La vendetta delle fate

Fiaba pubblicata da: 06rafi06

Nelle fiabe e nelle favole, come dico e dirò sempre, il tempo e lo spazio sono intangibili ed incalcolabili preludi di preziose e misteriose “scintille”, lontani dall’esattezza scientifica e dall’immanenza per cui, ogni storia che vi racconterò è avvenuta certamente nel magico splendore di una “scintilla d’oro o d’argento”.

Dunque, proprio durante l’esplosione di una di queste scintille, vivevano meravigliosi bambini in una casa abitata da due bellissime, potenti e ricchissime Fate – mamma e figlia a loro volta – rispettivamente di nome “Luce di Stella” per quanto luminosa e “Goccia di Mare”  per i suoi occhi indefinibilmente verdi , grigi, azzurri, proprio come le sfumature delle acque marine.

La loro casa viaggiava tra le nuvole del cielo, parcheggiando nei luoghi più belli che la natura avesse accarezzato affinchè i bambini vivessero delle meraviglie del creato sempre e dovunque.

Per i poteri di “Luce di Stella” e di “Goccia di Mare”, i bambini non erano sfiorati nè da disagi, nè da dolori, nè da tristezze.

I loro risvegli erano al battito d’ali di Angeli che su dolcissime note, quasi celestiali, li accompagnavano “per manina” alle colazioni più succulente per poi trscorrere la mattinata tra giochi, canti, disegni, premi, colori, libri fantasiosi, pentagramma musicali, bacetti, carezze, dolcissimi gattini e cagnolini, coniglietti ed uccellini, cigni e paperotte, pelouche morbidissimi, fiori profumatissimi, caramelle di tante qualità, una più dolce dell’altra e quanta marmellata di ogni prelibato frutto, preparata dalle due Fate e spalmata sempre sul pane degli Angeli.

Il pomeriggio era dedicato al riposino, alle giostre  presenti in ogni stagione, imprescindibilmente sempre tra golosità e leccornie inimmaginabili di giorno in giorno ed alla contemplazione dei luoghi dove si spostava la casa  con il suo magico boschetto di agrifoglio, di pini, platani, abeti e di rose, camelie, azalee, glicine e calicanto.

La sera, all’accendersi di fulgide stelle ed al chiarore della luna, le Fate soffiando polvere d’ oro e d’ argento sugli occhietti stanchi, ma felici dei Loro bambini, li addormentavano con angeliche nenie.

La felicità e l’armonia di Fate e bambini che Le adoravano, pareva non dovesse mai essere turbata ed essere eterna.

“Luce di Stella” e “Goccia di Mare” però, nell’angoscia del Loro cuore combattevano sempre le crudeltà per invidia, di un orco malefico, solo, frustrato, cattivo, brutto, vigliacco e delatore, un vero mostro dentro e fuori.

L’ “orco ap”  era stato sempre sconfitto dai poteri delle due Fate, ma mai debellato completamente, temendo così, per i piccoli ignari.

Successe infatti, in un maledetto giorno d’inverno, addirittura in prossimità del Santo Natale e del secondo compleanno di una delle bambine più piccine, che il mostruoso orco “ap”, sostenuto da nefandezze della sua portata e dai suoi parenti orchi, fece sparire, all’insaputa di Angeli e Fate tutti i bambini, lasciando la casa nel vuoto assoluto e nel dolore più profondo per la sorte dei piccoli in mano a certi dannati.

Furono persino insensibili – anzi gioivano – per le urla incontenibili e la esasperata resistenza di una bambina di quasi sei  anni, sorellina della piccola di due che portarono via, prima di tutte per la tenerissima ed indifesa età.

Nessun bambino, tantomeno le due sorelline, volevano lasciare le due Fate, ma nulla giovò a nulla ed i loro spontanei sentimenti furono calpestati e sporcati da quegli orchi malefici, disumani e malvagi perchè incapaci di essere Fate e di godere della magìa, delle ricchezze e della felicità  della Loro casa nel bosco!

Le Fate, rincorsero i cattivi, li raggiunsero anche, ma nulla da fare……….tutti i bambini ormai segregati, succubi dei martirii, dei ricatti e delle minacce dei loro mostruosi carcerieri, nonchè con bugie contro le Fate, rifiutavano di vederLe, quando andavano a trovarli per riportarli nella loro “unica”, magica casa.!

Usciva dall’uscio di una casa squallida, povera, lucubre solo l’ orco “ap”, spesso con la sua sventurata madre orchessa, degna di lui e la sorella con qualche rampollo di nipote, tutti orchi si intende, per impedire ogni rapporto tra gli infelici bambini e le Fate ed evitare che seguissero la loro volontà di tornare dalle Fate.

L’ orco “ap” e la sua famigliaccia per spaventare e sottomettere i bambini usava ogni mezzo sleale e complice, mettendo addirittura “scarpe strette, vestiti sporchi e laceri per far dispetto alle Fate”, che tentava di eliminare con ogni mezzo.

Nessun potere magico delle Fate, annientò il mostro e la sua famiglia definitivamente, anche se batoste ne prendeva anche lui quando un giorno le Fate addolorate ed esauste, convinte che ormai i Loro poteri fossero evaporati completamente……………come succede dall’ eternità, in ogni fiaba che si rispetti dunque, successe che un terribile tuono con un abbacinante lampo, scardinò il tetto della casaccia dell’orco fino ad allora sempre chiusa e buia, per meglio sequestrare i piccoli.

Le Fate “Luce di Stella” e “Goccia di Mare” avvisate dagli Angeli, sciamarono sulla casa dell’orco “ap” ormai imprigionato magicamente dai riflessi del lampo che bruciava, insieme alla madre orchessa, alla sorella ed ai nipoti orchi che tra urla, pianti non riuscivano a svincolarsi più temendo una fine di tormenti, lenta ed angosciosa, come avvenne.

I poveri bambini ormai, sfiniti ed automatizzati, per i tanti soprusi subiti, non compresero nulla e neppure nel vedere le Fate si scomposero, ormai certi che nulla sarebbe cambiato e che il loro destino fosse ormai segnato nella tragedia.

Angeli e Fate compresero e, con liane d’oro e d’argento, che partivano da un cielo azzurro d’amore e di speranza, si calarono nella casa in fiamme per salvare bambino per bambino, visto che erano impietriti e spaventati spettatori, increduli della liberazione dei mostri che stavano ardendo tra lampi e tuoni.

Ci sarebbe voluto tanto, tanto tempo perchè i bambini ritornassero sereni nella felicità della casa delle Fate, siccome siamo in una fiaba, tutto è avvenuto in un dolce soffio di Stelle e di Piume d’Angeli, mentre su tutto il paese dove era la casa dell’ orco “ap” scese una terribile maledizione dal cielo, contro chiunque solo volesse infelicitare i bambini. Così di generazione in generazione, per l’eternità.

I bambini non si toccano, se non per amarli e renderli felici proprio come in una fiaba.

Anzi, miei carissimi amici lettori, dimenticato dirvi che le Fate “Luce di Stella ” e “Goccia di Mare” dopo aver salvato tutti i bambini, mentre la famiglia dell’orco periva come all’inferno, insieme a lui, richiusero la casa con il misero tetto e la cosparsero di magica e super ermetica colla imprigionati per sempre ripagandoli per ciò che di peggio, avessero potuto fare ai bambini per gelosia delle Fate.

I  bambini ritornarono a sorridere, ad essere felici come prima del rapimento brutale e a scambiarsi con le Fate e gli Angeli baci d’oro e d’argento: gli stessi che, con infinito Amore, mando a Voi che avete letto questa fiaba tra la Realtà e la Magia.



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