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L’orco così così

Nella valle del sì no nì ogni orco è così così. Uno poi è particolare: non veste, di un colore uguale e intero ma metà bianco e metà nero. Cuoce le salsicce metà cotte e… L’orco così così

Celestino Mingherlino e il mago Barbabè

L’incontro di Celestino Mingherlino col mago Barbabè fu simpatico e curioso.

Celestino era malaticcio, si era beccato da poco uno di quei fastidiosi virus parainfluenzali, cioè che non sono ancora influenza vera e propria, ma poco ci manca.

Il povero Celestino, che per tutta la sua lunga vita non si era mai buscato più di un raffreddore, si sentiva proprio giù.

Sembrava che il suo proverbiale ottimismo l’avesse abbandonato.

Era a letto con un febbrone da cavallo, il naso tappato e gocciolante, gli occhi cisposi e lacrimanti, e un tossone da far invidia al tuono.

La gente del paese lo aiutava sollecita, poiché Celestino era benvoluto da tutti.

Celestino Mingherlino e il mago Barbabè

Celestino Mingherlino e l’orco col raffreddore

Celestino Mingherlino è un ometto sempre vispo e arzillo, acuto e curioso, gode di buona salute ed è un inguaribile ottimista. Ha molti anni, ma nessuno sa esattamente quanti.

È magro magro come un chiodo, da qui il soprannome. Ha una lunga barba soffice e candida, e due occhialetti sul naso appuntito. A vederlo, sembrerebbe uno gnomo.

Vive in una casetta di legno al limitare del bosco, dove ancora la natura è incontaminata e il traffico cittadino si stempera nell’aria pura e nella quiete degli alberi.

Celestino Mingherlino abita con un canarino e due gatti.

È sempre di ottimo umore, non si perde mai d’animo, convinto che a tutto ci sia rimedio. Sorride ogni giorno a un nuovo mattino che, è sicuro, sarà pieno di belle sorprese.

Celestino Mingherlino e l’orco col raffreddore

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