Roccia il lupo
C’era una volta, un giovane lupo dagli occhi di una cangiante tonalità viola scuro, di nome Roccia. Dal carattere nobile e altruista, grande sognatore, adorava lui dipingere il mondo attorno con la sua poesia, amante… Roccia il lupo
C’era una volta, un giovane lupo dagli occhi di una cangiante tonalità viola scuro, di nome Roccia. Dal carattere nobile e altruista, grande sognatore, adorava lui dipingere il mondo attorno con la sua poesia, amante… Roccia il lupo
C’era una volta una coccinella, era così bella, colorata e simpatica e viveva in una casa un pò strana, una grande foglia. Tutte le mattine la coccinella se ne andava in giro a trovare i… La coccinella
“Sai il mio colore e il tuo rallegrano” fa Roselline la coccinella alla corolla di un bel Giglio bianco. “I colori in natura non servono solo per comunicare, ma sono messaggi di serenità. Ci sono… Il giglio e la cocinella
Nelle fiabe e nelle favole, come ho sempre detto, il tempo e lo spazio sono intangibili ed incalcolabili preludi di preziose e misteriose “scintille”, lontani dall’esattezza scientifica e dall’immanenza per cui, ogni storia che vi ho raccontato e… La coccinella fortunella e rubino il cuoricino per la festa della mamma
Finalista al XV premio letterario nazionale “Fiaba di Selvino” Io sono una coccinella. Si, il piccolo Francesco ne era convinto. La sua immagine riflessa nello specchio della cameretta non lasciava alcuno dubbio. Lui sapeva bene… Francesco Coccinella
C’era una volta una giovane farfalla che svolazzava allegra in un giardino fiorito, era così orgogliosa della sua bellezza che se ne faceva un gran vanto. Ad ogni piccolo insetto che incontrava si compiaceva per quel dono che la natura gli aveva concesso. Come una regina volava di fiore in fiore, facendo bella mostra di sé.
L’estate presto lasciò il posto all’autunno, così in un giorno freddo e piovoso la vanitosa farfalla si trovò in seria difficoltà, una forte folata di vento la scaraventò con forza in un punto lontano, fece appena in tempo ad aggrapparsi su d’una foglia di un vecchio albero, cercando di tenersi ben stretta per non cadere giù.
In quel mentre s’avvide d’una piccola coccinella posata anch’essa sulla stessa foglia.
La farfalla infastidita e con fare arrogante esclamò:
“Fatti da parte, non vedi che le mie ali sono grandi e non c’è posto per due ?”
La coccinella la osservò intimidita e un po’ perplessa rispose:
PRIMA PARTE
Lola tirò su col naso e singhiozzò.
Piangeva cascate di lacrime da annegarci.
Non smetteva mai, e a volte piangeva fino ad addormentarsi.
Era così disperatamente triste da non avere la forza di volare, e rischiava di essere licenziata.
Lola era una Falena.
E questo era il suo dramma.
Vivere dovendo portare una croce tanto pesante era inimmaginabile. Il solo pensiero la opprimeva.
-Me misera…-, continuava a ripetere- me misera..-.
Era inconsolabile.
Avrebbe voluto essere una Farfalla.
Librarsi leggera e spensierata, scaldarsi le alucce al sole, volare di fiore in fiore.
Godere dei tiepidi raggi primaverili.