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Tutte le fiabe che parlano di "tigre"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "tigre", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

La leggenda della tigre Kalkin

Dedicato a Diane Fossey, Fateh Singh Rathore e Richard O’Barry, eroici custodi e difensori dei gorilla di montagna, delle tigri e dei delfini. Si racconta che nella più antica jungla dell’India, Vishnu, il Signore di tutte le creature viventi, si è nascosto per risolvere i mali del mondo e ristabilire il Dharma, l’ordine della Natura.

Da quando l’Uomo si crede l’essere più potente del pianeta Terra, l’ordine cosmico è in pericolo.

Il collo di Vishnu è adorno di una ghirlanda fatta con tutti gli esseri viventi dell’Universo.

Nessuno di essi può vivere senza tutti gli altri e se l’Uomo insisterà nella sua vana presunzione, una perla della sacra collana di Vishnu si sfilerà e tutto il mondo cadrà nell’abisso di Mara, il Dio della Morte. Per ristabilire l’armonia della vita, Vishnu, chiamò nella foresta del Karnataka, uno dei suoi potenti Avatara: Kalkin.

La leggenda della tigre Kalkin

La saggia civetta diventa consigliera del Re degli animali

Il Re della savana, il vecchio leone, era morto. Fu subito ordianto a tutti gli animali un lutto di trenta giorni in onore del Re.

Ma subito si dovette procedere all ricerca di un nuovo Re della savana.

La scelta non fu facile. Nella savana i leoni erano ormai diventati pochi e oltremodo solitari, molto aggressivi e odiavano ogni incontro con gli altri animali.I leoni si sa sono animali molto feroci, ma anche molto timidi  ben educati, da sempre erano i Re di tutti gli animali.

“A questo punto che scopo avere un Re ? Disse l’elefante durante l’assemblea per eleggere il nuovo Re.

“ E’ vero !! i leoni sono diventati troppo solitari e non capiscono i problemi della savana”disse la giraffa mentre sgranocchiava una foglia dalla chioma più alta dell’albero.

La saggia civetta diventa consigliera del Re degli animali

Walden

Qualche giorno dopo essere nato mi trasformai in asino.

Ero benvoluto da tutti.

M’insegnarono a dire sempre di sì e portavo carichi pesanti sul groppone, trascinandomi per vasti aridi deserti.

Ogni tanto qualche mercante di spezie, che incontravo nelle oasi, si divertiva a farmi domande strane:

– Senti Ciuchino, domani mi porti sul tuo dorso in cima a quell’alta duna? Se lo fai, ti do in cambio…una bella pedata nel sedere! -.

Purtroppo non conoscevo che una sola parola per rispondere agli sghignazzi sgangherati di quei mascalzoni:

Walden

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