La Befana e il carbone
Fiaba pubblicata da: Roberta Aprile
Era la fine dell’anno, il freddo era ormai profondo e la neve aveva ricoperto ogni millimetro di terra. I camini delle case sbuffavano arabeschi fumi nell’aria, e Tommy stava sul divano della sue grande casa. “Presto scenderà la Befana dal camino?” chiese alla madre indaffarata a preparare una gustosa cena.
“Scenderà la Befana solo per i bambini buoni!” rispose dolce la mamma.
Tommy stentò credere … cosa voleva dire solo per i bambini buoni? “Madre io penso di essere stato molto buono!”, cercò allora di dire.
“Sono molto contenta!” affermò la madre. “E dimmi cosa hai fatto di così buono?”
Tommy ci pensò un po’, cercò di trovare tra tutte le sue buone azioni dell’anno, cercò e ricercò: rovistò nella memoria, prese i quaderni di scuola per guardare meglio i voti, poi guardò il suo Iphone per vedere se i suoi piccoli amici l’avessero ringraziato per qualcosa… ma niente, non trovò nulla del genere.
Il piccolo Tommy era disperato, fondamentalmente non aveva fatto buoni azioni, aveva passato un intero anno senza fare nulla di speciale.
La madre sorrise “Vedrai…” gli disse, “la Befana è molto buona, avrà un piccolo dono anche per te!”
Tommy tirò un lungo sospiro di sollievo.
“Vedrai…” continuò la madre, “Avrà del dolcissimo carbone!”.
“Carbone?” chiese ancora Tommy per essere sicuro di aver udito bene.
“Per avere le tue leccornie preferite dovrai impegnarti: aiutare nelle piccole faccende di casa, aiutare con piccoli gesti i tuoi amici e le persone! Ma lo dovrai fare di cuore, o la Befana capirà che volevi solo le sue leccornie!” sorrise ancora la mamma.
Tommy storse nuovamente il muso: la situazione era alquanto complicata, non sarebbe stato facile! Pensò a cosa avrebbe fatto per essere considerato buono, per i giorni successivi non fece altro che fare tutto di ciò che era buono e giusto. Ma Tommy sapeva finora non aveva fatto altro che farlo per i suoi dolcetti preferite, e sapeva che la Befana l’avrebbe beccato.
Una mattina, Tommy era con i suoi amici a giocare ai grandi giardini, più lontano c’era un bimbo. Quel bimbo non aveva molto, era arrivato con le scarpe rotte, la maglia bucata e sgualcita e di almeno tre taglie più grandi. Tommy non ci pensò un attimo, prese la sua sciarpa calda e la mise sulle spalle del piccolo ragazzino sconosciuto, per ripararlo dal freddo.
Quando arrivò a casa, Tommy scrisse una lettera alla Befana
‘Cara Befana,
oggi un bambino era molto triste, ha i vestiti molto vecchi e malandati. Ti chiedo Befana di portargli abiti nuovi e qualche caramella, per me andrà bene anche il carbone, ma per lui dovrai impegnarti molto’.
La mattina seguente il bambino dalle scarpe rotte aveva abiti nuovi e caldi e nella calza di Tommy c’erano buonissime leccornie.
Una fiaba per tutte le befanine! Auguri