Il gatto Luigino
Luigino era un bellissimo gatto nero che nessuno capiva. Viveva in un piccolo paese di campagna in un grande cascina piena di animali e di colori. La sua vita poteva definirsi felice: cibo ne aveva… Il gatto Luigino
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "gatto nero", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Luigino era un bellissimo gatto nero che nessuno capiva. Viveva in un piccolo paese di campagna in un grande cascina piena di animali e di colori. La sua vita poteva definirsi felice: cibo ne aveva… Il gatto Luigino
Tanto tempo fa, diciamo tremila anni fa, i mici erano trattati come grandi re. Grazie a loro, il grano si salvava dall’assedio dei topi e le persone potevano avere così il pane da mangiare. Ma… Il gatto nero
Strega stregona, strega stregassa
con la scopa nel cielo sorpassa,
con un rombo chiaro e deciso
con tutta l’aria nel suo naso storto e nel viso.
Bella lei gira con il gatto nero:
è la mia strega! Dico sul serio.
Ciao sono io….
Proprio io….
Mi reco alla festa delle zucche e di Ognissanti
e sino a gennaio di lavoro ne mando avanti,
Pippiri era un cosiddetto gatto da fienile, di quelli che continuamente cacciano topi, lucertole, farfalle ed ogni cosa che comunque si muove.
Era magrissimo, di un grigio fumo striato di bianco e di nero, con occhi di un brillante giallo fanale, lunghe zampe e coda sempre in movimento che esprimeva tutti i suoi sentimenti. Viveva in due case poco distanti l’una dall’altra, ma completamente diverse: una era la casa della fata Morgana e l’altra quella della strega Alissa, di colori tenui la prima, nera e fumosa la seconda. Nessuna delle due padrone sapeva dell’altra ed entrambe consideravano Pippiri il proprio gatto personale.
Omero era un bel gatto dal pelo lungo e folto, lucido come seta. I suoi occhi erano dorati, fondi come pozzi e pieni di saggezza, e i suoi baffi lunghi e luccicanti. Aveva un graziosissimo naso rosa e orecchie a punta.
In effetti, Omero aveva un solo difetto, ed era il suo colore.
In verità, lui non ci trovava niente di strano, ma gli umani, chissà perché, ogni volta che lo vedevano cambiavano strada, o facevano strani gesti, e addirittura qualcuno aveva provato a tirargli dietro degli oggetti.
Il suo pelo, infatti, era completamente nero, dalla punta della coda alla punta del musetto.
Quando aveva chiesto in giro, alle sue amiche colombe o ai suoi amici cani, per quale motivo i bipedi temessero un gatto nero, bhe, nessuno aveva saputo spiegarglielo, e alla fine si era rassegnato ad essere scansato da tutti.
Winnie la strega viveva in un castello nero, in cima ad una montagna nera.
Il castello era nero dentro e nero fuori. I tappeti erano neri. Le sedie e le poltrone erano nere. Il tavolo era nero. Il letto era nero ed aveva lenzuola nere e coperte nere. Persino la vasca da bagno era nera.
Winnie viveva nel suo castello nero con il suo gatto, Wilburn anche lui era nero ma con gli occhi verdi. Ed è così che cominciarono i guai.
Quando Wilburn sedeva sulla poltrona nera con gli occhi aperti, Winnie poteva vederlo, o perlomeno vedeva i suoi occhi verdi.