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Tutte le fiabe di fabulator

Questa la raccolta personale di fabulator. Puoi contribuire anche tu al progetto "Ti racconto una fiaba" inviando i tuoi testi attraverso l'apposita pagina invia la tua fiaba.

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Samuele e la Città dei Giochi

Samuele era un bimbo vivace e sempre in cerca di avventure immaginarie. Quel pomeriggio, correndo con gli amichetti nel parco antistante casa, aveva deciso di scalare l’unico albero presente, una grossa quercia che dominava un prato di arbusti secchi ed erbacce, nel quartiere di periferia abbandonata dove abitava con la sua famiglia.

Salendo lentamente, un po’ impaurito dall’altezza crescente, fantasticava di essere in un’enorme foresta in cerca del sentiero per scoprire un’antica città perduta. Si sedette a cavalcioni su un ramo, e guardando in basso si stupì di vedere il terreno molto più lontano di quanto pensasse. Spostando un po’ di foglie, si sporse dalla chioma dell’albero, e sgranò gli occhi pieni di stupore e meraviglia.

Il parco spelacchiato e malconcio si era magicamente trasformato in una distesa sconfinata di alberi altissimi, intervallati soltanto dalle anse di un grande fiume.

Il bimbo scese in fretta dall’albero. Ai piedi del gigante iniziava a radunarsi un gruppo di altri ragazzini a lui sconosciuti, alcuni pervasi dalla stessa fascinazione, altri in preda al pianto.

Samuele e la Città dei Giochi

Arianna e la Giraffa

C’era una volta, o forse ci sarà, una bellissima bambina dai capelli rossi chiamata Arianna.

Arianna portava sempre con sé una piccola giraffa di pezza, che stringeva quando era triste o aveva paura di qualcosa.

Una notte d’inverno, mentre fuori infuriava un fortissimo temporale, la bambina se ne stava a letto tutta rannicchiata sotto al piumone, stringendo impaurita la sua giraffa.

Intanto fuori l’acqua cadeva scrosciando, e i roboanti tuoni facevano tremare tutta la casa. Improvvisamente, il forte vento fece spalancare le finestre, e un fiume d’acqua si riversò nella cameretta di Arianna, travolgendo il letto che si sollevò dal pavimento e venne trascinato via.

La bimba, stringendo sempre più forte la sua giraffa, si nascose sotto il piumone aggrappandosi al letto, e si lasciò trasportare fino a che non si rese conto di essersi fermata.

Timidamente provò a far sgusciare fuori la testa dalla coperta. Guardandosi intorno, però, non vedeva che acqua. Il letto galleggiava su un immenso oceano, e stranamente Arianna non vedeva più né la sua casa, né la città.

Arianna e la Giraffa

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