Spaghetti buoni
Han fili
lunghi è circolari
poche parole
un chiaro messaggio
che non lascia spazio
mi lessate al dente
mi condite con pietanze sopraffine
sono un primo piatto rustico
che va sempre bene
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "pasta", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Han fili
lunghi è circolari
poche parole
un chiaro messaggio
che non lascia spazio
mi lessate al dente
mi condite con pietanze sopraffine
sono un primo piatto rustico
che va sempre bene
A settemila caciotte da Roma, ad Avellino,
scoprirono per caso i fusilli al tegamino.
Fu un gran via vai in quei luoghi,
tutti a provare paste fresche e quei sughi
che rendevano tutti felici. Ogni bimbo mangiando sano
si riempiva di sorrisi.
Nel tegamino un po’ di sugo alla base, e poi fusilli mezzi cotti
con aggiunta di pomodoro, poco olio, sale, e cipollotti fini fini.
Tam, tam, tam, bum bum bum,suona suona a mezzogiorno il tamburelloil bambino d’appetito con in testa un colorato cappello. Cammina, cammina, con tanto orgoglioe dietro di lui una mezza testa d’aglio,poi due fasci di prezzemolo… Mezza filastrocca del piatto di pasta
Qualcuno conosce la vera origine degli spaghetti?
Nonna Ortensia, una saggia vecchietta che sapeva tutto, svelò alla nipotina Leofreda la storia dei “capelli d’angelo”, un tipo di spaghetti particolarmente sottile.
Mentre Ortensia preparava il pranzo infatti, Leofreda sembrava molto incuriosita da quella pasta dorata sottile, e la nonna raccontò alla bambina una leggenda sconosciuta ai più.
A Monteveglio, quando non esistevano ancora altri formati di pasta e si mangiavano solo spaghetti, alcuni uomini del paese si riunirono e conclusero che la cifra settimanale da spendere per comprare la pasta era piuttosto alta, ed escogitarono un modo per risparmiare.