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Tutte le fiabe che parlano di "bellezza"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "bellezza", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Una ricetta speciale

In cima a una collina nella sua casetta, vive Eunice la strega.

Fa incantesimi, prepara filtri e pozioni, lette nei suoi preziosi libri di magia.

Attenzione però!

Le pozioni delle streghe hanno ingredienti un po’ speciali: ali di pipistrello, code di topo, bava di lumaca, peli di ragno peloso!

Non è molto piacevole sentirne parlare, tuttavia i più scontenti sono proprio i piccoli aiutanti della strega: i ragni e i pipistrelli, i topi e le lumache!

“Non ne possiamo più di rimanere senza coda!” si lamentano i topi.

“Non dirlo a noi” dicono i pipistrelli, “senza ali non possiamo volare e non ci piace andare in giro a piedi!”.

Una ricetta speciale

fata-fiore

Fata fiore

C’era una volta due sorelle rimaste orfane sin dall’infanzia: la maggiore bella quanto il Sole, diritta come un fuso, con una gran chioma che pareva d’oro; la minore così così, né bella né brutta, piccina, magrolina e zoppina da un piede. Per la sorella, non aveva nome: era semplicemente la zoppina.

La vecchia nonna, da cui erano state raccolte in casa, non avrebbe voluto che costei la chiamasse sempre con quel nomignolo:

– Che colpa n’ha, la poverina? È mancanza di carità rammentarle il suo difetto.

– O se è vero ch’ella è zoppina! Non me lo invento io.

E la cattiva rideva, per giunta.

Si fosse pure contentata di maltrattarla con quel nomignolo soltanto! Non sarebbe stato niente, perché la zoppina non se ne faceva, come se non dicesse a lei. Il peggio era che la maltrattava anche coi fatti, quasi non fosse stata dello stesso suo sangue, ma una serva.

Fata fiore

Velsa, Velsina, Velsetta

Molti, ma molti, anni fa in un castello circondato da enormi alberi, viveva un re Gallo con tre figlie di nome … Velsa, Velsina e Velsetta.

Erano dei pulcini molto brutti avevano le zampe alte alte secche e di colore nero  per questo il padre li teneva chiuse nel castello si vergognava non li faceva vedere a nessuno  è gli puzzavano, pure le zampette  Nel giorno del compleanno del re Gallo fu organizzata una grande festa in suo onore…. musica cibo è balli.

Velsa,Velsina e Velsetta furono rinchiuse dentro grandi anfore di creta è tappate con con un tappo di sughero così non si sentiva la puzza delle loro zampette.

Velsa, Velsina, Velsetta

Il bell’anatroccolo

Il cigno Paolo nacque in una tempestosa notte di febbraio.

“Febbraio Febbraietto, corto e maledetto” ripeteva sempre mamma cigno.

E fu accontentata. Dovette ripararsi dietro a un cespuglio perché la pioggia battente avrebbe inzaccherato le sue uova.

Cessò la bufera, mamma cigno si addormentò dopo aver deposto le uova.

Passò del tempo e queste si schiusero.

Il bell’anatroccolo

Isabella e le sue avventure

Ciao bambini,volete che vi racconti una bellissima storia?

Beh comincia proprio come tutte le storie, C’ERA UNA VOLTA……

C’era una volta una bellissima bambina di nome Isabella che purtroppo era rimasta orfana.

Un giorno arriva una donna brutta e cattiva che dice di essere la nuova mamma di isabella, e Isabella è contentissima di avere una nuova mamma, ma non sapeva neancora che cosa le aspettava. Appena arrivate a casa la mamma di nome Morgana le fa vedere tutta la casa, poi la stanza dove Isabella dovrà dormire che era una stanza piccola e brutta dove quasi quasi non ci si respirava, e poi le presenta la sua figlia Isabrutta di nome e di fatto.

Un giorno però…

Isabella e le sue avventure

Il rospo e la cinciallegra

Una volta una cinciallegra e un rospo per caso si trovano in piazza, il rospo per terra e la cinciallegra sul muretto

Dopo un po’ cominciano a chiacchiere del più e del meno; la cinciallegra tutta boriosa disse: “lo sai rospo che io sono proprio bella, svelta, allegra e piaccio a tutti. Tu invece sei brutto come il peccato e sei al mondo solo perché c’è posto”.

Il rospo mortificato da quelle parole che pensava di non meritare gli rispose: “Senti un po’, se sei così sicura di tè come dici, ti propongo una sfida; partiamo da qui e vediamo chi arriverà prima all’Alpe”.

Il rospo e la cinciallegra

Il talento di mamma Cleopatra

Era una fresca mattina di primavera quando il vecchio Tonino, un anziano agricoltore, lungo un polveroso stradone di campagna, trovò un’asinella abbandonata di nome Cleopatra, sporca e malconcia, e con il piede destro zoppo. Senza pensarci due volte, Tonino la portò nella sua fattoria dove viveva con la moglie Carla e la nipotina Agnese, di pochi mesi. La bambina, rimasta orfana di entrambi i genitori, da quando la sua mamma non c’era più rifiutava ogni tipo di latte, persino quello di mucca e di capra.
Appena gli animali della fattoria videro Cleopatra, cominciarono a burlarsi di lei, per via del suo aspetto trasandato. 

– Ahahaha, non ho mai visto un animale più sgraziato di te! – disse Ottone il pavone, che aprì a ventaglio la sua coda dalle piume verdi smeraldo tappezzata di mille occhi azzurri.

Il talento di mamma Cleopatra

Il coccodrillo e lo struzzo

C’era una volta un coccodrillo che stava sonnecchiando sulla riva del fiume.

Passò di lì uno struzzo, un bello struzzo, stupido e fiero delle superbe piume che gli adornavano la coda, che vedendo il coccodrillo gli disse, con l’insolenza tipica della sua casta:

“Eccoti! Te ne stai sempre lì coricato!”

Infastidito da quello sgarbato saluto e furioso per essersi svegliato inutilmente, il coccodrillo gli rispose:

Il coccodrillo e lo struzzo

Una gallina vanitosa

“Specchio specchio del mio fienile chi è la più bella di tutto il cortile?”
Ho messo la cresta più rossa del mondo ,
rossetto sul becco e zampe con tacchi.

Penne di seta e gonna con spacchi,
una camicia verde pisello un tono più chiaro del mio cappello.

Poi… per essere ancor più briosa, metto di lato….un  bel nastro rosa,
vi lego spighe e fiori di campo e di sicuro divento uno schianto!

Una gallina vanitosa

Diversi colori

Al mondo ci sono diversi colori:
più chiari ,più scuri,ombrati e lucenti,son come le facce di tutte le genti.

Si muovono insieme al ritmo che avanza ,chi lento o veloce a passo di danza.

Afferra la mano,se tu vuoi ballare ,di chi ti sta dietro ,non troppo lontano.

Unisci il tuo con l’altro colore,avrai un bell’effetto… quasi perfetto!

Ritorna a ballare ,riprendi la danza, vedrai tutto in tondo i colori del mondo.

Prendili tutti ,mettili insieme,associa gli umori ad ogni colore:

Diversi colori

Pierina e il porcellino

In una soleggiata giornata di primavera nacque una bambina di nome Pierina. Alla nascita di un figlio, mamma Adriana e papà Patrizio, festeggiavano l’evento acquistando un animaletto da far crescere nella loro casetta di campagna. Nella loro casetta c’erano il pony Aurelio, la capretta Gina, la mucca Paola, la gallina Giuditta, il gatto Mario ed il cane Aldo. Per la loro settima creatura mamma e papà decisero di acquistare un porcellino nano. D’accordo con i bambini più grandi chiamarono il porcellino “Danilo”.

Tutti gli animaletti di casa avevano un nome da essere umano perché erano considerati membri della famiglia. Gli animaletti erano accarezzati da tutti, potevano entrare nella casetta ed a volte c’era anche qualche bambino che si addormentava stretto stretto ad un simpatico animaletto.

 

La piccola Pierina era molto carina, era bella paffuta e sorrideva sempre. Il porcellino era piccolo piccolo, con orecchie dritte ed aguzze ed il colore del mantello era bianco.

Pierina e il porcellino

Rosa CuorDiPetalo e il mondo delle piccole cose.

Rosa CuorDiPetalo profumava d’acqua di rose, era piccola e delicata come un bocciolo vestito di rugiada ed era solita portare tra i capelli una piccola rosa.

Per molti era una bambina come tante, ma alcune persone ben informate dicevano con certezza che fosse una fata venuta da NonSiSaDove.

La piccola Rosa viveva sulla collina, in una minuscola casa circondata da rose e fiori di campo, baciata ogni mattina dal sole e rallegrata dal cinguettio di allegri passerotti.

Rosa ogni mattina riempiva il suo sguardo di meraviglia ammirando il leprotto dal codino bianco, che saltellava lesto dietro al cespuglio, poi ascoltava attenta il tordo zirlare, quindi respirava profondamente l’odore dell’erba tagliata e infine annusava le sue rose per scegliere quella più adatta ad adornare la sua folta chioma.

Rosa CuorDiPetalo e il mondo delle piccole cose.

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