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Pum, Pim e Pam

Pum, Pim e Pam erano tre grilletti tutti verdi e si chiamavano così per via del rumore che producevano quando saltavano. Un giorno mentre giocavano in un bel prato tutto fiorito udirono una vocina: “aiuto… Pum, Pim e Pam

Il quaderno principesco

C’era una volta un orsetto chiamato Asso che viveva in un piccolo bosco detto dell’Armonia.

Lui era un orsetto tutto peloso e riccioluto.

Tutti gli abitanti del bosco gli volevano un gran bene ed era sempre circondato dagli amici che lo invitavano ad ogni festa e ricevimento si tenesse nella Sala del Re.

Finché…

Un giorno però accadde qualcosa di inaspettato.

Asso era stato appena invitato al Gran Ballo d’Inverno per il compleanno della Principessa Isa.

Si presentò al Castello con il suo vestito migliore e un profumato mazzo di fiori di carta.

Asso ballò tutta la serata divertendosi molto finché… non vide un foglio di carta che luccicava al baluginio delle candele.

Il quaderno principesco

Crescere è un’avventura // Video fiaba

Pippi è un uccellino educato, dal piumaggio folto e colorato.
È amico di tutti gli animaletti ed è goloso di vermetti.
Vola elegante, tra i cieli come un aliante;non si ferma mai, ed aiuta gli altri uccellini a togliersi dai guai.

Al canarino Mignolino, che l’aletta si era ferita, con un po’ di argilla l’ha guarita.
Al passerotto Lancillotto, che era affamato, una fetta di pane ha regalato.
Alla civetta Giulietta, che piangeva per amore, ha consolato il cuore.
Anche se non se ne fa un vanto, tra tutti gli uccellini è quello che vola più in alto.
Anche se non lo ammette, è più veloce delle saette.
Anche se dice di no, ha una canto che più bello non si può.

Crescere è un’avventura // Video fiaba

Gino, l’aeroplanino

In mezzo al deserto, tra cactus, sassi e serpenti, si trovava una costruzione un po’ traballante.

Al suo interno erano stipati vecchi aeroplani che, stanchi di volare, si rifiutavano di accendere i motori.

Un giorno, mentre una tempesta di sabbia sferzava le grigie pareti dell’hangar, un grosso camion rumoroso, raggiunse la saracinesca che chiudeva l’entrata del deposito.  

Un omino, con un buffo cappello calato sugli occhi, scese dal camion e, litigando col vento che sollevava la sabbia, aprì il lucchetto e sollevò il pesante portone.

Gino, l’aeroplanino

Il vecchio e la tarma

C’era una volta un anziano signore piuttosto vanitoso, che trascorreva il suo tempo libero ad acquistare vestiti, spendendo così tutti i suoi risparmi.

Il signore rimaneva imbambolato per ore davanti alle vetrine e quando decideva di comprare, si trastullava pensando al giorno in cui avrebbe passeggiato per la città indossando i vestiti nuovi e pavoneggiandosi, ammirato da tutti. Il signore trascorreva così tutte le sue giornate, dimentico di chi gli stava intorno.

“Nonno mi compri un gelato?” gli chiedeva qualche volta Tommaso, il suo nipotino di 7 anni.

Il vecchio e la tarma

Il fiuto speciale di Arco

C’era una volta, neanche tanto tempo fa, un cane di nome Arco. Apparentemente era un cane come tutti gli altri: di razza meticcia, stazza media, pelo lungo nero e occhi color ambra. A distinguerlo dagli altri cani era sin da cucciolo, quel suo fiuto a dir poco particolare.

Non è che di udito e vista ne avesse di meno, erano altrettanto sviluppati, ma del fiuto, così raffinato, potevano essere invidiosi i migliori cani da caccia.

Il proprietario di Arco era il Taglialegna del paese, un omone robusto, burbero, chiuso e solitario, dai modi poco gentili. Taglialegna non s’interessava molto del suo cane. L’aveva preso per fare la guardia alla sua legna e una volta che gli dava da mangiare e bere, per lui finiva lì.

“Non ha il guinzaglio, lo lascio libero di girare attorno alla casa, insomma, è soltanto un cane, cosa vuole di più?!”

Il fiuto speciale di Arco

Il funghetto Ninni

In un grande bosco sotto i piedi di una enorme quercia, erano nati nella notte tanti bei funghi.

Fra tutti quei funghi nascosto, sotto una montagna di foglie secche, spuntava un piccolissimo funghetto, era nato da poco tempo, aveva un gambetto esile e un grande cappello viola in testa a palline gialle.

A vederlo era molto carino ma molto timido, continuava a nascondersi facendo in modo di non farsi notare da nessuno cosi’ se ne stava zitto e muto sotto le foglie.

Gli altri funghi erano stati raccolti la mattina, sistemati nei bei cestini di paglia e portati a casa per preparare buoni manicaretti.

Lui il funghetto Ninni si era vergognato di farsi vedere  si era nascosto ancora di più cosi’ non fu visto è rimase tutto da solo.

Il funghetto Ninni

Dudù, la farfalla generosa

Dudù era una farfalla nata male, non aveva colori.

Da che mise piede sulla Terra aveva capito che qualcosa in lei non funzionava; osservava le compagne librarsi leggere nell’aria con splendide tinte ad accarezzare il cielo, mentre lei era nata completamente bianca.

Capì della sua diversità tutte le volte che quelle dispettose delle compagne la tenevano alla larga, senza darle spiegazioni.

E allora lei, una mattina più triste del solito, prese coraggio e chiese all’amica di stanza, con una punta di dolore: “Perchè non parli mai con me? cosa hanno le altre che io non ho?”

Dudù, la farfalla generosa

La magia del Natale // Video fiaba

La fiaba di Dani interpretata dagli alunni della classe IV A della scuola primaria di Pieve a Socana.

[…] Quella notte faceva freddo, come non ne fa più ormai da anni, i fiocchi di neve scendevano leggeri come tante stelle cadenti, coprendo di silenzio tutto il paesaggio. In quel mare di silenzio, solo, un uomo camminava nella strada, i vestiti bagnati dalla neve, il viso incorniciato da una barba lunga che lo accompagnava ormai da mesi , un grosso cappello calcato sui pensieri. […]

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La magia del Natale // Video fiaba

La magia del Natale

Ti racconterò una storia di tanti anni fa , di quando ancora per le strade non viaggiavano le  automobili, ma solo carrozze. Non esistevano lampioni e la sola luce che illuminava la notte era quella della Luna.

Quella notte faceva freddo, come non ne fa più ormai da anni, i fiocchi di neve scendevano leggeri come tante stelle cadenti, coprendo di silenzio tutto il paesaggio. In quel mare di silenzio, solo, un uomo camminava nella strada, i vestiti bagnati dalla neve, il viso incorniciato da una barba lunga che lo accompagnava ormai da mesi , un grosso cappello calcato sui pensieri.

La magia del Natale

Il Bene e la bontà

Quella notte il cane, il gatto, il topo si ritrovarono a casa dell’orso.

Si trovavano sempre a casa dell’orso, in verità, perché aveva la casa più grande. 

La singolarità di quella notte, non risiedeva infatti nel luogo d’incontro, e neanche in qualche partecipante: quei cinque infatti si ritrovano ormai da anni per i loro simposi.

Simposi, sì. Infatti erano tutti animali filosofi, e coltivavano il piacere d’incontrarsi, per scambiarsi le loro opinioni sugli argomenti più svariati.

Il Bene e la bontà

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