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Tutte le fiabe che parlano di "fate"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "fate", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

poesia stella

Poesia ad una Stella

“Nelle fiabe e nelle favole, come dico e dirò sempre, il tempo e lo spazio sono intangibili ed incalcolabili preludi di preziose e misteriose “scintille”, lontani dall’esattezza scientifica e dall’immanenza per cui, ogni storia che… Poesia ad una Stella

La vendetta delle fate

Nelle fiabe e nelle favole, come dico e dirò sempre, il tempo e lo spazio sono intangibili ed incalcolabili preludi di preziose e misteriose “scintille”, lontani dall’esattezza scientifica e dall’immanenza per cui, ogni storia che… La vendetta delle fate

Mamma gnomo e le fate

Nel bosco delle meraviglie vivono famiglie di gnomi. Inge è molto laboriosa ed ha tre piccoli vivaci gnomi Ezechiela, Rafael ed Emmanuel. Inge e i tre piccoli, vanno spesso per frutti di bosco, ma i… Mamma gnomo e le fate

Enrichetto dal ciuffo

C’era una volta una Regina, la quale partorì un figliuolo così brutto e così male imbastito, da far dubitare per un pezzo se avesse fattezze di bestia o di cristiano. Una fata, che si trovò… Enrichetto dal ciuffo

Fate e fatine

Valli di nebbia
giardini dorati
fili ricamati
di fiori d’argento

parlano d’amore
col cappellino di margherite

inghirlandate
di trine e merletti

incantesimi nei boschi
son felici danzano leggeri

sono nuvole di fiori di seta
ricamano fiabe di filastrocche

Fate e fatine

Il principe Amato

C’era una volta un Re, il quale era proprio una persona tanto perbene, che i suoi sudditi lo chiamavano il Re buono. Un giorno, mentre si trovava a caccia, accadde che un cucciolo di coniglio, che stava lì per essere ucciso dai cani, venne a gettarsi fra le sue braccia.

Il Re fece delle carezze alla povera bestiolina e disse:

“Giacché si è messo sotto la mia protezione, non voglio che nessuno gli faccia del male”.

E portò il piccolo coniglio nel suo palazzo, e gli fece dare una bella stanzina e delle erbe eccellenti da mangiare.

Nella notte, quando fu solo in camera, il Re vide apparire una bella donna, la quale non era vestita con abiti ricamati d’oro e d’argento, ma la sua veste era bianca come la neve, e portava in testa una corona di rose bianche.

Il buon Re rimase molto meravigliato nel vedere questa signora, tanto più che l’uscio di camera era chiuso, né sapeva capacitarsi come diavolo avesse fatto a passar dentro.

Il principe Amato

Cristina e la sua avventura

Una bimba dai grandi occhi marrone e dai riccioli neri di nome Cristina vive in una minuscola casa nel bosco.

La bimba dai grandi occhi trascorre il giorno insieme al suo fedele amico Nusy. Il suo fidato e affettuoso compagno è infatti un cane dal pelo lungo e dagli occhi dolci che lei ha chiamato Nusy, ficcanaso, perchè è sempre curioso e ficca il suo umido naso dappertutto. Giocherellone e coccolone è sempre con lei, non la lascia mai, dove va la sua padroncina là è Nusy .

Il papà di Cristina fa il taglialegna e sta sempre nel bosco a controllare che gli alberi siano sani e rigogliosi. Quando vede un albero malato lo taglia e vende la legna che ne ricava. Controlla gli animali. Se ne trova uno ferito lo cura in una stanzetta della sua casa e quando sta bene lo rimette in libertà.

Torno torno alla casa ci sono tanti alberi che la riparano dal freddo d’ inverno e tanti fiori che la rallegrano in estate e in primavera con il loro sfarfallio di colori. In autunno tutta la natura cambia e le foglie incominciano a farsi di tante tonalità diverse e poi lentamente a staccarsi dai rami e cadere. Quando poi c’è vento volano in aria creando tanti vortici che le fanno ruotare in alto per poi ammucchiarle secondo come soffia il vento.

Cristina e la sua avventura

Le fate

C’era una volta una vedova che aveva due figliole; una figlia legittima, tale quale a lei, bruttarella e scorbutica di carattere ed una figliastra del marito defunto, bellissima d’aspetto e d’animo.

Ovviamente la figliastra era trattata molto peggio e considerata come una serva da sfruttare sia per lei che per la figlia naturale.

Un bel giorno la vedova ,sentendo che in paese giravano voci che il figlio del re cercava moglie convinse la figlia a farsi vedere nei pressi del bosco ove era stato avvistato il principe, con la scusa di riempire la brocca d’acqua alla fontana vicino al bosco.

La figlia ci andò controvoglia, borbottando come sempre.

Nei pressi della fontana comparve una bellissima fata elegantissima che gli chiese un po’ d’acqua da bere; lei rispose in malo modo che mai e poi mai gli avrebbe dato da bere e che se la voleva doveva munirsi di una brocca al mercato.

Le fate

La Foresta della Luce // Parte seconda

Qui tutti gli episodi.

Tante notti erano trascorse da quando grazie alla polvere della Luce, all’abilità dei folletti, alla magia delle fate e al soffio di Rubinia tutto il mondo aveva sulla testa un enorme e brillante cappello.

Ma non a tutti piaceva lo scintillio delle notti…ed infatti non poco lontano, in un tetro castello…

“Phuà! Che cosa è questo bagliore che non mi fa chiudere occhio tutta la notte!” esclamava seccato Re Tenebrone, capo dei Neroni.

“Puzzonio! Puzzonio! Vieni qui Puzzonio! Muoviti!” urlò re Tenebrone chiamando il capitano delle truppe del buio.

La Foresta della Luce // Parte seconda

La Foresta della Luce // Parte prima

Qui tutti gli episodi.

C’era una volta, tanti e tanti anni fa, un posto chiamato la Foresta della Luce. Nessuno sapeva di preciso dove si trovasse ma si narra che essa fosse un luogo ricco di grandi e strabilianti meraviglie. Lì vi regnava la Principessa Rubinia che assieme al suo popolo di fate e folletti custodiva il più importante dei segreti: la creazione delle stelle.

Dovete sapere, infatti, che il mondo non è sempre stato illuminato da quei piccoli e lucenti astri che si vedono sù nel cielo, al contrario le notti per tanto tempo sono rimaste buie e silenziose. Tutto cambiò quando un bel giorno in una lontana e segreta foresta comparve d’improvviso una fanciulla di nome Rubinia.

Ella aveva la pelle bianca come il latte e le gote rosse come rubini, era aggraziata nei modi e di animo gentile. Le fate e i folletti che fino a quel momento avevano dimorato nella foresta senza farsi mai vedere da nessuno, rimanendo abbagliati da tanta grazia, decisero di conoscerla e Rubinia fu lieta di vedere che le fate e i folletti non erano spaventati dalla sua presenza, ma che anzi avvicinandosi la circondavano come ad abbracciarla.

La Foresta della Luce // Parte prima

Il mondo di Emma

Emma stava sbirciando da dietro un albero, era in una vallata incantata, c’erano foglie verdi,  ninfee fantastiche, una bellissima cascata, tantissimi salici piangenti.

Proprio questi ultimi erano i suoi preferiti, in inverno quando il terreno era ghiacciato usava i rami come fossero delle liana per scivolare sul ghiaccio proprio  come se ai piedi avesse dei pattini.

Di solito era un gioco che faceva sempre con suo cugino, vinceva chi riusciva a non cadere.

Il suo sguardo si soffermo su alcuni fiori con dei petali grandi più del solito e con dei colori fantastici, il viola, il rosso, il giallo, il bianco, il rosa e l’azzurro. 

Su questi fiori erano posate delle coccinelle intente a intonare una canzone.

Il mondo di Emma

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