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Omnia vincit amor

Aghi di Aghi di Pino dispersi portati, complice il vento, sotto a una Quercia in una piana deserta popolata di ombre mentre il giorno moriva e i rami ricurvi stillavano ancora appoggiò la sua mano… Omnia vincit amor

Notte di Natale

C’è silenzio d’intorno
nella valle deserta.

Avvolta nei cenci
la sua bimba malata
incurante dei sassi
che le feriscono i piedi
la porta da Lui.

La salverà di sicuro
quel Dio
portato nel villaggio
da suor Hope.

Notte di Natale

Iris

Tra le nuvole rosa
spuntò un arco gioioso
variopinto e profumato
nell’azzurro novello.

Iride, la dea messaggera
ci annunciò
la lieta novella

Iris

Un nuovo amico per Nicola

A spasso nella foresta
seguito da Birillo, cane anziano e arzillo
amico fedele dei suoi quattro anni
Nicola riccetto incontra Saurino
Dinosauro piccino che ha marinato l’asilo.

-Stiamo alla larga!- gli dice Birillo
-di sicuro è affamato e in cerca di cibo-
-Non avere timore- risponde Nicola-
sono certo che cerca invece amici di giochi.

Un nuovo amico per Nicola

Mauro paguro trova l’amore

Mauro Paguro, ritrovato il suo mare
nuota veloce verso la tana.
Ahimè! La conchiglia lasciata in attesa
ospita ormai un nuovo inquilino
che, tese due corde intorno all’attinia
ha steso il bucato appena lavato.

Mauro si ferma incantato a osservare
una gonna nera di raso
e una camicia gialla stellata.

Non ci son dubbi! E’ una Pagura
-Venga, signore, non abbia timore
Le mostro la casa trovata per caso
proprio bella e già arredata
e se vuole le offro un caffè-

Mauro paguro trova l’amore

Amici alberi

Alberi spogli e infreddoliti
nel triste e malinconico autunno
L’inverno pietoso
ricopre i loro rami tremanti
di neve soffice e bianca.

La primavera festosa
dà loro un nuovo vestito
profumato e fiorito
rifugio e riposo di uccelli

Amici alberi

Orione

D’oro la pioggia dai lombi divini
sulla pelle del toro immolato
dal devoto e misero Iseo
nell’orto poi ripiegata e sepolta
E nacque dal grembo della terra
il bambino promesso.

Splendido e forte cacciatore
le nubi corona al suo capo
mentre dalla montagna
veniva in pianura.
Fatale, l’amore lo perse
benché figlio di Dei .

Compagno di caccia di Diana
suscitò le ire di Apollo
che tese loro il tranello crudele.
La freccia scoccata credendolo preda
spense per sempre l’azzurro degli occhi.

Venne a riva il corpo di Orione
come marmo venato di rosso
trafitto alla tempia dal dardo d’argento
Pianse affranta la Dea
mentre Sirio, cane fedele, ululava alle onde.

Orione

Il ragnetto

Il ragnetto piccoletto
se ne andava in bicicletta
a giocare nel campetto
dove c’erano le ochette
che nuotavano nel laghetto.

Ma si ruppe la zampetta
e la mamma poveretta
gli mise la fascetta.

Il ragnetto

I gabbiani di Oiso

Canta la nenia del mare
mentre il vecchio pescatore
comincia a narrare.
-Tukadai, nobile poeta
rischiò un giorno d’annegare
nella baia di Oiso
salvato dalla splendida Kinu
se ne innamorò perdutamente.
Le chiese di sposarlo
ma lei, abile e fiera tuffatrice
rifiutò più e più volte

I gabbiani di Oiso

Nemo trova casa

-Vado al mare!- dice Nemo
e prepara lo zainetto
con le fragole e albicocche

Lui pedala di gran lena
la stradina è insidiosa
pien di buche e di cunette
lo rallenta e lo affatica.

Via il cappello e la maglietta!
e poi pure i sandaletti…
Giunge al mare ormai sfinito
si sistema sulla riva

L’onda arriva inaspettata
lo trascina in una grotta inesplorata
Perle antiche ed intoccate
se ne fa una collana
che attorciglia sulle pinne

Nemo trova casa

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