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I gemelli stranucci

Il pesce mora e il pesce lampone vivevano nell’acquario di un negozio ma nessuno li comprava. Il proprietario voleva scoprire perchè nessuno li comprava e vide che erano diventati uno metà mora e l’altro metà… I gemelli stranucci

Il Corallo Prezioso

C’era una volta … in un fondale marino d’impareggiabile bellezza, il Corallo Prezioso. Profondo molto profondo nei fondali marini, stava in mezzo a tanta, tantissima altra flora , il nostro Corallo che, senza saperlo aveva… Il Corallo Prezioso

Il piccolo pescatore

Durante i lunghi e caldi pomeriggi estivi, a Denis piaceva andare a pescare nel fiumicello che scorreva a pochi passi da casa sua. Mentre tutta la famiglia sonnecchiava, il bambino prendeva la bicicletta, la piccola… Il piccolo pescatore

Lucina

C’era una volta una piccola pesciolina che abitava in una delle più belle barriere coralline del mondo; un’esplosione di colori impareggiabile la circondava ogni giorno, nuotando a destra e sinistra trasportata dalle correnti poteva osservare un’infinità… Lucina

Alla scuola del mare

Che emozione : ricomincia la scuola nella classe del mare .

Ci sono proprio tutti ed è bello ritrovare gli amici.

Ognuno racconta le sue avventure d’estate .

Polpo dice che nuotando nei mari più profondi ha trovato un paio di occhiali d’oro e quando se li mette si sente bellissimo.

A Triglietta invece è successa una brutta avventura :si è miracolosamente salvata dalla rete di un pescatore che aveva un buco , se no adesso sarebbe già stata fritta!

Alla scuola del mare

La triglia di Battipaglia

Nella città di Battipaglia viveva in una pescheria una triglia,
era attenta a tutto, ma aveva a dire il vero una gran coda di paglia.

“Qui non mi compra più nessuno!”diceva il triste animale. “Non mi vuole proprio nessuno!”
E si offendeva, fermando lei i clienti, tutti i giorni, ad uno ad uno.

“Perché non mi volete, non sono saporita?”
“No!” rispondevano le persone là giunte per alici e cozze fresche a gran risparmio.
“E’ che è cara la vita!
Noi non abbiamo nulla contro di te.
A cena ormai mangiamo solo cozze e due alici e qualche piccolo biscotto con mezza tazza di tè.”

La triglia di Battipaglia

La sogliola vanitosa

Un tempo il mare era il regno dei venti e delle onde e la schiuma giocava con i raggi del sole o sotto l’occhio argenteo della luna.

Sopra la superficie dell’acqua tutto era in ordine, ma al di sotto….

I pesci si agitavano in continuazione: c’erano squali,  delfini, balene, sardine.

C’erano branchi di pesci che, forti del loro potere, andavano a caccia dei pesci solitari.

La sogliola vanitosa

I pesci non chiudono gli occhi // Erri De Luca

I pesci non chiudono gli occhi”, di Erri De Luca edito da Feltrinelli, è un romanzo autobiografico, dalla scrittura facile che molto spesso diventa pura poesia e racconta della natura, della natura umana e delle passioni. Il movente di tutte le storie di E. De Luca è:“Riacciuffare un pezzo del passato e costringerlo ad esserci di nuovo.”

Mi piace riportare la trama scritta sulla copertina del libro
“ A dieci anni l’età si scrive per la prima volta con due cifre. È un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D’estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cinquant’anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l’abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, imparano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano.”

Ho letto e riletto questo libro con piacere, forse perché mi rimanda ad una esperienza scolastica, un laboratorio di clinica dell’apprendimento, “Sum, ergo cogito”, un’esperienza molto coinvolgente e stimolante che ho svolto insieme ad altri colleghi, in cui il testo narrativo diventava un “pretesto” per alunni e insegnanti, per raccontare e raccontarsi, per ascoltare e ascoltarsi, in un clima di condivisione di idee e di emozioni.

I pesci non chiudono gli occhi // Erri De Luca

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