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Tutte le fiabe che parlano di "paura"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "paura", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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La strega che mangiava i bambini

C’era una volta, in un tempo e in un luogo lontani, un piccolo villaggio dove tutti si conoscevano e si volevano bene eppure, in quello sperduto villaggio, nessuno era felice.

Non erano felici i nonni, non lo erano i genitori, non lo era chi doveva sposarsi e, ancor meno, lo erano i bambini.

Nei pressi del villaggio, infatti, c’era un bosco, un bel bosco che, però, non era felice neppure esso, tanto che uccelli, scoiattoli, cinghiali, cervi e tutti gli animali che normalmente abitano, o abitavano a quel tempo, i boschi, se n’erano andati da un pezzo, spaventati dalla nera presenza che dominava nel bosco e che terrorizzava il villaggio.

La strega che mangiava i bambini

Il topo e la ranocchia // Audio fiaba

Brano tratto dalle favole di Esopo.

Un dolcissimo topolino di campagna, col musetto simpatico e due occhioni scuri, vagando tutto solo per i campi, incontrò un bel giorno una buffa sgraziata ranocchia.

Osservandosi al principio dubbiosi, i due fecero ben presto amicizia.

“Sai, mi piacerebbe sapere come ti procuri il cibo” chiese quella.

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.

Il topo e la ranocchia // Audio fiaba

Il Bambino e il Drago

Era un piccolo villaggio di montagna. Lo attraversava la strada che collegava la valle e per questo era frequentato ogni giorno da molti mercanti, che con i loro carri e i loro prodotti passavano da una parte all’altra della regione, dirigendosi al grande mercato della città distante una decina di miglia.

Da qualche mese la vita degli abitanti era diventata un inferno. All’entrata del villaggio, si diceva, si era insediato un drago.

Nessuno, per la verità, lo aveva visto. Ma di notte, bagliori di luce e di fuoco squarciavano il cielo. E poi, si sentiva un sibilo acuto, insistente, assillante, che non faceva dormire.

Tutti i mercanti erano spariti e la strada ormai era vuota e silenziosa.

Il Bambino e il Drago

La fata e la regina

Una regina, accudiva in ansia il piccolo futuro erede, mentre dormiva.

Il bimbo era debole, il medico di corte, aveva detto alla sovrana non sarebbe vissuto a lungo.

La regnante, tutte le notti,accudiva il piccolo, ascoltava il suo respiro Le accade però qualcosa che dal dolore la sollevò.

Una sera, una fata, si presentò al castello; si fece chiamare indovina.

La regina l’ accolse.

“Tuo figlio non morrà nei primi mesi, metti nell’acqua, polvere di propoli, al primo anno di vita. La sua frutta sarà il Lime, dovrà mangiarne tutti i giorni. crescerà sereno, vivrà.”

La fata e la regina

La rana Gaia e la piccola mosca

C’era una volta, in un bel bosco pieno di piante e di stagni, una giovane rana di nome Gaia. Gaia era il terrore degli insetti dello stagno: ogni mosca ed ogni zanzara che passava dalle sue parti, lei le guardava dritte in faccia ed in un secondo… allungava la sua lingua veloce ed appiccicosa e… gnam, era bell che divorata!

Un bel giorno, Gaia sentì il ronzio del batter d’ali di un insetto. “Sta per arrivare la mia cena”, pensò. Alzò gli occhi al cielo pronta a lanciare la sua tremenda lingua sul malcapitato insetto, ma sentì dei rumori strani, che la distrassero. Erano dei singhiozzi, e provenivano proprio dall’aria. Era un piccola mosca, che volava tutta timorosa e che ogni tanto, tra una lacrima e l’altra, chiamava i suoi genitori.

“Papà, mamma! Papà, mamma, dove siete?”, gridava la moschina. Ed alla vista di questa scena, la rana Gaia si intenerì… Anzichè afferrare al volo l’insetto, si rivolse a lei, chiedendole: “Ehi, tu, piccola mosca, perchè piangi?” 

La rana Gaia e la piccola mosca

Chi troverà Re Gaudio?

Le vedette arrivarono di corsa annunciando la terribile notizia, un incombente pericolo stava piombando sul regno di Re Gaudio.

Il terribile Cavalier Timore era giunto ai confini ed era pronto alla guerra per conquistare il regno.

Tutta la popolazione fu immediatamente colta dalla paura, nella sua lunga storia mai era entrata in guerra ed aveva sempre vissuto in pace e armonia con tutti, quindi non avevano idea di come affrontare questa situazione, un misto di paura e rabbia che stava rovinando l’atmosfera di questa bellissima terra.

Anche il Principe Arguto tornò a casa per aiutare insieme alla famiglia Re Gaudio in questa nuova vicissitudine, ma nonostante tutti gli sforzi e le idee nessuno era ancora riuscito a trovare una soluzione al problema.

Chi troverà Re Gaudio?

Freddy il pettirosso

Freddy è un pettirosso forte e vivace;
sfida il gelido vento e vola tenace.
Le sue piume sono di un caldo rosso colorate;
ha il becco fine e le ali frastagliate.
Quando nevica si riposa sui rami di alberi imbiancati;
noi bambini lo osserviamo dalle finestre incantati.

Freddy è sempre in cerca di cibo per poter mangiare;
quanto sono duri il freddo e la fame da sopportare!
Cinguetta nel silenzioso inverno per farsi coraggio ed

Freddy il pettirosso

Dal dottore

L’altro giorno la mia mamma
mi ha lavata molto a fondo,
mi ha vestita per benino,
mi ha promesso un regalino.

Quando ho scoperto dopo
quale fosse il suo scopo
son scoppiata in un gran pianto,
arrabbiandomi quel tanto
che permise alla mia mamma
di portarmi con la forza
dal dottore,
quale orrore!

Arrivate alla meta,
sono ancor più disperata,
i miei “no” son tanto acuti
che i pazienti lì seduti
son turbati, ammutoliti.

Dal dottore

Breve storia del Fantasma Formaggino

Nella torre più alta del Castello Magico Diroccato, il Fantasma Formaggino vagava senza pace, solo e pensieroso. Aveva un’aria malinconica e lontana, e si teneva la testa pesante e dolorante (pensava troppo) con la mano, fluttuando a mezz’aria.

Quale onta, quale smacco, quale disdetta essere un fantasma a metà!

Si sentiva incompleto, proprio uno scherzo della natura. Gli altri fantasmi erano nati per terrorizzare le persone, e svolgevano il loro ruolo con orgoglio e impegno.

Formaggino non avrebbe mai potuto spaventare qualcuno con quel nome e quell’aspetto: era piccolo e paffuto, e faceva tenerezza più che paura, simpatia più che terrore.

Breve storia del Fantasma Formaggino

Il boa e il vecchio

Un giorno i giovani di un villaggio decisero di mettere a morte tutti gli anziani poiché le persone ormai vecchie erano un peso per l’economia del villaggio.

L’unico dubbioso sul da farsi era un ragazzo di nome Asingo che, orfano di madre, non aveva intenzione di perdere anche l’amato padre per colpa dei suoi coetanei poco giudiziosi.

Così decise saggiamente di nascondere il vecchio genitore presso uno zio che stava nel villaggio vicino.

La notte seguente tutti gli anziani del villaggio di Asingo furono uccisi e la mattina si celebrarono i funerali solenni e le sepolture.

Passarono i mesi e il ragazzo spesso andava di nascosto a trovare il padre.

Il boa e il vecchio

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