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Tutte le fiabe che parlano di "inferno"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "inferno", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Il diavoletto senza corno

C’era una volta e ancora c’è un paese lontano, tanto lontano che alcune volte lo si può vedere ed altre, no.

Nei giorni di sole cocente, questo paese è ben visibile agli occhi delle bambine e dei bambini attenti. Si tratta di una montagna nera e calda, abitata soltanto da diavoli, grandi e piccoli, uomini e donne, che vivono sempre in mezzo alle fiamme, d’estate come d’inverno.

Diavoletti e diavoloni, diavoli e diavolesse hanno la fama di essere dei gran cattivoni, di fare i dispetti e di comportarsi molto male. Almeno, sono in tanti a pensarla in questo modo.

Un bel giorno però, in questo paesino di diavoli ne nacque uno talmente buono da somigliare più a un angioletto che ai fratelli e alle sorelle.

Il diavoletto senza corno

Paradiso e inferno // Audio fiaba

Audio fiaba tratta da una fiaba tradizionale di origine orientale.

Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell’aldilà e fu destinato al paradiso.

Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un’occhiata anche all’inferno.

Un angelo lo accontentò.

Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt’intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà. “Com’è possibile?” chiese il samurai alla sua guida.

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.

Paradiso e inferno // Audio fiaba

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L’Inferno e il Paradiso

E giunse il giorno in cui il vecchio Monaco venne chiamato in cielo.

Ad accoglierlo, sul bordo di un aldilà di un azzurro perfetto, illuminato da un sole che carezzava mollemente i volti, l’Angelo del Paradiso: che si inchinò a lui in segno di saluto e gli sorrise benevolo, facendogli cenno di seguirlo.

«Ti stavamo aspettando», annunciò l’Angelo. «La fama della tua santità è giunta sin quassù e tutti vogliono conoscerti».

Il vecchio Monaco si schermì: «Ho solo cercato di vivere in pace con il cielo e con la terra», rispose, congiungendo le mani e chinando il capo come nell’atto tradizionale della preghiera.

Quindi mosse i primi passi dietro l’Angelo, che stava per imbucarsi in una nuvola bianchissima in cui un cartello indicava appunto ‘Paradiso’. 

Ma poi il vecchio Monaco si trattenne, sfiorando con la mano l’ala soffice del suo accompagnatore. «Ti posso chiedere un favore, prima di entrare nella nuvola bianca?».

L’Inferno e il Paradiso

La storia del viandante, il cane e il cavallo

C’era una volta, in un tempo lontano e in un luogo indefinito, un uomo di nome Giosafat.

Quest’uomo non aveva famiglia, non una compagna, non dei figli ed i suoi unici amici erano un cavallo di nome Diamante e un cane di none Luce, entrambi di sesso e razza indefiniti, ma erano i suoi amici, coloro che lui amava e che lo amavano: i soli.

L’uomo amava a tal punto i suoi amici che mai avrebbe osato cavalcare il cavallo (e tantomeno il cane).

La storia del viandante, il cane e il cavallo

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