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Tutti a scuola

Lyllo, un piccolo volpino furbacchione, non aveva fatto molta strada quando, improvvisamente, vide dinanzi a sé una graziosa casetta tutta colorata, circondata da un grande giardino.La casetta era così bella che splendeva di luce. Improvvisamente… Tutti a scuola

Il leoncino eroe

Bady è un bel leoncino e vive con il suo papà in una caverna di rocce nell’africa del sud.

Quando diventò un po’ più grande il suo papà lo accompagnò fuori dalla caverna Bady era felice e allegro saltava, faceva capriole, si buttava tra l’erba, giocava arrampicandosi fra gli alberi,e tagliava le foglie a colpi di unghia.

Giorno dopo giorno diventava più abile e forte.

Un bel giorno decise di entrare da solo nella foresta e tutti gli animali che incontrava si dileguavano per la paura e lui si sentiva un eroe.

La sera tornato nella caverna raccontò le sue avventure al padre che lo ascoltò con attenzione e disse: “papà sono un leoncino forte e grande e voglio conquistare il mondo per te” il papà sorrise e rispose con saggezza”ricordati che devi fare bene solo le cose che i leoni possono fare”.

Il leoncino eroe

Il fotografo mattacchione

Granello è un cagnolino mattacchione con la forte passione della fotografia, con la sua famosa macchina fotografica rossa tenta di creare ogni giorno bellissime foto colorate.

Con il titolo di fotoreporter parte nell’antichissimo villaggio Africano, direzione museo di Bogdà dove è stato invitato per fotografare resti preistorici di dinosauri rinvenuti tra la sabbia nel deserto.

Granello contento accetta con molto piacere l’invito, ma prima di partire si accinge ad indossare la sua quotidiana divisa magliettina verde, pantaloncini marroni, scarponi neri casco giallo in testa e per finire macchina fotografica rossa. Manca ancora qualcosa?

Il fotografo mattacchione

Alla fattoria di Mattia

Nella vasta pianura sorge una piccola fattoria dal tetto tutto rosso abitata da un fattore di nome Mattia che preferisce al lavoro nei campi, l’allevamento degli animali.

Nella fattoria non manca nessun animale, ci sono tutti e Mattia li ama e si prende cura di loro come se fossero figli suoi. Ai primi raggi del sole mattutino il suo primo pensiero va a gelsomina la mucca.

Mattia si alza all’alba per mungerla e poi si ferma a fare quattro chiacchiere, gelsomina sa sempre tutto ciò che succede nella fattoria ed e’ piacevole sentirla parlare di questo e di quello.

Alla fattoria di Mattia

L’arcobaleno del coraggio

In una grande fattoria Irlandese viveva insieme ai suoi fratelli un bambino bellissimo di nome Niko.

Niko amava molto gli animali e trascorreva le giornate in compagnia dei suoi piccoli amici.

Un giorno venne all’improvviso un bruttissimo temporale che allagò l’intera fattoria, Niko e i suoi fratelli erano molto tristi e osservavano stupiti dietro la finestra di casa la pioggia che scendeva copiosa dal cielo,si vedeva anche il lungo serpeggiare dei fulmini e si udiva il forte fragore dei tuoniNiko pensò: “ma quando finirà questo brutto temporale? Che malinconia la pioggia”.

Niko aveva perfettamente ragione, la pioggia aveva creato disagi nella fattoria e gli animali si erano rifuggiati nelle loro tane tutti impauriti.

L’arcobaleno del coraggio

La principessa Samuela

In un regno chiamato Universus viveva con i genitori una temeraria principessa di nome samuela.

Si distingueva molto dalle altre ragazze di corte in quanto fiera e coraggiosa lottava sempre come un uomo.

La madre di nome Cleofa era sempre una donna triste e disperata non sapeva più come educare quella ragazza che ostentava  atteggiamenti poco femminili.

Nel regno si organizzava spesso ricevimenti, feste dove venivano invitate bellissime principesse che scendevano da carrozze meravigliose e gentiluomini che contendevano la mano di qualche nobile dama.

A Samuela non piacevano affatto questi ricevimenti così sfarzosi li riteneva inutili, preferiva confrontarsi nei duelli di spada.

La principessa Samuela

La leggendaria storia di Bluette e il Cavaliere dei sogni

Tantissimo tempo fa in un piccolo paesino di montagna del nord Europa viveva con la mamma e con il nonno una meravigliosa fanciulla dai lunghi capelli castani e dagli occhi color verde scuro di nome Bluette che abitava lungo ai margini di una fitta foresta in una misera casetta di legno dal tetto giallo davanti alla quale stava immobile una gigantesca pietra di roccia.

Bluette era una fanciulla sognatrice,operosa e amabile con tutti molto apprezzata in paese per la sua grande bontà ed altruismo.

Aiutava spesso la madre una donna molto esigente nelle faccende di casa e accudiva con dedizione e costanza il nonno oramai vecchio e ammalato da anni.

La leggendaria storia di Bluette e il Cavaliere dei sogni

La ninfea rossa

Bambini entrate anche voi nella terra dei flower e scoprirete che……In un tempo molto lontano viveva in un arcaico castello fatiscente un vecchio re dalla barba color giallo oro dal nome Creso.

Diventato oramai povero fu abbandonato da tutti servi,sudditi e cavalieri.

Il re era sempre più triste e solitario.

Sua moglie la regina Siria era deceduta tanti anni fa, suo figlio il principe Serse si era trasferito da tempo in un’altro regno.

Il vecchio re possedeva un bellissimo parco verde recintato antistante il suo castello, dove all’interno risiedeva inerte una meravigliosa fontana rotonda di vetro blu sormontata da statue secolari di cristallo di rocca.

La ninfea rossa

La custode della grotta

C’era una volta in un piccolo paesino della Scozia una bellissima bambina di nome Nadya.

Era una bambina dolce, vivace e piena di vita dai lunghi capelli biondi raccolti da una morbida treccia. A Nadya piaceva correre tra i campi colorati ornati dafiori, adorava gli animali e giocava con le farfalle per lei erano tutti i suoi migliori amici.

Anche se la vita non era stata molto clemente con lei, era sempre ottimista coni l sorriso sulle labbra. Nadya era figlia unica non aveva ne’sorelle ne’fratelli il padre era partito in cerca di lavoro e viveva sola con la madre una donna molto malata e provata dalle fatiche quotidiane. Il piu’ grande desiderio di Nadya era quello di vedere presto la sua mamma guarita.

Un giorno mentre correva spensierata tra i campi di casa sua, Nadya vide sorgere da lontano un bellissimo palazzo dorato e disse: ma da dov’e’apparso questo palazzo dorato, se prima non c’era? Nadya guardava incuriosita quasi esterefatta da questa visione un po’ strana e decise cosi’ di avvicinarsi per riuscire a guardare meglio. Si avvicino’ piano piano quasi come se avesse paura. Il palazzo era enorme, grandissimo ma bellissimo tutto dipinto di oro puro con cornicioni di diamante che brillavono come stelle nel firmamento e le finestre sembravano specchi riflessi da un grande arcobaleno.

La custode della grotta

Fata Sorriso

– Mamma guarda, oggi a scuola la maestra Giovanna mi ha regalato un piccolo libricino … ma io sono troppo piccola e ancora non so leggere bene.

– Bambina mia – Disse la mamma,dallo a me, te lo leggerò io … entreremo nel mondo magico delle fiabe … questa nuova avventura inizia così: Suad è una piccola bambina di colore proveniente dal Marocco dai folti capelli neri sparse sulle spalle e lo sguardo nocciola reso intenso da due occhioni furbi.

Vive in un modesto collegio alle porte di un piccola borgata di provincia.

Suad ha un carattere taciturno e solitario … non sorride mai … e molto introversa, riservata e triste non ama facilmente rapportarsi con gli altri neanche con le sue compagne di collegio che nonostante tutto l’adorano.

Fata Sorriso

Il gigante dei boschi

Era la Vigilia di Natale, un vecchietto di quasi cento anni con le spalle curve e la barba bianca misto all’argento tornava dal bosco trascinando sulla slitta un enorme ceppo da ardere.

Camminava a stento sulla neve che gli coprivano le fiacche gambe.

Era la notte più fredda dell’anno e tutti gli abitanti del paese si preparavano a festeggiare la nascita di Gesù Bambino.Anche il vecchietto aspettava con ansia l’arrivo del grande evento e mentre felice si avviava con trepidazione verso casa canticchiando canzoni Natalizie vide in lontananza, un dolcissimo bambino dal sorriso abbagliante che stava dritto immobile su di un piedistallo ricoperto da muschio con i piedini nudi e con addosso una sola camicia.

Il gigante dei boschi

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