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La breve fiaba della musica

Era la vigila di Natale, la breve fiaba della musica volava nell’aria nel cielo stellato. “E’ Natale”, esclamava “è Natale suoni un organo beato, non mi ascolta nessuno, nessuno mi ha ascoltato”, insistette. Quando, da… La breve fiaba della musica

L’omino del bosco

La storia che stai per leggere è davvero incredibile , eppure tanto tempo fa , in un bosco delle montagne che svettano maestose , quasi ad accarezzare il cielo, viveva il personaggio che sto per… L’omino del bosco

Mamma rap

Di rotondo sai che c’è? Una mamma proprio come me! Alla mia culla la natura mi ha regalato questa bellissima creatura. Poi le nuvole con il cielo sono nastri d’amore che a Betlemme avvolgon le fasce del nostro Signore!… Mamma rap

Ballerina

Balla balla ballerina con le punte danzi sembri sospesa nell’aria ti sollevi dolcemente. Morbide ed eleganti son le tue gesta volteggi fai spaccate sulle punte sfiori con le dita gocce di cristallo. La musica è… Ballerina

La musica

Tu che strumento vuoi suonare?
La viola che produce il suono delle onde del mare

Vuoi suonar il tamburellino?
Che ha un suono più acuto del triangolino

Devi la musica sta su monti, colline e città
Il suon della campana e din don dà

Poi c’è il flauto che diversi tipi ha, certamente
Ma attenzione a suonarlo correttamente

La musica

La città della musica

Era scesa la notte sulla grande città, si erano spente le luci, i fumosi camini delle fabbriche avevano smesso di lanciare al cielo i loro vapori  grigi e puzzolenti.

Per le vie deserte solo qualche macchina e qualche gatto che rovistava tra i bidoni.

Tutto taceva ma verso l’alba le saracinesche del deposito si alzarono per far uscire i camion che  dovevano portare via le immondizie .

Erano tanti i mezzi che uscivano per  ripulire la grande città . Ognuno di loro  era incaricato di raccogliere  un materiale diverso, chi il legno, chi la plastica, un altro il vetro e a seguire anche un camion per le lattine e le scatolette di metallo.

La città della musica

Lo stereo birichino

Fiaba di Rebecca Guizzi.

C’era una volta un bambino di nome Piro, che aveva 11 anni.

A Piro piaceva molto la musica e spesso portava lo stereo con sè, anche se non lo teneva sempre acceso, altrimenti poteva disturbare le persone.

Un giorno, mentre Piro era in biblioteca, lo stereo si accese all’improvviso.

Tutti si misero a guardarlo male. Piro era molto imbarazzato e uscì di corsa.

Lo stereo birichino

Il concerto di mezzanotte

Quel giorno Aurora era davvero eccitata ed entusiasta per ciò che avrebbe fatto con i suoi amici la sera stessa.

La notizia era arrivata nel primo pomeriggio quando, mentre era al parco a giocare, aveva trovato un misterioso volantino nascosto tra le foglie di un cespuglio. Dopo averlo raccolto senza farsi vedere, lo aveva letto apprendendo con gioia la novità prima che questi si dissolvesse nell’aria.

Non stava più nella pelle e non vedeva l’ora di dirlo anche ai suoi genitori i quali, già lo sapeva, non l’avrebbero presa sul serio, perchè certamente, quelle non erano notizie molto credibili per i grandi.

Bisogna dire però che Aurora era una bambina speciale, o meglio, lo erano i suoi amici i quali non potevano dirsi bambini come gli altri, ed in effetti non lo erano, in quanto erano dei giocattoli.

Il concerto di mezzanotte

La zanzara col violino

C’èra una volta una zanzara violinista
le piaceva tanto suonare
aveva un bel violino piccolino e ci viveva dentro era la sua casetta
il violino aveva le corde con fili d’oro
e suonava musica magica

Quando la zanzara suonava
le stelle rimanevano incantate dalla sua musica

La sera quando la luna andava a lavorare e il sole andava a letto
tutti gli animali del bosco uscivano dalle loro tane si
vestivano con giacca e cravatte i maschietti e le donne in abito da sera
si sedevano sui colorati funghi e ascoltavano le dolci note
del violino incantato

La zanzara col violino

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