Il pane di Tobia
C’era una volta, in un piccolo villaggio circondato da colline dorate, una nonna di nome Rosa, conosciuta da tutti per il suo sorriso buono e per il profumo di pane che usciva ogni mattina dalla… Il pane di Tobia
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "asinello", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
C’era una volta, in un piccolo villaggio circondato da colline dorate, una nonna di nome Rosa, conosciuta da tutti per il suo sorriso buono e per il profumo di pane che usciva ogni mattina dalla… Il pane di Tobia
Dante era un bambino svogliato. Per non studiare le sue lezioni, per non fare i compiti e per non aiutare i grandi, spesso scappava via di casa, solo soletto, e correva come un capriolo per… Non voleva studiare
Nell’ imminente Natale il Sacro Bimbo lodava Francesco povero fraticello nonostante il freddo e la neve predicavan fratellanza amore vita e preghiera la grotta prepararono nell’eramo misero nel monte tutta la loro forza affaticati scalzi… Il presepe di Francesco
Conservo da anni in una gran cesta.
tante statuine di carta pesta.
Avvolte tutte, in un vecchio giornale,
le tiro fuori quando viene Natale.
Preparo il Presepe con molta passione ,
Tratto da: “Fiabe Abruzzesi” di Domenico Ciampoli, trovi le altre fiabe della stessa raccolta qui.
Camminavamo a rilento; io su di un povero cavallo da nolo e il mio vetturino a piedi. Un sentieruzzo scosceso, pieno di ciottoli ci menava al guado del Sinello, le cui acque s’udivano scorrere fra i macigni pel cupo mormorio che brontolava da lontano.
Si faceva sera. Il sole indorava le case di un paesello – Gissi – posto al culmine dell’erta collina al di là del fiume, e ne facevi luccicare i’ vetri, i quali splendevano per un poco di luce viva e scintillante, e poi sparivano a mano a mano che il cavallo avanzava. Sulle alte siepi, che fiancheggiano tuttora la viuzza, s’udiva spesso un battere d’ali delle passere che andavano appollaiandosi, un pigolio di capinere, e più giù, là tra i pioppi della riva, il lamento di un rosignuolo, accompagnato dal monotono gracidar delle rane, venute su da qualche pantano che nel letto del fiume resisteva ancora ai caldi estivi.