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Tutte le fiabe che parlano di "grammatica"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "grammatica", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Sciopero!

In classe c’era un silenzio da paura. «POCHE STORIE, RAGAZZI!» tuonò la voce di Magisteri, il professore di italiano, battendo un fortissimo pugno sulla cattedra. Tutti i ragazzini sobbalzarono, contemporaneamente, sulle sedie; il colpo era… Sciopero!

Il regno di Sgrammatica

Nel paese di Sgrammatica, i guardiani con le zucche come testa,
da mesi già facevano gran festa, e non per via del calendario.
Era stato abolito in tutto il regno il famoso dizionario.
“Non si usa percké è pezante e ci si stanca bresto!”

Questa la grande scusa che, con un annuncio pieno di errori, usarono a pretesto.
Chi scriveva emozzione con due zeta era ben voluto.
I congiuntivi si usavano oramai di nascosto, persino in uno scantinato.
E per leggere in segreto si usavano candele al profumo di vaniglia.

Ogni libro che si restituiva, come premio due barattoli di miele d’ape.
A molti sgrammatichesi conveniva: ” Meglio miele che passar leggendo le serate.
“Qual’ è” con l’apostrofo era di moda, chi lo usava spesso vinceva dei gran balocchi:
orsacchiotti , carillon e soldatini di legno antico, poi triciclo e biciclette di color pistacchio.

Il regno di Sgrammatica

L’Acca Mutina

C’era una volta uno splendido villaggio abitato da tante consonanti e da tante vocali.

Quando le consonanti si accoppiavano alle vocali sapevano creare insieme delle meravigliose armonie. Ognuna di loro aveva un bel suono, ma quando stavano insieme la bellezza di quei suoni come per magia si moltiplicava. Certo, tra le vocali c’era qualcuna un po’ chiusa, o più ritrosetta, dava poca confidenza quando s’accompagnava alle consonanti, però ce n’erano altre più aperte ed espansive, alle quali piaceva prolungare i loro suoni.

Altre volte, stranamente, qualche vocale aveva un atteggiamento grave, se ne andava in giro sempe pensierosa come se guardasse in alto verso il cielo e non si curasse di quel che le accadeva intorno. Altre vocali, invece, a scuola si mostravano davvero brillanti e acute. Ma tra tutte queste consonanti e vocali ve n’era una in particolare un po’ sfortunatella.

La chiamavano Acca Mutina perché, sin dalla nascita, non aveva mai imparato a pronunciare un suono.

L’Acca Mutina

Recensione “Grammatica della fantasia”

Grammatica della Fantasia – Introduzione all’arte di inventare storie

Gianni Rodari

ED. Piccola Biblioteca Einaudi

Per la didattica della fiaba consiglio “La grammatica della fantasia” che, nella mia esperienza di insegnante della scuola primaria, è stato un manuale molto utile per stimolare la creatività dei miei alunni.

Questo piccolo libro scritto da Gianni Rodari, insegnante, giornalista e scrittore di narrativa per ragazzi, é un preziosissimo strumento per i docenti e per tutti coloro che, attraverso le parole e i giochi, hanno voglia di scoprire i colori delle immagini della fantasia e il potere straordinario delle fiabe.

Recensione “Grammatica della fantasia”

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