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Il libro prigioniero

C’era una volta un libro di incantesimi, di quelli di una volta. Il suo nome, non a caso, era Magic. Questo libro voleva tanto essere letto da una strega o da un mago perché era stanco di starsene da solo lì in quella grotta tutta polverosa, di quelle grotte di una volta, umide e buie, dove non entrava mai nessuno.

Un giorno passò di là un topolino e Magic gli chiese: – Ciao, chi sei e che cosa stai cercando?

– Come, un libro che parla?!

Magic rispose: – Ma anche tu sei un topo che parla!

– Sì! È vero. Io mi chiamo Oscar e sto cercando qualcosa da mangiare. Tu che sei del luogo, mi puoi aiutare?

Il libro prigioniero

Costanza e le mele fatate

Mancavano pochi giorni a Natale e anche per i nostri maghetti era tempo di scrivere la letterina con i propri desideri. Nelle loro stanzette, nel cuore dell’albero gigante che ospitava la scuola di magia, i nostri eroi componevano la loro richiesta di doni.

Nell’asilo-nido della scuola era giunto, intanto, un quarto maghetto, cugino di primo grado di Greta, Costanza e Federico. Si chiamava Filippo e sgambettava felice di essere approdato in un’isola molto particolare e piena di fascino arcano e, anche se non sapeva ancora scrivere, parlava benissimo il linguaggio silenzioso dei maghi in età pre scolare, fatto di sguardi, gesti e sorrisi.

Costanza e le mele fatate

La chiave dei desideri

Abbiamo lasciato i nostri eroi a festeggiare la vittoria su Macchianera ed a godersi la laurea ad honorem in  Magia antinquinamento , distesi sul prato verde smeraldo davanti al bosco, ancora annerito e un po’ asfittico, ma in via di guarigione.                        

Il vecchio Phlippus, ancora commosso dalle gesta dei tre maghetti, si godeva la scena con un sorriso compiaciuto, nascosto sotto i baffoni bianchi.

Costanza però cercava ancora qualcosa, girava lo sguardo inquieto allargando il raggio d’azione fino alla cerchia dei cortigiani in festa e degli gnomi verdi, intenti a cucinare misteriosi manicaretti a base di fughi porcini, fettuccine all’uovo, e supplì croccanti.

La chiave dei desideri

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