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Tutte le fiabe che parlano di "cappuccetto rosso"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "cappuccetto rosso", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

le fiabe disoccupate

Le fiabe disoccupate

In un tempo talmente vicino che sembra ieri,  la Terra era governata da Sua Maestà La  Modernità. Era una regina molto intelligente, sapeva inventare e costruire tantissimi oggetti capaci di fare cose strabilianti come volare,… Le fiabe disoccupate

Cappuccetto Rosso tecnologica

Cari bambini, sicuramente la maggior parte di voi conoscerà la fiaba di Cappuccetto Rosso. In questa versione più moderna, la bambina utilizza perfino il cellulare! Ma andiamo con ordine…

C’era una volta una dolce bimbetta, chiamata Cappuccetto Rosso per via di un cappuccetto di velluto che portava sempre. Un giorno la mamma la chiamò e le disse:

-Vieni, piccola mia, eccoti una focaccia, un panetto di burro, un po’ di ciambelle e una bottiglia di latte da portare alla nonna; è debole ed ammalata e si ristorerà. Vai e segui la strada principale. Mi raccomando, non passare per il sentiero del bosco, è pericoloso.

-Si mammina, porterò alla nonna questo buon cestino e la saluterò da parte tua- disse la bambina.

Cappuccetto Rosso tecnologica

Cappuccetto Rosso // Audio fiaba

Fiaba originale dei Fratelli Grimm, illustrazione di Giordana Galli.

Tutte le versioni di “Cappuccetto Rosso” su “Ti racconto una fiaba”.

C’era una volta una cara ragazzina; solo a vederla le volevan tutti bene, e specialmente la nonna, che non sapeva piu’ cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e, poichè le donava tanto ch’essa non volle più portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso.

Un giorno sua madre le disse:

– Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna; è debole e malata e si ristorerà. Mettiti in via prima che faccia troppo caldo; e, quando sei fuori, va’ da brava, senza uscir di strada; se no, cadi e rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote. E quando entri nella sua stanza, non dimenticare di dir buon giorno invece di curiosare in tutti gli angoli.

Cappuccetto Rosso // Audio fiaba

Cappuccetto Rosso // Video LIS

La fiaba di Cappuccetto Rosso, interpretata in LIS da Angela.

“[…] C’era una volta una bambina di villaggio, la più carina che si potesse vedere; la mamma ne farneticava, e la nonna anche più. Questa buona donna le fece fare un cappuccetto rosso così aggraziato ed acconcio, che dapertutto la si chiamava Cappuccetto rosso.

Un giorno, dopo aver fatto e cotto certe ciambelle, la mamma le disse: “Va a vedere come sta la nonna, perchè m’han detto che è ammalata. Portale una ciambella e questo barattolino di burro.” Cappuccetto rosso partì subito per andar dalla nonna, che abitava in un altro villaggio.[…]”

Clicca su “Leggi tutto” per guardare il video.

Cappuccetto Rosso // Video LIS

Cappuccetto Rosso … in musica

Porta amore questi dolci
dalla nonna che ti aspetta
al di la della palude
con la sua micro-casetta
mettiti il cappuccio rosso
e stati attenta che nel bosco
ci sta poi il lupo cattivo
che ti magna in un boccone
ma cappuccetto non sa
nel bosco chi troverà

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare la canzone!

Cappuccetto Rosso … in musica

Favola sbagliata

Un giorno a scuola la maestra Smemorina chiamò i suoi bambini in un bellissimo tappeto soffice giallo, era l’angolo della lettura, dove si rilassavano e ascoltavano.

felici le storie! “Venite bimbi! Vi leggo una bellissima favola!”, disse la maestra Ed ecco che in pochissimo tempo tutti la raggiunsero entusiasti! Finalmente il grande libro era nelle dolci mani della maestra….

Appena iniziò a leggere si spalancò la finestra e il forte vento fece sfogliare le pagine all’impazzata! Appena si chiuse la finestra iniziò a raccontare la storia…. “C’ era una volta una bambina che si chiamava cappuccetto blu che doveva andare a trovare il lupo che aveva il raffreddore…” Noooo maestra!! ma è sbagliata la storia, si chiama cappuccetto rosso e va dalla nonna non dal lupo! ” dissero tutti i bambini.

Favola sbagliata

Dice il lupo

Slurp… Arf… Glog….  Finalmente il momento si avvicina…. E’ una settimana che aspetto questo momento…….. E sono affamato da giorni….. La bambina è metodica…. Slurp… Che bel tenero bocconcino… Gnam gnam… Glog.

Tutti i giorni alla stessa ora… Metodica… Esce di casa molto dopo il canto del gallo…. Ha sempre una mantellina rossa……. Passeggia canticchiando… Raccoglie fiori e poi ritorna… Tutta sola…

Ieri non mi ha neanche visto mentre la seguivo… Sluuuurp…

Per poco però non mi vedeva sua mamma… Yuk….  Che paura.. Che brrriiivido!

“Non parlare con gli sconosciuti, non fermarti troppo nel bosco, non smarrire il cestino, ma soprattutto: stai attenta al lupo! Capito? Ti preparo le provviste per domani”.

Dice il lupo

Adelaide

Adelaide, sta per suonare la sveglia, non sobbalzare. Alla tua età le coronarie potrebbero giocarti brutti scherzi.

Drriiin! Ecco, appunto. Rilassati, distenditi supina, realizza quello che è successo: sono le 6.30, la giornata si preannuncia soleggiata, sei nel tuo letto, dalle persiane entrano i primi timidi raggi del sole.

Mettiti gli occhiali, se no col cavolo che ci vedi. No, non è nebbia, è miopia.

Prendili, sono sul comodino. Alla tua destra, Adelaide, non a sinistra. Non ricordi che hai cambiato lato del letto per essere più vicina al bagno?

Ecco, ora è tutto più chiaro, vero?

Adelaide

Cappuccetto Rosso…buono o cattivo?

C’era una volta una bambina chiamata Cappuccetto Rosso per il mantellino rosso che portava sempre. Un giorno la mamma le chiese di portare la merenda alla nonna che abitava in fondo al bosco. Mentre Cappuccetto Rosso stava prendendo la via, la mamma si raccomandò:

“Stai attenta, non passare dal bosco e non fermarti con nessuno” così dicendo le dette il cestino con la focaccia calda e la spremuta d’arance.

Cappuccetto Rosso tranquillizzò la mamma e partì canticchiando.

Cappuccetto Rosso…buono o cattivo?

Fiabe in città

Questa storiellina è accaduta veramente, negli scaffali di legno di una piccola biblioteca di paese che quasi nessuno bazzicava più. Si sa che, al giorno d’oggi, i bambini preferiscono la tv, il computer ed i videogame ai libri, che sembrano invece testimonianze dell’antichità come i dinosauri, le piramidi o i primi arnesi degli uomini delle caverne. Nessuno legge più e i libri soffrono, anche se spesso non ce ne accorgiamo.

Un bel giorno, un bimbo chiamato Matteo, capitato per caso in quella biblioteca, prese un libro di fiabe, vecchio e polveroso, che nessuno apriva più da anni. Il povero libro aveva la copertina rosa dalle tarme, le uniche bestiole che frequentavano assiduamente gli scaffali della sala di lettura.

Fiabe in città

Uno strano Cappuccetto

Come trascorrere un piovoso pomeriggio d’autunno, in quel di Gorizia? Chiudersi in casa sarebbe un’idea, magari davanti ad una tazza di te o di cioccolata calda. La piccola Matilde e il nonno Armando trascorrevano così tutti i pomeriggi d’ottobre e l’autunno passava davanti alla loro finestra, velocemente e in punta di piedi.

“Nonno, nonno … come giochiamo oggi?” Chiedeva Matilde, ancora sudata per l’ultima corsetta intorno alla stanza.

“Posso raccontare una storia” rispondeva il vecchio Armando, che tentava inutilmente di leggere il giornale. “Ti racconto la fiaba di Cappuccetto rosso o quella di Biancaneve. Quale preferisci?”

“Ufffffffffff … sempre le stesse storie. Basta! Sono stanca e mi annoio” sbuffava la bimba, con il muso ancora sporco di cioccolato.

“Scommetto che questa non l’hai mai sentita” disse allora il nonno, ormai rassegnato a chiudere definitivamente la Gazzetta. “C’era una volta, in un paese lontano, una bimba che indossava sempre un mantello ed un cappuccio verdi, e per questo tutti la chiamavano Cappuccetto verde.

Uno strano Cappuccetto

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