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Un’aiuola di tulipani

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La signora Serena curava bene il suo giardino. Non aveva tanto tempo, ma ogni volta che poteva si dedicava ai suoi fiori. Aveva una bellissima aiuola di tulipani gialli, rossi e arancioni che si estendeva lungo tutta la siepe che divideva il suo giardino dalla strada.

Un giorno di primavera, i ragazzi giocavano in strada con il pallone e la palla, accidentalmente, cadde in giardino colpendo un tulipano giallo. Questo rimase tutto storto, con i petali ammosciati e rivolti verso terra. Si notava da lontano che era diverso dagli altri, che avevano una corolla diritta e perfetta.

«Ci scusiamo, signora, possiamo recuperare il nostro pallone che è caduto nel suo giardino?» chiesero i ragazzi imbarazzati.

«La prossima volta state più attenti e non giocate qui in strada. Per questo esistono i campi da calcio» li rimproverò la signora Serena, andando a recuperare il pallone.

«Oooh, il mio tulipano, l’avete colpito con il pallone! Come è diventato tutto brutto!» esclamò quando si accorse di quello che era successo.

«Dovrò tagliarlo, ma adesso non ho proprio tempo. Lo farò sabato quando sarò a casa tutto il giorno», disse dispiaciuta, restituendo la palla ai ragazzi con un rimprovero.

Tutti i tulipani sentirono quello che aveva detto la signora e il tulipano giallo, che era stato colpito, iniziò a tremare.

«Mi taglierà, mi taglierà!» stava quasi piangendo.

«Stai tranquillo, ti aggiusteremo i petali, non ti preoccupare», cercarono di tranquillizzarlo gli altri tulipani, che erano sempre stati molto uniti.

Così provarono a raddrizzare i suoi petali, ma non ci riuscirono.

«Non ce la farete ad aiutarmi» piagnucolò il tulipano giallo.

«Stai calmo, qualcosa ci inventeremo» gli dissero, ma si vedeva che erano preoccupati anche loro, vedendo un amico in difficoltà.

Chiesero aiuto a degli uccellini che portarono un po’ di resina dagli alberi. Provarono a incollare quei petali e a raddrizzarli. In un primo momento l’esperimento sembrò riuscito, ma dopo poco i petali si afflosciarono di nuovo.

Il tulipano giallo tremava sempre di più. Si stava avvicinando il sabato e ormai aveva perso tutte le speranze.

«Amici, grazie di tutto. Domani non ci sarò più. È stato bello far parte di questa aiuola» disse con voce commossa.

Gli altri tulipani rimasero zitti e tristi. Non sapevano più cosa inventarsi per aiutarlo. Ma venerdì sera un tulipano sussurrò qualcosa al vicino, e questo al suo vicino, e così via: tutta l’aiuola condivideva quel segreto.

Arrivò il sabato mattina. La signora Serena uscì in giardino con le forbici in mano.

«Nooo, cosa è successo alla mia aiuola di tulipani? Sono tutti rovinati, non ce n’è neanche uno bello!» disse disperata al marito. «Non è possibile che siano stati tutti colpiti dal pallone!»

Durante la notte i tulipani si erano tirati i petali a vicenda, e così erano diventati tutti uguali al tulipano giallo colpito dal pallone.

«Non mi resta che lasciarli così, mica posso togliere un’intera aiuola. Magari si riprenderanno» pensò rassegnata.

Il tulipano giallo pianse di felicità.
Aveva capito l’importanza dell’amicizia e dell’aiutarsi gli uni con gli altri.

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