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Il dito nel naso

Guarda guarda che strano caso ho visto un bimbo con un dito nel naso . Ma davvero la cosa è avvenuta ? Con le salviette e i fazzolettini non lo fan più i moderni bambini… Il dito nel naso

Il naso del delfino

Dovete sapere che milioni e milioni di anni fa gli uomini e le donne non avevano il naso.

“Cosa?” Direte voi. “E perchè mai?”

Per dimenticanza. Quando le facce furono pronte, le bocche parlarono e gli occhi sorrisero, tutti erano allegri e si misero a tavola, per festeggiare.

Fu servita la pastasciutta, che aveva un buonissimo odore, ma nessuno dei commensali poteva sentirlo. Poi le patatine fritte, le pizze e le torte salate. Tutto era bello e colorato dentro i vassoi, ma nessuno aveva appetito.

Vennero portati dolci meravigliosi, profumati e fragranti, gli occhi si buttavano a pesce sui quei cibi dai colori sgargianti, ma appena si mettevano in bocca non si setiva nessun sapore, come se fossero di plastica .

Il naso del delfino

Il bambino che diceva parolacce

Questa è la storia di Antonino, un bambino di otto anni che diceva tante parolacce ogni qualvolta apriva bocca: le diceva a casa con i suoi genitori, le diceva a scuola con i suoi compagni e la maestra, le diceva al parco mentre giocava a calcio con i suoi amici.

Le aveva imparate principalmente dalla televisione, nonostante il divieto della mamma di guardare certi programmi non proprio educativi.

Un bel giorno, dopo aver pronunciato l’ennesima brutta parola mentre era a pranzo dai nonni, successe una cosa strana: il suo naso iniziò a prudere ed allungarsi, almeno mezzo palmo di mano.

Si alzò di corsa da tavola e andò in bagno per vedersi allo specchio. Con stupore si accorse che il suo nasino, così carino, era cresciuto parecchio.

Il bambino che diceva parolacce

Celestino Mingherlino e l’orco col raffreddore

Celestino Mingherlino è un ometto sempre vispo e arzillo, acuto e curioso, gode di buona salute ed è un inguaribile ottimista. Ha molti anni, ma nessuno sa esattamente quanti.

È magro magro come un chiodo, da qui il soprannome. Ha una lunga barba soffice e candida, e due occhialetti sul naso appuntito. A vederlo, sembrerebbe uno gnomo.

Vive in una casetta di legno al limitare del bosco, dove ancora la natura è incontaminata e il traffico cittadino si stempera nell’aria pura e nella quiete degli alberi.

Celestino Mingherlino abita con un canarino e due gatti.

È sempre di ottimo umore, non si perde mai d’animo, convinto che a tutto ci sia rimedio. Sorride ogni giorno a un nuovo mattino che, è sicuro, sarà pieno di belle sorprese.

Celestino Mingherlino e l’orco col raffreddore

L’orrenda creatura di Nasinlungo

Nel paese di Nasinlungo, si diceva esistesse un mostro. Tutti sapevano che abitava di là del Giardino Felice, ma pare che nessuno l’avesse mai visto. Gli abitanti lo temevano ed il sindaco aveva proibito alla cittadinanza, di oltrepassare la grande siepe.

Era un paese tranquillo e pieno di bambini, tra cui il piccolo Tobias di sette anni.

Un giorno, si allontanò da casa per andare alla ricerca del suo amatissimo gattino, che non riusciva più a trovare. Pensava che sarebbe riuscito a scovarlo e ritornare, senza che i suoi genitori se n’accorgessero.

L’orrenda creatura di Nasinlungo

Il contadino del Danubio

Un buon consiglio ch’ha la barba grigiaè di non giudicar sull’apparenza.Del pipistrello già contai la favolaper meglio dimostrar questa sentenza;ma posso anche citare Esopo e Socrate,gente conosciutissima, mi pare,e insieme raccontareciò che da Marco Aurelio… Il contadino del Danubio

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