La signora del tempo (3) / Origini
Fiaba pubblicata da: marzia.o
Qui tutte le puntate.
Linda Braun era seduta sul divanetto a due piazze, nello studio dell’avocato di famiglia, e si guardava attorno, curiosa come tutti i bambini della sua età.
Guardò l’uomo dietro alla scrivania, intento a sistemare delle carte, poi guardò i nonni, Carlos e Magda, il prozio Giosef, poi guardò alla sua destra, seduto accanto a lei cera il papà e lo zio Jemes, alla sua sinistra seduta sul bracciolo del divanetto c’era la zia Luce, in quel momento stava guardando fuori dalla finestra assorta in quei pensieri, che la facevano sempre sembrare lontano dal luogo in cui era realmente, per la piccola Linda la zia era il fulcro della sua esistenza, poiché ricopriva quel ruolo che aspetterebbe a una madre, e questo accadeva perché la sua mamma era morta dandola alla luce. Il giorno precedente vi era stato il funerale di Ronald Braun, l’uomo era morto a quasi cent’anni, a dare l’estremo saluto all’uomo v’era molta gente, e fra quella gente la giovane aveva sperato di vedere l’uomo che quattro anni prima le aveva chiesto di partire con lui, ma non era riuscita a vederlo, anche se ne aveva sentito la presenza.
Luce aveva ragione l’uomo c’era, ed era lì non solo per dare l’ultimo saluto all’amico d’un tempo, ma soprattutto per vedere lei, ma quando, Linda le si era avvicinata mettendo la sua manina in quella della zia, l’uomo si era sentito come pugnalare al cuore, aveva preferito andarsene, convinto che la giovane si fosse dimenticata di lui. Finalmente l’avvocato cominciò con la lettura del testamento, sostanzialmente le cose rimasero come erano ormai da tempo: Carlos e Giosef, insieme al giovane Ronald, si sarebbero occupati del ramo principale dell’azienda di famiglia, mentre Jemes e Luce si sarebbero occupati del ramo dell’editoria, della fondazione, e altre attività secondarie, inoltre l’uomo aveva creato un fondo fiduciario intestato nome di Linda, il quale doveva essere gestito dal padre e dalla zia, e in fine aveva lasciato la tenuta “I Signori del Tempo” a sua nipote Luce, nonostante tutto che era all’interno della recinzione, e tutto ciò che era dentro alla casa, a quel punto la lettura del testamento era conclusa, Magda era soddisfatta, anche se avrebbe voluto che la tenuta fosse stata lasciata al marito, perché voleva convincerlo a vendere la proprietà terriera, ora sapeva che doveva trovare il modo di convincere la figlia, cosa assai ardua, ma sperava di far leva sul fatto che la ragazza sentisse molto la mancanza del nonno e si volesse allentare dal luogo dove egli era morto, quindi cercando di essere più dolce possibile disse.
“Luce cara, dobbiamo parlare della tenuta e…”.
“Non c’è nulla da parlare, quella e casa mia perciò io resto là”, troncando la conversazione sul nascere.
La madre stava per controbattere ma l’avocato invitò Luce a seguirlo in un’altra stanza, Magda cercò di seguire la figlia ma non le fu permesso, solo Linda riuscì a infilarsi al seguito della zia. L’ufficio era più o meno come l’altro, pareti bianche con riproduzioni di quadri famosi, divanetto sedie in stile vittoriano, dietro alla scrivania un uomo sull’ottantina d’anni, appena vide la giovane s’alzò salutandola.
“My Lady, mi permetta di presentarle ancora una volta le mie condoglianze, per la perdita da lei subita”.
“La ringrazio, signor Benson, ma vogliamo venire al dunque, perché mi avete mandato questa convocazione per oggi?”.
“Per rispettare una disposizione di vostro nonno”.
“Capisco, ma perché non parlarne durante la lettura del testamento?”.
“Perché riguarda solo voi, inoltre c’è stata data quasi sessant’anni fa, quando io ero un giovane avvocato e affiancavo mio padre”.
“Signor Benson, lei mi sta dicendo che mio nonno vi ha dato delle disposizioni che mi riguardano ancor prima di sapere che sarei nata?”.
“Esattamente, se vuole posso mostrarle la lettera in cui suo nonno ci dava le disposizioni, sono certo che riconoscerà la calligrafia di suo nonno”, l’uomo estrasse dalla tasca un foglio ingiallito dal tempo e lo porse alla ragazza che lo lesse rapidamente, riconoscendo la scrittura del nonno, quindi domandò ancora indicando l’oggetto sulla scrivania, che affascinava tanto Linda:
“Questo è il cofanetto che vi è stato dato in consegna dal signor Smith?”.
“Sì, ora la lasciamo così potrà guardare il suo contenuto, in tutta tranquillità”.
“Sapete cosa contiene?”.
“Non completamente, quando lo abbiamo aperto è stato solo per prendere il piccolo medaglione che lei porta al collo in questo momento, per consegnarlo a suo nonno, poi avevamo solo il compito di consegnarle l’oggetto oggi”.
Luce avrebbe voluto fare altre domande, ma sentiva che non avrebbe ottenuto altre risposte, perciò si limitò a ringraziare i due uomini i quali la lasciarono sola con la nipotina nella stanza, che a quel punto le fece notare che il disegno inciso sul coperchio del cofanetto era identico, al medaglione che portava al collo, la ragazza le diede ragione, e poi aprì lo scrigno, al suo interno vi trovò, una lettera, di suo nonno indirizzata a lei nella quale egli scriveva.
31/03/1939
Mia dolcissima Luce, mi rendo conto che sei sorpresa, ti chiederai come faccio a sapere di te, perché come te ho il dono dello sguardo lontano. In questo momento mentre scrivo questa lettera ho ancora in me tutte le qualità di un signore del tempo. Ora ti starai domandando chi sono i signori del tempo, cosa fanno e così via, spiegartelo nella lettera sarebbe troppo lungo e complicato, quindi io e tua nonna, abbiamo pensato di inserirlo in un dvd che però dovrai guardare solo quando sarai nel mio, anzi nel tuo studio di casa, non permettere a nessuno di guardarlo, solo tu comprenderai ciò che sentirai e vedrai, il resto del contenuto del cofanetto ti sarà spiegato nel dischetto.
Con tutto l’amore il nonno Ronald.
Ripiegò la lettera, dopo d’averla letta almeno tre volte, guardò comunque gli oggetti all’interno dello scrigno, vi erano: una chiave, un dischetto dvd, e coperti da un telo nero, un medaglione e un orologio che sfavillavano e la turbavano. Luce ripose tutto nello scrigno e mise quest’ultimo nella borsa e lei e Linda raggiunsero la famiglia al ristorante, sua madre la tempestò di domande, ma lei l’eluse tutte, poi sua madre tornò alla carica con la vendita della tenuta, impazientita la ragazza dichiarò apertamente che la vendita della tenuta era fuori discussione, irritata s’alzò dicendo al fratello maggiore che lei tornava a casa con un taxi mentre lui la bambina potevano restare, Linda saltò giù dalla sedia dichiarando che sarebbe tornata con lei, e così fece anche Ronald e a loro s’unì anche Jemes, una volta tornata Luce si chiuse nello studio, dicendo di non voler essere disturbata. Luce prese in mano di nuovo il cofanetto e prese il dischetto, sorrise all’idea che stava per guardare un dvd vecchio più di sessant’anni, lo inserì nel dvd e accese la tv, immediatamente sullo schermo apparve il volto sorridente di suo nonno la sua voce irruppe nella stanza dicendo:
“Ciao Luce, dolce nipotina, scommetto che stai pensando tutto ciò è uno scherzo, be’ non lo è, spero che tu sia seduta, perché ti racconterò chi sono i signori del tempo, e perché tu sei destinata a diventare una di loro. Tutto è cominciato molti secoli fa quando i signori del tempo erano i custodi delle leggi che regolano il tempo e lo spazio, ogni cosa deve avvenire nel tempo prestabilito, nessuno può anticipare o posticipare un evento, però questo potere corruppe molti del consiglio dei signori del tempo, così cominciò una guerra fra chi voleva stravolgere l’universo e chi cercava di mantenerlo, e un’altra specie esseri cercò d’approfittarne, i signori del tempo dovettero mettere da parte la loro disputa, e infuriò un lungo conflitto, ci furono molte perdite tra entrambe parti, ci fu un momento di pausa e invece di trovare una soluzione pacifica i signori del tempo che aveva cercato di cambiare l’equilibrio dell’universo attaccarono l’altro popolo, che a quel punto cercarono un punto dello spazio tempo per distruggere i signori del tempo, insomma, l’equilibrio fu spezzato in più punti nel tempo, allora l’altra fazione dei signori del tempo prese una decisione drastica, imprigionare i due mondi nel vortice del tempo. I signori del tempo che attuarono l piano di attivare il vortice sapevano che era azzardato, che rischiavano di essere travolti anche loro spirale tempo, ma non avevano altra scelta, l’equilibrio doveva essere mantenuto, ma non volevano sterminare i due popoli, così con il dolore che straziava loro i due cuori, azionarono il vortice, come avevano previsto i due mondi furono imprigionati, molti di loro perirono o furono dispersi nelle crepe del tempo che si aprirono e si richiusero subito, rimasero in pochi. Luce ora ti chiederai cosa centra con te tutto questo? perché fra quei pochi ceravamo anche io e tua nonna, ad dire il vero siamo stati molto fortunati, la macchina del tempo di tua nonna era stata completamente distrutta, se il mio amico Yaris non l’avesse tele trasportata nella sua macchina del tempo sarebbe morta, in seguito viaggiando abbiamo scoperto che in pratica eravamo rimasti in tre, quando però tua nonna rimase incinta di tuo padre abbiamo deciso di rinunciare ai nostri poteri, abbiamo cercato un luogo adatto, e in fine abbiamo trovato la terra, dopo d’aver viaggiato nelle sue epoche abbiamo scelto gli anni trenta, nel frattempo tuo padre era nato, l’anno che scegliemmo fu il 1939, in questo modo il nostro futuro sarebbe stato garantito. Luce ti starai ancora domandando perché abbiamo deciso di raccontarti tutta questa storia, perché la sera prima d’imprigionare i nostri poteri ti ho visto, eri insieme a Yaris, voi eravate diventati una coppia di signori del tempo, molto potente, e…”, il nonno di Luce continuo ancora spiegandole che cosa fossero gli oggetti nel cofanetto, e come aveva salvato il gene della loro stirpe e come lo aveva risvegliato in lei con il piccolo medaglione che richiudeva l’essenza di suo padre, cosa le sarebbe accaduto se avesse accettato il suo destino, e quanta conoscenza sarebbe stata dentro di lei, l’ultima frase di suo nonno fu:” Ora sta a te decidere d’accettare il destino che ti è stato assegnato, per quanto riguarda Yaris è una questione che riguarda solo voi due, ma ti ricordo che l’equilibrio va ripristinato, è troppo tempo che c’è solo un signore del tempo, per tutte le creature l’equilibrio è rinchiuso tra la parte maschile e quella femminile, lo è anche per i signori del tempo, ma io so che farai la cosa giusta”.
Il dvd si spense e la stanza tornò silenziosa, mentre Luce si sentiva completamente sconvolta ma allo stesso tempo eccitata, ora aveva finalmente capito il significato delle immagini che aveva visto quattro anni prima nel guardare negli occhi il signore del tempo.
Qui tutte le puntate.