“37, 37, 37…”. Alberto continua a ripetersi nella mente il numero TRENTASETTE: sono i giorni che mancano al termine dell’anno scolastico.
Uscito come al solito a fatica dal letto e poi, ancora a fatica, dal bagno e infine da casa, sta andando a scuola, anche in questo mattino di aprile, stranamente gelido. La mamma, proprio per quel freddo, lo aveva obbligato a mettersi il cappello.
Alberto cammina adagio e ripete quel numero per consolarsi un po’.
In un prato vicino al fosso, lungo il tragitto, si ferma di scatto. Aveva sentito un lamento da dietro un cespuglio.
Si avvicina e vede un esserino che sta piangendo. Pare una tartaruga, ma ha qualcosa di strano: è senza corazza.
Alberto non aveva mai visto una tartaruga così. E lui di animali se ne intende. Sono infatti la sua vera passione. Film, documentari, figurine, libri illustrati: se trattano di animali, attirano la sua curiosità, altrimenti li guarda un attimo e poi si mette a fare altro.
Mai aveva visto una tartaruga senza corazza.
Alberto e la tartarughina