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Tutte le fiabe che parlano di "mobili"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "mobili", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Celestino Mingherlino e il tarlo Anatolio

Arriva l’autunno, con le prime foglie che cominciano a cadere. Presto il terreno si ricoprirà di un soffice manto giallo e rosso. L’aria al mattino si farà più frizzante, e le giornate si accorceranno.

“È ora di fare il cambio degli armadi” constata Celestino, affacciato alla finestra.

Sul tavolo in cucina c’è un cestino colmo di castagne da arrostire. “ Voglio invitare qualche vicino a cena per inaugurare la stagione” pensa Celestino, sempre di buonumore e pronto a offrire la propria generosità.

“Castagne arrosto, purè di patate, stufato di manzo e cavolfiore gratinato”. Che acquolina. Non può certo mancare lo strudel di mele. E nemmeno le pere al vino.

Celestino Mingherlino e il tarlo Anatolio

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Notte a casa Cipolloni

È notte fonda e tutti dormono, ma a casa Cipolloni accade qualcosa di magico.

“Ecciù!!!”, starnutisce un raffreddato vaso di fiori da sopra un umido davanzale.

Una poltrona si stiracchia tutta indolenzita e, con tono un po’ lagnoso, borbotta: “Ohhh povera me! Ho dovuto sopportare per ben 5 ore quella grassona della Signora Olga, e adesso guarda qua come sono ridotta: uno straccio!”

“E cosa dovrei dire io?”, le fa eco un anziano divano brontolone dall’aria alquanto seccata. “Quei due bambini pestiferi hanno saltato sulla mia povera pancia per tutto il santo giorno!”

Nel frattempo, un vecchio giradischi inizia a far suonare una dolce melodia sulle cui note cantano, con voce esile ed armoniosa, tre allegri girasoli.

Tutte le finestre della casa si aprono e si chiudono come per battere le mani, e finiscono per svegliare quel pignolo del computer che, stizzito e ancora un po’ mezzo addormentato, grida: “Schhh!!! Che cos’è tutto questo pandemonio? Finirete per svegliare tutti quanti, uffa!!! In questa casa non si riesce mai a riposare in pace. Ho lavorato tutto il giorno, io!”

Notte a casa Cipolloni

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