Tutte le fiabe che parlano di "libertà"
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "libertà", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Il palloncino giramondo
Come è bello guardare i palloncini, leggeri, colorati, sospesi nell’aria ancorati solo ad una sottile cordicella. Sono la gioia dei bambini e anche un po dei grandi, che si divertono a guardarli. Bruno è un… Il palloncino giramondo
La Fattoria di Carlo
C’era una volta un presentatore della televisione di nome Carlo, che viveva in campagna in una fattoria circondata da cavalli, che erano il suo hobby dall’età di 8 anni. Tutti i componenti della famiglia di… La Fattoria di Carlo
Liberi come il mare, come un calamaro
Siamo liberi come il mare, come un calamaro? In padella. felici come conigli in mezzo al prato, come il pollo nella paella. Un due tre, cu cu cu è il gufo non legge più, dal… Liberi come il mare, come un calamaro
Patata Novella
Sotto la copertina di terra, si stava proprio al calduccio. Troppo al calduccio. Novella si girò e rigirò venti volte: proprio non riusciva più a star ferma là sotto; si stava stretti e faceva un… Patata Novella
Il Cucciolo di albero
In un parco ricco di fiori e piante c’era un albero madre, molto grande e molto bello con un cappello di foglie rigogliose e verdi, suo figlio che stava accanto a lei era piccolino e… Il Cucciolo di albero
La colomba e la rondine
In un giornata non molto ventilata, una colomba sorvolò la campagna. Si avvicinò ad un lago circondato dal verde. Soffiava allora un frizzante venticello. “Io li voglio, andare, per godere la pace, di questa magnifica… La colomba e la rondine
Il cervo e la vite // Audio fiaba
Tratto dalla fiaba di Esopo.
Era una mattina di primavera. Il sole brillava alto in un cielo azzurro e limpido mentre un gruppo di uccellini ciangottavano allegramente tra i rami di un’alta quercia. Un bellissimo cervo dal manto splendidamente fulvo, brucava tranquillo l’erba di una vasta distesa situata ai confini di una piccola fattoria.
Proprio quel giorno un grande orso e un vecchio cane decisero di catturare un cervo da tenere rinchiuso nel recinto del podere per allietare i loro cuccioli. Cosi, vagando tra i campi, videro quasi per caso l’animale che pascolava sereno.
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Cip e Ciop due gatti sornioni
Si erano intestarditi di acchiappare e poi mangiarsi il topo Diavolito.
Pensavano, in quanto gatti, ed essendo in due, di prendersela con comodo e di riuscire ugualmente nella loro impresa.
Non facevano altro che mangiare crocchette in scatola e poi dormivano su un cuscino di raso.
Erano talmente pigri da non uscire mai neanche nel piccolo giardino.
La loro padrona gli faceva anche le unghie con la lima, e gli puliva il pelo con salviette umidificate, quelle che si usano per i bambini, così loro potevano risparmiarsi di fare la toeletta.
Mangiavano e dormivano e basta.
La strega che mangiava i bambini
C’era una volta, in un tempo e in un luogo lontani, un piccolo villaggio dove tutti si conoscevano e si volevano bene eppure, in quello sperduto villaggio, nessuno era felice.
Non erano felici i nonni, non lo erano i genitori, non lo era chi doveva sposarsi e, ancor meno, lo erano i bambini.
Nei pressi del villaggio, infatti, c’era un bosco, un bel bosco che, però, non era felice neppure esso, tanto che uccelli, scoiattoli, cinghiali, cervi e tutti gli animali che normalmente abitano, o abitavano a quel tempo, i boschi, se n’erano andati da un pezzo, spaventati dalla nera presenza che dominava nel bosco e che terrorizzava il villaggio.
Il giorno della memoria
L’orrore del genocidio.
Mentre il treno parte, il nazista comincia a sparare in alto, per fare azzittire tutti.
Qualche bambino piange in braccio alla madre che lo stringe a sé per rincuorarlo e proteggerlo.
Si vede tanta gente correre per sfuggire ai loro aguzzini; si sentono persone urlare per la paura di morire.
Il nazista fa un lavoro disumano, terribile da immaginare; dopo avere ucciso moltissima gente e averla fatta soffrire atrocemente, mi chiedo:
“Come si sentirà nel cuore?”
Il topo e la ranocchia // Audio fiaba
Brano tratto dalle favole di Esopo.
Un dolcissimo topolino di campagna, col musetto simpatico e due occhioni scuri, vagando tutto solo per i campi, incontrò un bel giorno una buffa sgraziata ranocchia.
Osservandosi al principio dubbiosi, i due fecero ben presto amicizia.
“Sai, mi piacerebbe sapere come ti procuri il cibo” chiese quella.
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