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Tutte le fiabe che parlano di "re"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "re", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

I due regni

C’erano una volta due castelli sulla stessa collina. C’erano una volta due re che non si erano mai visti prima. Uno era il regno del sale ed era governato da re Sapidissimus. L’altro era il… I due regni

Baldebù

Tanto tempo fa, in mezzo a un lago salato, viveva su un’isola un mago di nome Baldebù. Come fosse finito lì è ancora un mistero. Si narra però che un giorno avesse adocchiato la figlia… Baldebù

Il nido dei draghi

Fiaba di Luigi Capuana tratta dalla raccolta “Chi vuol fiabe, chi vuole?” C’era una volta un Re che era arrivato quasi alla vecchiaia senza avere un figliolo, e non sapeva consolarsene. Finalmente quando meno se… Il nido dei draghi

Lo Gnomo Re

C’era una volta una graziosa città abitata da uomini e gnomi in completa sintonia tra di loro, questa città era stimata da tutti come una delle più belle e serene nel mondo… Non molto lontano… Lo Gnomo Re

La lepre d’argento

Quando il filtro e la sortiera
preparavano gl’incanti
(ascoltate, tutti quanti!)
c’era, allora, c’era… c’era…

… un principe chiamato Aquilino, che aveva vent’anni e voleva condurre in moglie la più bella principessa del mondo. Pubblicò il bando di nozze e giunsero centinaia di ritratti, ch’egli fece esporre nelle gallerie del castello; e là meditava sulle belle sorridenti dalle grandi cornici dorate.

La scelta cadde su Nazzarena, principessa di Bikarìa, e per mezzo ad ambasciatori furono concertate le nozze.

Nel castello di Aquilino si fecero grandi preparativi per la cerimonia e all’alba del giorno sospirato il principe era già sulla torre più alta, alle vedette. Il corteo doveva giungere tra poco; tra poco avrebbe visto per la prima volta quella bellezza famosa.

Ma il corteo non giungeva.

Si vide apparire una sola carrozza e ne scese un vecchietto gobbuto e barbuto.

– Io sono il Re di Bikarìa. E questa è la mia figliuola Nazzarena che chiedete per moglie.

La lepre d’argento

Il principe Amato

C’era una volta un Re, il quale era proprio una persona tanto perbene, che i suoi sudditi lo chiamavano il Re buono. Un giorno, mentre si trovava a caccia, accadde che un cucciolo di coniglio, che stava lì per essere ucciso dai cani, venne a gettarsi fra le sue braccia.

Il Re fece delle carezze alla povera bestiolina e disse:

“Giacché si è messo sotto la mia protezione, non voglio che nessuno gli faccia del male”.

E portò il piccolo coniglio nel suo palazzo, e gli fece dare una bella stanzina e delle erbe eccellenti da mangiare.

Nella notte, quando fu solo in camera, il Re vide apparire una bella donna, la quale non era vestita con abiti ricamati d’oro e d’argento, ma la sua veste era bianca come la neve, e portava in testa una corona di rose bianche.

Il buon Re rimase molto meravigliato nel vedere questa signora, tanto più che l’uscio di camera era chiuso, né sapeva capacitarsi come diavolo avesse fatto a passar dentro.

Il principe Amato

Baribò

Nel regno antico di Baribò
c’era un pigro Re che diceva sempre “Boh!”.
Era triste e pauroso quell’ometto
e al posto della corona indossava un elmetto.

Aveva paura in ogni dove, sopra, sotto, qui e là.
Non si fidava di nessuno, per paura non assaggiava nemmeno un babà.
“Chissà cosa ci metton dentro, non si sa mai!”
Si cucinava lui da sé, una scorta di bignè, per evitare guai.

Figurarsi che nel suo regno c’era un omino coi palloncini.
Era ben voluto, allegro assai, tanto gentile coi bambini.
Il Re cosa decise? Indovinate, quell’omino non c’è più.
E’ stato messo su di una zattera e spedito in Perù.

Ma i palloncini son rimasti e son tutti colorati.
Saranno la gioia di tutti: bimbi, bimbe e appena nati.

Baribò

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