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Tutte le fiabe che parlano di "fantasia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "fantasia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

La bimba pasticciona

C’era una volta, una bambina a cui piaceva leggere, però aveva già letto due volte tutti i suoi libri, perciò decise di mischiare tutti i suoi libri fra di loro. Ci mi qualche giorno per… La bimba pasticciona

La ruota magica

Lara e Dany, due piccoli fratelli, erano felici di recarsi  assieme ai loro genitori al Lunapark. Una volta raggiunto il posto, cominciarono a guardarsi attorno, era tutto uno sfavillare di luci e di colori. Dany… La ruota magica

Arianna e la Giraffa

C’era una volta, o forse ci sarà, una bellissima bambina dai capelli rossi chiamata Arianna.

Arianna portava sempre con sé una piccola giraffa di pezza, che stringeva quando era triste o aveva paura di qualcosa.

Una notte d’inverno, mentre fuori infuriava un fortissimo temporale, la bambina se ne stava a letto tutta rannicchiata sotto al piumone, stringendo impaurita la sua giraffa.

Intanto fuori l’acqua cadeva scrosciando, e i roboanti tuoni facevano tremare tutta la casa. Improvvisamente, il forte vento fece spalancare le finestre, e un fiume d’acqua si riversò nella cameretta di Arianna, travolgendo il letto che si sollevò dal pavimento e venne trascinato via.

La bimba, stringendo sempre più forte la sua giraffa, si nascose sotto il piumone aggrappandosi al letto, e si lasciò trasportare fino a che non si rese conto di essersi fermata.

Timidamente provò a far sgusciare fuori la testa dalla coperta. Guardandosi intorno, però, non vedeva che acqua. Il letto galleggiava su un immenso oceano, e stranamente Arianna non vedeva più né la sua casa, né la città.

Arianna e la Giraffa

Un magico trenino

C’era una volta in un paese fantastico un magico trenino, esso era formato da sole tre carrozze ed era famoso in quanto la sua destinazione conduceva direttamente in luoghi magici.

Il capotreno, il sig. Hope, un omino piccolo e minuto, si distingueva per la sua lunga barba e i grandi baffi bianchi. Egli era molto  entusiasta del lavoro che svolgeva, provava grande soddisfazione nel vedere la gioia espressa negli occhi di ogni bambino.

Ogni qualvolta che si dava inizio alla partenza il signor Hope, con un singolare fischietto impartiva l’ordine di avvio. A bordo posizionati nella prima carrozza due piccoli fratelli Scila, e Tony, felici di poter visitare luoghi magici e fantastici.

Un magico trenino

Fate e fatine

Valli di nebbia
giardini dorati
fili ricamati
di fiori d’argento

parlano d’amore
col cappellino di margherite

inghirlandate
di trine e merletti

incantesimi nei boschi
son felici danzano leggeri

sono nuvole di fiori di seta
ricamano fiabe di filastrocche

Fate e fatine

PadRomeo

Mentre stava per uscire dalla fabbrica di costruzione Romeo non aveva ancora capito quale fosse la sua funzione. Gli piaceva molto il suo lato morbido, vellutato di un elegante colore nero, ma quello di cui era molto orgoglioso era l’altro lato, quello con l’immagine di una splendida fanciulla giovanissima dai lunghi capelli lisci e vestita di un leggero abito bianco che suonava il violino ai piedi di una cascata.

Nel negozio di vendita fu messo insieme agli altri e, parlando con loro, venne a sapere finalmente il suo nome e la sua funzione.

” Mouse Pad? Che significa?”

PadRomeo

Il bove

Fiaba tratta da “Lezioni e racconti per bambini” di Ida Baccini (1882).
“Dettati nel puro e gentile idioma toscano, questi libri parlano al fanciullo il suo linguaggio, lo dilettano, lo avvezzano a vedere, ad osservare il mondo esteriore, come ad amare il bene morale” (Dalla prefezione al libro di Pietro Dazzi).

Attilio sta per finire sei anni, e a vederlo tutto assennato e composto, gli se ne darebbe anche dieci. Ha quasi l’aria di un omino. La sua passione, quando ha finito di far le cose di scuola, è di guardare i libri colle figure.

A volte la mamma gli presta un librone grosso grosso, dove ci sono disegnate tutte le bestie, tutte le piante e tutte le pietre che si trovano sulla terra. Il babbo dice che quel librone è intitolato «Storia Naturale», ma il bambino non si confonde coi titoli, e passa delle ore a guardare ora un bell’uccello dalla coda lunga lunga, ora qualche albero dalle foglie gigantesche, ora certe pietre dalle forme curiose, che sporgono dall’interno d’una grotta o rotolano dal vertice d’un monte scosceso.

Il bove

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