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Tutte le fiabe che parlano di "saggezza"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "saggezza", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Il contadino stolto e la Volpe

C’era una volta un contadino stolto che stanco delle continue ruberie di polli, un giorno chiamò la Volpe architetto affinché costruisse un pollaio a prova di ladri.

«È una vera persecuzione, cominciò a lamentarsi il contadino. Non ne posso più. Sono il contadino più sfortunato della storia».

Dopo aver ascoltato con attenzione le sue geremiadi, la Volpe cominciò a dire: «Non hai visto come sono magri i tuoi polli? Se vede che li nutri poco. Per questo non appena vedono un ladro preferiscono consegnarsi spontaneamente nelle sue mani nella speranza di vivere meglio. Ai polli bisogna dare l’illusione che stanno bene, che mangiano e bevono a volontà, e che vivono in pollai confortevoli. Tu, continuò la volpe, metti i tuoi polli davanti a uno specchio, così hanno modo di ammirarsi e vedere quanto ogni giorno diventano più belli e più grassi».

Il contadino stolto e la Volpe

dinosauro triste

Il dinosauro triste

Tanto tanto tempo fa… ma proprio tanto tanto tanto… ma cosa dico tanto? Milioni e milioni di anni fa, viveva, in una grandissima foresta del Nord America, un dinosauro.

Apparteneva alla specie più temuta mai apparsa sulla Terra: era infatti un Tirannosaurus Rex, meglio conosciuto come T-Rex.

Scommetto che sai bene com’era fatto, visto che il T-Rex è il dinosauro preferito di tutti i bambini.

Se invece non sai com’è fatto un T-Rex, ti posso dire che era lungo come un autobus, alto come un lampione che trovi lungo i marciapiedi, e pesante come sette automobili, con un testone enorme e tanti denti affilati.

Il dinosauro triste

Vivi come credi, fai ciò che ti dice il cuore

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei!

Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore,la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi.

Parole di Charlie Chaplin.

Voce e video di Elide Fumagalli.

Clicca su “Leggi tutto” per vedere il video e per il testo originale.
Vivi come credi, fai ciò che ti dice il cuore

L’albero delle bugie e le farfalline chiacchierine

C’era una volta nel bosco di Lilybets, su un tappeto di papaveri e di girasoli, un albero alto e robusto che non perdeva mai le foglie e profumava di cannella e di miele.

Cresciuto magicamente in una sola notte da un seme trascinato lì da un vento misterioso, per la sua bellezza incantevole ormai vi si radunavano intorno tutti gli animali del luogo.

Nessuno conosceva a che famiglia appartenesse, nonostante i più famosi studiosi del bosco, i topi “Letteronzi”, avessero sfogliato tutte le enciclopedie delle biblioteche vicine alla ricerca di informazioni. Le sue foglie, infatti, come grandi orecchi penzolanti, si spostavano lentamente ora verso il basso, ora verso l’alto, e sul suo tronco un grosso naso si arricciava quando l’albero, come spesso accadeva, scoppiava in una pazzerella risata.

L’albero delle bugie e le farfalline chiacchierine

La sapia

TRATTENIMENTO SESTO della Giornata Quinta.

Sapia, figlia di una gran Baronessa, fa diventare uomo accorto Cenzullo[1], il figlio del Re che non poteva intendere lettere. Egli, a causa di un buffettone[2] datogli da Sapia, volendosi vendicare se la pigliò per moglie e dopo mille strazi, avutine senza sapere come tre figli, si riconcilia con lei.

Fecero festa grande il Signor Principe e la Principessa quando videro arrivate a buon fine le vicende di Cecchetella, che non credevano che dentro tanta burrasca trovasse quel porto; e dato ordine a Ciulla di sfoderare il racconto suo, lei vi mise mano.

La sapia

La saggezza dei vecchi

Ulivi, alberi antichi
dai tronchi rugosi,
contorti, scavati

fedeli riproduzioni
di uomini vecchi,
stanchi, bruciati dal sole
che siedono
sulle panchine delle piazze.

Entrambi attendono
senza fretta 
lo scorrere delle stagioni

La saggezza dei vecchi

Le tre piume

C’era una volta un re che aveva tre figlioli. Due erano svegli e arditi, ma il terzo, ingenuo e sempre trasognato, veniva giudicato un buono a nulla ed era soprannominato Sempliciotto. Il re li amava… Le tre piume

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