandi”

Ponf…ponf… così dice e cammina MacioMicio.

“Miaaoo!” urla MacioMicio. Un nonno in bicicletta gli viene addosso e per scansarlo MacioMicio si appiattisce contro il muro.

“Stai attento con quell’aggeggio!” gli grida dietro MacioMicio senza che però il nonno lo possa sentire.

“Che gente!” ponf…ponf.. si riprende e cammina Maciomicio.

“Bisogna stare attenti da soli per la città che c’è gente veramente pericolosa” brontola MacioMicio per lo spavento. Mentre tenta di proseguire, MacioMicio sente urlare una signora

“Arturo non tirarmi così. Smettila! È solo un gatto”.

Si volta spaventato e in effetti ne ha tutti i motivi, perché Arturo è un grosso cane che non sembra gradire la sua presenza, tanto ringhia e tira il guinzaglio. MacioMicio allora fa un salto altissimo e a pelo ritto si rifugia sotto una macchina lì vicino. Arturo cerca di raggiungerlo ma la padrona che ha fretta, riesce a portarlo via.

MacioMicio tira un sospiro di sollievo quando ad un tratto, l’auto, il grande pattini a rotelle, comincia a sussultare e a sbuffare fumo. MacioMicio fa appena in tempo a schizzare fuori.

“My God che paura!”

Trema ancora MacioMicio, poi si riprende e quasi isterico si sfoga per lo spavento:

“Ma dico io, siete tutti pazzi in questa città?”

MacioMicio urla contro i piedi che vede passare da sotto la panchina “Dirò ad Anita di scrivere al sindaco, per convincerlo ad allontanare dalla città cani, pattini a rotelle, biciclette. Tutti a piedi e tutti gatti si deve essere”

E così MacioMicio, ora un po’ meno sicuro di sé riprende a camminare. Poponff…ponnnf…pponf… Il passo diventa più prudente e sospettoso lungo il marciapiede. Beeepp! Un grande rumore lo fa trasalire “Miaaooo” sbotta MacioMicio e ritorna sotto la panchina nel panico. Non si è accorto che per attraversare la strada occorre aspettare che la luce del semaforo diventi verde. Trema MacioMicio ma si dà animo vedendo che le persone stanno ora attraversano la strada e d’un sol fiato, corri corri corri si dice MacioMicio, arriva in quattro e quattr’otto sull’altro lato del marciapiede.

Riprende il cammino sano e salvo ma diventa ancora più guardingo, ora non è più così convinto che sia facile camminare tutto solo in città.

“Ah dell’acqua! penso proprio che mi farò due sorsate, con questo fuggi fuggi mi si è seccata la gola”

Così dicendo, sale sul bordo di una fontanella e si piega in avanti per bere ma MacioMicio non sa che quella fontana è intermittente e che fra un po’ si metterà a zampillare. “Miaaoo!” non fa in tempo a dire MacioMicio che già è precipitato nell’acqua – “Annego Annego Aiuuuto”

La mano di un signore lo afferra dal collo, lo posa a terra e se ne va brontolando qualcosa. MacioMicio è troppo affranto per capire o ribattere o ringraziare e con gran fiatone si allontana verso un angolo buio. Ma dove si trova? Ah! È la soglia di un negozio. Entra allora quatto quatto e si accuccia per riprendere le forze. Poi comincia a guardarsi attorno: “Ma che posto è questo? Gabbie, criceti, conigli anche gattini”

“Si amico, sei proprio in un negozio di animali. In un pet shop. Sicuramente non sai cosa vuol dire”

“E invece ti sbagli amicone!” – ribatte MacioMicio che non sopporta proprio la presunzione – “Io seguo un corso di inglese tutti i giorni” risponde al topo che così lo ha provocato.

MacioMicio è certo brontolone e permaloso ma in fondo è di gran cuore e altruista, come Anita. Si accorge subito di quanto siano sfortunati questi animali che vivono in gabbie piccolissime. Poi viene a sapere che di certo non sono trattati male, il loro capo, il signor Maurone è gentile con loro, però quelle gabbie sono troppo piccole e poi continuano a mangiare e a ingrassare (che anche se le gabbie fossero aperte non riuscirebbero nemmeno a scappare dalla pesantezza!). Il signor Maurone è lì, dietro il banco, a far calcoli. Ha l’aspetto di una brava persona ma è pur sempre un commerciante di animali.

“Sai che c’è ancora di più terribile?” – gli racconta il criceto – “subito dopo i lavori di ristrutturazione, Maurone venderà il negozio, proprio domani ci porterà al deposito e in una settimana chissà dove andremo a finire e con chi!”

E il coniglio tremolante – “Magari arriverà un uomo cattivo con una moglie cattiva e truccatissima che ci venderà ad un laboratorio di test e ci truccheranno per vedere se ci fanno allergia” – piagnucola.

“Io truccato mai” – dice il maialino – “non starò a sopportare questa vergogna”

E tutti in coro a lamentarsi. MacioMicio allora ha un’idea.

“Calma e ascoltatemi: la sola cosa da fare è scappare. E io vi aiuterò. Questa notte aprirò le gabbie e domani mattina, appena Maurone avrà aperto la porta ce la svigneremo tutti. E io sarò con voi, ce ne andremo in giro per il mondo, vivremo lontani da queste insidiose città e divideremo tutto, saremo come fratelli. A proposito, siccome non ho cenato avete mica una razione di cena anche per me?”

Tutti entusiasti del piano di fuga verso la libertà, si addormentano per affrontare riposati il gran giorno. Per MacioMicio solo incubi: sogna di mostri a forma di ruota che lo inseguono e di cani senza guinzaglio che l’aspettano dall’altra parte e mentre cerca una terza via di fuga ecco che sprofonda in acqua, poi Anita viene a salvarlo ma lui non può andare con lei perché ha dato la parola ai suoi nuovi amici di essere come fratelli. Si sveglia di soprassalto con un gran magone per Anita. Ma come ha potuto decidere di andarsene via con gli altri del negozio, dimenticando la cara vita che l’aspetta con la sua famiglia?

Ora però è l’ora di agire. I suoi amici non dormono già più.

Aperte tutte le gabbie non resta che aspettare che quella porta si apra. Alle 7:30 arriva Maurone. Apre la serranda, entra mogio mogio e si avvicina alle gabbie: “Buongiorno cari, che malinconia abbandonare questo posto ma purtroppo devo vendere” e sospira andando verso il retro del negozio per preparare il trasloco. I conigli e il gattino il maialino il criceto e gli uccelli rimangono desolati, dopo tanto tempo si sono affezionati anche loro a Maurone. Ma MacioMicio questo non lo sa!

“Presto presto che fate, restate immobili? É questo il momento, fuori subito”

Ma nessuno fa per muoversi e anzi dicono:

“Ma a noi dispiace separarci da lui, è così buono e gentile”

“Ma l’avete detto voi che non sarà più il vostro padrone. Chissà chi verrà, avete dimenticato il laboratorio?”

E ricordando il resto della storia gli animali si decidono a scattare. Ma ahimè! Sono talmente appesantiti dalla vita in gabbia che non riescono a muoversi. Sono quindi intrappolati nelle gabbie aperte. Arriva intanto un amico di Maurone per iniziare a portare via le gabbie per la ristrutturazione.

“É tutto finito” – dice Maciomicio sconfortato. Ma l’amico di Maurone si accorge che le gabbie sono aperte e chiama subito l’amico “Guarda Maurone! I tuoi animali sono rimasti fermi nelle loro gabbie anche se erano aperte e avevano la possibilità di scappare! Ti sono proprio affezionati eh!”

Maurone è talmente contento che capisce cosa deve fare:

“Anch’io sto bene con voi, cari amici. E allora perché separarci? Venderò il negozio ma voi verrete con me, nella mia casa in campagna, con un bel cortile in cui potrete stare liberi e all’aperto”

Gli animali non stanno più nella pelle, al bando la ciccia, sgusciano via delle gabbie e corrono a far festa al loro padrone.

A MacioMicio non rimane che riprendere in mano la sua vita. Tutta questa storia gli ha messo addosso una gran nostalgia di casa. La libertà è meravigliosa ma stare con Anita e con gli altri della famiglia è fantastico!

Si mette in marcia MacioMicio per ritrovare il suo condominio. Ha capito che non è per niente facile camminare soli per la città. Ci sono tanti pericoli e cose da sapere che, se non si ha esperienza It’s very dangerous! E poi ci si diverte di più a camminare insieme ad Anita.

Ripercorre la strada che aveva fatto il giorno prima, ripassa davanti alle panchine, alle piante, al semaforo verde, alla fontana, passo rapido e attento ed ecco che una mano lo afferra dal pancione, riconosce subito l’ odore. E il padre di Anita. Che felicità!

“Furfante dove sei finito? Sono due giorni che manchi da casa!” – lo rimprovera affettuosamente – “Anita è molto in pensiero per te” –

“Me too!!”  pensa e ronfa MacioMicio e felice si fa riportare a casa.



Contenuti suggeriti: