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Tutte le fiabe che parlano di "favola"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "favola", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Filippina

Filippina ricciolina
corre corre sul trenino
non s’avvede del topino
e gli schiaccia la codina.
Ride e balla la monella
ritenendo grande spasso
aver dato al topolino
questo colpo tanto basso.

Filippina

Il cane dai super poteri

Nella fattoria di zio Simo ci sono moltissimi animali tutti amici tra di loro ed ognuno svolge un suo compito ben definito.
Il gallo, dalla bella coda variopinta, tutte le mattine sale sul tetto del pollaio e con un sonoro chicchiricchì dà la sveglia a tutti.
Le galline chiacchierine producono le uova fresche per fare frittate, torte e tagliatelle.
Le mucche e le caprette forniscono il latte che serve abbondantemente a tutta la famiglia e, quello che avanza, viene trasformato in ottimo formaggio.
Il cavallo tira il calesse con il quale vengono traportati i prodotti al mercato nella città vicina.
Il gatto è il giocattolo preferito dei bambini di casa, si lascia coccolare all’infinito ed infine si addormenta ai piedi del letto della più piccola.

Il cane dai super poteri

Il bosco delle foglie

Mirò è uno dei tanti abitanti del bosco di Caidate, un piccolo paesino vicino Varese. Chi ha avuto la fortuna d’incontrarlo, e succede proprio raramente, pare l’abbia descritto come un esile gnomo biondo, con lunghi capelli e orecchie a punta, i suoi piedi  sono più lunghi delle orecchie e,  le sue scarpe appuntite, lo sono ancor di più, quasi come le dita delle sue mani.

Indossa  pantaloncini neri sopra una calzamaglia azzurra, una giacca rossa con le frange e un cappello-campanello a quattro punte color arcobaleno che suona a tutto “drin”, sia quando è allegro o preoccupato, sia quando semplicemente, si china in avanti per guardare le punte delle sue scarpe. Lui vive felice nella sua casetta bianca e rossa, un grande fungo amanita con  l’ ingresso sul gambo.

Il bosco delle foglie

Nicola

La neve cade lenta
Nicola la contempla
seduto sulla moto
di rosso scintillante.
-Dai! Vieni fuori
giochiamo a nascondino!-
Gli dice il cagnolino
seduto sul gradino.
-Non posso! Ho mal di gola-
piagnucola Nicola
e due grossi lacrimoni
gli bagnano gli occhioni.

Nicola

La Bambarana

Mi ero intrattenuta sino a tardi presso i miei amici di Chivasso e stavo ritornando un pochino insonnolita verso casa. Guidavo lentamente godendomi la strada completamente libera ed ammirando il cielo stellato in cui spiccava, proprio di fronte a me, un’enorme luna piena.

Fantasticavo su come mi sarebbe apparsa, al mio risveglio, la Mole Antonelliana, perchè il venticello che spirava aveva sgombrato perfettamente il cielo, quando ho iniziato a sentire le parole di una canzone… istintivamente ho osservato la mia autoradio ma, come già sapevo, era spenta.

Ho guardato attorno ma le finestre delle case erano tutte completamente buie… eppure man mano che avanzavo le parole di quella canzone mi giungevano sempre più distintamente.

Fermai la macchina, scesi ed iniziai a seguire quella voce per capire da dove provenisse.

La Bambarana

La Gatta e il Guerriero

Il profumo
dei fiori di ginestra
inondava la mia finestra
in un’estate fresca.
Io appoggiata
al davanzale
ti guardavo
camminare lungo il viale.
Bello,fiero,altero
sei sempre stato il mio guerriero.
Tra le tue braccia
mi sento
una gatta,
sinuosa graffiante
estremamente provocante.

La Gatta e il Guerriero

Il cignanatroccolo

C’era una volta un piccolo anatroccolo, gli occhi grandi e verdi, il becco aguzzo e tanta, tanta voglia di arrivare.

Era tanto insignificante, o almeno così riteneva di essere, che andava per di qui e per di là  ricoperto di splendide penne bianche, prese in prestito chissà dove, che avevano il potere di farlo apparire nel rilucente aspetto di un cigno.

Ammirato, amato, odiato per quelle splendide penne bianche,  correva affannosamente, pieno di noia,  gli occhi sempre più  grandi e più verdi,  il cuore sempre più piccolo e freddo: voleva arrivare e per arrivare  non aveva bisogno di  stupidi anatroccoli, ma solo di cigni che gli avrebbero finalmente aperto gli occhi sul mistero di un giardino incantato.

Il cignanatroccolo

Il coniglietto Bunny e la gattina Perla

C’erano una volta un coniglietto molto giocoso, dormiglione e mangione di nome Bunny e una gattina mal mostosa e viziata di nome Perla.

Bunny spesso correva in giro per la cameretta e la Perla si sdraiava sul tappeto del corridoio davanti alla camera.

Bunny dopo aver fatto tutte le sue corse andava a dormire o a mangiare, la Perla certe volte entrava nella cameretta in cerca delle coccole mie o della mamma: la maggior parte delle volte saltava fuori Bunny che velocissimo le andava incontro per conoscerla e la Perla scappava invece arrabbiata e velocissima e assai gelosa.

Lui ad orecchie basse si fermava a guardarla andare via triste triste perché invece gli sarebbe piaciuto saltarle un po’ addosso e annusarla per benino! Ma quella gatta gelosa e viziata non voleva avere a che fare con lui neanche un po’ anche se le piaceva molta osservarlo dalla distanza del corridoio. Lui ci riprovava spesso… ogni tanto si lanciava fuori nel corridoio e lei con un soffio tigresco e una alzata di zampa lo allontanava, era già tanto che lo sopportava e non se lo mangiava!

Il coniglietto Bunny e la gattina Perla

Il mio animale domestico Bunny

Io, a casa mia, ho un coniglietto che si chiama BUNNY.

Ha un folto e morbidissimo pelo bianco con sfumature grigie sulle orecchie che sono lunghe, morbide e delicate. Ha un piccolo nasino nero che sembra velluto e due occhioni marrone scuri. Le sue zampe sono molto forti, perché, quando avverte un pericolo o semplicemente desidera attenzione, le batte sul pavimento facendo un rumore tremendo. E’ un coniglietto monello e, alcune volte, appena mi sveglio, lo trovo sul mio letto, lì a guardarmi.

Spesso gioca con il suo pupazzetto che è la sua “fidanzata”: se lo prendi e lo fai girare lui arriva di corsa. Resta libero tutto il giorno e lo mettiamo nella sua gabbietta (che è lunga più di un metro) solo di notte. Appena si sveglia, cerca il papà che lo fa correre: il papà inizia a correre e Bunny lo rincorre passandogli sotto le gambe e scodinzolando (si, scodinzolando come un cagnolino).

Il mio animale domestico Bunny

Chiara

Chiara la rossa gioca alla corsa
inciampa in un sasso
e cade nel fosso.
La cercan gli amici
ma sembra sparita.
E’ atterrata dolcemente
nella tana di una talpa.
Zitta zitta quatta quatta
gira intorno a tre lettini:
mamma talpa coi piccini
sta schiacciando un pisolino.
Chiara

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