Vai al contenuto

Tutte le fiabe di Anna Valentina Farina

Questa la raccolta personale di Anna Valentina Farina. Puoi contribuire anche tu al progetto "Ti racconto una fiaba" inviando i tuoi testi attraverso l'apposita pagina invia la tua fiaba.

La storia di Hugo

C’era una volta un uomo di nome Hugo che viveva in un grande paese pieno di ricchezze. Molte di queste ricchezze però si dileguavano a causa di uomini senza scrupoli. Per questo motivo gli abitanti di quel bellissimo paese diventavano sempre più poveri. Ma come facevano questi uomini cattivi a far sparire tutte le ricchezze dal paese di Hugo?

Eh, ragazzi miei! Usavano una corazza speciale dove era incisa una potentissima parola: EGOISMO.

Davanti al potere di quella corazza, gli occhi si chiudevano e le coscienze si addormentavano! Una vera tragedia!

Un bel giorno Hugo, stanco di vedere il suo popolo ridotto in miseria, pensò di costruire una corazza ancora più potente. Sapete come ci riuscì? La costruì con cura e poi vi incise tre parole: PANE, TETTO, DIRITTI!

Indossò la corazza e cominciò a guidare il suo paese. Commise anche degli errori, ma Hugo non era un eroe infallibile, bensì un uomo che voleva realizzare un sogno.

La storia di Hugo

storia-bambini-svegli

Una storia per bambini svegli

Tanti anni fa in un paese molto lontano il popolo sceglieva il proprio re.

Una mattina, al suo risveglio, il popolo trovò sul trono un re che non aveva scelto.

Dato che il precedente re si comportava come il buffone di corte, i sudditi furono contenti di avere un re che sembrava una persona seria. Eh, sì!

Tutti felici ascoltarono le belle parole del nuovo re e nessuno chiese: – Chi l’ha scelto?

Parlava tanto bene lui! I re dei paesi vicini dissero: – Finalmente un re affidabile! Un persona seria!

Un bel giorno, però, i bambini andarono a scuola e non la trovarono più. Gli uomini andarono a lavoro e non c’era più niente. Le donne andarono al mercato e il mercato non c’era. Gli anziani andarono al parco ed era sparito anche quello!

Una storia per bambini svegli

La neve

C’era una volta un brillante inventore. Non chiedetemi il nome perché ogni volta che si prova a dargliene uno succede il finimondo. Noi lo chiameremo Inventore e non è detto che non avremo guai. In… La neve

La sapia

TRATTENIMENTO SESTO della Giornata Quinta.

Sapia, figlia di una gran Baronessa, fa diventare uomo accorto Cenzullo[1], il figlio del Re che non poteva intendere lettere. Egli, a causa di un buffettone[2] datogli da Sapia, volendosi vendicare se la pigliò per moglie e dopo mille strazi, avutine senza sapere come tre figli, si riconcilia con lei.

Fecero festa grande il Signor Principe e la Principessa quando videro arrivate a buon fine le vicende di Cecchetella, che non credevano che dentro tanta burrasca trovasse quel porto; e dato ordine a Ciulla di sfoderare il racconto suo, lei vi mise mano.

La sapia

Ninnillo e Nennella

“Lo Cunto de li cunti” (“Il Pentamerone”), 1634
TRATTENIMENTO OTTAVO 

della Giornata Quinta.

Iannuccio ha due figli dalla prima moglie, si sposa la seconda volta e sono tanto odiati dalla matrigna, che lui li porta in un bosco dove si separano e si perdono. Ninnillo diventa caro cortigiano di un Principe. Nennella, cadendo in mare, è inghiottita da un Pesce fatato e, gettata sopra uno scoglio, è dal fratello riconosciuta e dal Principe maritata ricca ricca.

Fermata la corsa Antonella, si preparò a correre questo palio Ciulla e, dopo aver assai lodato il racconto dell’altra, che aveva dipinto così naturalmente il giudizio di Sapia, così disse:

«Rovinato quell’uomo che, avendo figli, spera di trovargli cure col dargli una Matrigna, poiché gli porta a casa la macchina delle rovine loro, infatti, non si è vista mai matrigna che vedesse di buon occhio i figli degli altri. E se pure se n’è trovata qualcuna per disgrazia, si può mettere lo sprocco nel pertugio[1] e si può dire che sia stata Corvo Bianco. Ma io, fra tante che forse avrei sentito mentovare, vi parlerò di una che si può mettere nella lista delle matrigne senza cuore, e che stimerete degna della pena che comprò in denari contanti.

Ninnillo e Nennella

Il re Olos (1) / Lo sguardo oltre il mare

Tutte le puntate qui.

C’era una volta un re con la testa d’oro. Il suo nome era Olos ed era segnato sulla sua fronte come un ricamo su una stoffa preziosa.

I suoi occhi erano capaci di guardare oltre l’immenso mare. Riusciva a vedere cose lontanissime e remote. Olos era molto triste perché tutto ciò che vedeva non poteva condividerlo con nessuno. La gente non capiva e aveva paura…

Il mare era immenso e profondo, è vero, ma al di là dal mare c’erano terre magnifiche abitate da popoli benevoli e ospitali. Come sarebbe stato bello poter visitare quei luoghi pieni di splendore!

Un giorno il re si trovava sulla spiaggia e il suo sguardo si era spinto un po’ più lontano del solito, quando vide un essere che brillava di una luce straordinaria.

Il re Olos (1) / Lo sguardo oltre il mare

La Rosa

Tanto tempo fa, quando l’eternità faceva ancora carezze alla terra, c’era una rosa rossa. Regnava da millenni in un incantevole castello di fiocchi di neve posto su un’altissima montagna. La sala del trono era immensa… La Rosa

Lo scrigno

Tanti anni fa, quando tutto era possibile, cadde uno scrigno dal cielo. Sì, sì! Proprio uno scrigno! Era bellissimo. Cadendo dal cielo, però, si era tutto ammaccato e per molti anni era rimasto in un… Lo scrigno

Exit mobile version