Riscrittura di una fiaba – La storia della perfidia (ovvero Biancaneve e i sette nani)
di Classe terza B N. Stigliani
Era una fredda giornata d’inverno!! In un castello, una regina cuciva e…. 
 pensava:- Da questa finestra dalla cornice di ebano vedo un  paesaggio innevato!!
E’ magnifico!! Vorrei toccare questa neve candida, soffice e leggera!……Ahi!! Mi sono punta con l’ ago del mio ricamo! Ho persino sporcato la bianca neve!! Il rosso fuoco del mio sangue è così bello rispetto al candore della neve che risveglia in me un desidero segreto: avere una bambina rossa come il sangue, bianca come la neve, nera come la cornice della mia finestra!!……..
Tutte le regine dei regni vicini hanno delle figlie, mentre io no!!….
Come mi sento sola!!….Se l’avessi sarei la donna più felice del regno!! ….
Chissà se il mio desiderio si avvererà!…
Qualche tempo dopo, il desiderio della regina si compì e nacque una  bellissima bambina che fu chiamata Biancaneve. Ma, sfortunatamente, ella  morì di parto e così il re si risposò. 
La seconda moglie era bellissima ma superba ed invidiosa e non sopportava che la sua figliastra la superasse in bellezza.
Usava consultare uno specchio magico al quale chiedeva chi fosse la più bella del reame. Solitamente lo specchio le rispondeva che era lei.
Un giorno, però, conobbe una terribile verità che le cambiò l’esistenza
:- Che rabbia!!!!! Non sono io la più bella del reame, ma l’odiata Biancaneve !!!! Come la odio!!!!! Se non ci fosse lei, bianca come la neve, rossa come il sangue, nera come l’ ebano, sarei io la più ammirata tra tutte…
Basta ne ho abbastanza, chiamerò un cacciatore, la farò portare nel bosco e lui farà il resto…..come la odio!!!!!
Così Biancaneve si inoltrò nel bosco fitto e intanto pensava: 
-Pfuiiiiiiii, l’ho proprio scampata bella!!! Quel cacciatore ha  avuto pietà di me e mi ha lasciata andare. Com’è stato buono! Finchè la  mia matrigna non la smetterà di tormentarmi, dovrò rimanere nascosta qui  dentro. Si sta facendo buio…..brrrr, che paura! Sento dei rumori strani  intorno a me….chi è là? Chi è là? ….E se tornassi indietro? No, proprio  non posso…..dove andrei? Se ci fosse qui la mia mamma!…..Oh! Vedo  laggiù un rifugio, è una casetta……ma come è piccola!  
Chi ci abiterà? Forse degli gnomi? Dei folletti?…..Ora lo  scoprirò….La porta è aperta!……C’è nessuno?…….. Che bella!!! Che  graziosi bicchierini, e piattini, e forchettine….ma quanti sono? Uno,  due, tre……..sette!
Intanto i nani stavano rientrando dal lavoro
 canticchiando:-Torniam,torniam, torniamo a mangiar la la la la  la…….Che fatica! Abbiamo scavato minerali tutto il giorno! Ora ci  aspetta una buona minestra……ma chi è entrato nella nostra casa?……Che  disordine? Chi ha mangiato la nostra minestra? Chi ha disfatto i nostri  letti? 
-Nel mio letto c’è una bambina- esclamò uno dei sette nani- Come è bella!! Chissà come avrà fatto ad arrivare fin qua! 
-Forse è stata abbandonata dai genitori!-aggiunse un altro 
-Sssssss si sta svegliando 
-Non facciamola spaventare 
-Lasciamole spazio…… 
-Chi siete?- chiese la bambina aprendo gli occhi 
-Siamo i sette nani ed abitiamo in questa casa……come ti chiami? 
– Mi chiamo Biancaneve 
-Come sei arrivata fin qui? 
-La mia matrigna ha cercato di uccidermi ma un bravo cacciatore mi  ha salvato la vita. Ora non so dove andare, posso rimanere con voi? Se  tornassi al castello la matrigna mi ucciderebbe!
Ma i nani giunsero proprio in tempo per salvarla.
E così quando la regina consultò lo specchio esclamò:- Quei  maledetti nani, mi hanno rovinato il piano! Accidenti! Ora dovrò  escogitarne un altro: avvelenerò un pettine e glielo conficcherò nella  testa e lei, sì che morirà!!!  
Ma i nani riuscirono di nuovo a ridarle vita. 
–Maledettissimi nani! Anche questa volta ho fallito! Dovrò pensare a  qualcosa che non mi faccia più fallire!…La mela  avvelenata!!!!!!!!!!Ah! Ah! Ah! Così morirà, e nessuno la salverà!-pensò  la matrigna.  
E fu così che quando a Biancaneve venne offerta una mela, ella non  seppe resistere dalla tentazione di addentarla e cadde a terra morta. I  nani, questa volta, non poterono fare nulla per lei, si disperarono e  piansero poi la deposero in una bara di cristallo, sopra un monte. 
E fu così che di lì passò un principe:  
– Una bara? Che ci fa una bara su quel monte? Chi ci sarà dentro?  …….Ora vado a darle un’occhiata. Oh! Ma che bella  fanciulla!…..Come sarà morta?… Però sembra viva, ha le guance rosse  come una rosa , sembra che dormi!….Non riesco a staccare gli occhi da  lei …. è troppo bella !!! Sento che mi sto innamorando e che non potrei  più vivere senza vederla! Ma come faccio, il mio castello è al di là del  monte !……..Ho un’ idea :chiamerò i miei sudditi e farò trasportare  la bara fin nel mio regno. Solo così sento che sarò felice!
E fu così che, mentre i suoi sudditi trasportavano Biancaneve, inciamparono, la bara si scosse, ed il pezzo di mela avvelenata le uscì di bocca e si risvegliò.
-Ma dove mi trovo? Cosa ci faccio in questa bara?
-Oh! Miracolo è ancora viva! Come è potuto succedere?-esclamò il principe
-Io ricordo che c’era una vecchina che mi ha offerto una mela, rossa ed invitante, ma appena l’ho addentata…..oh! Non ricordo più nulla….
-Era avvelenata !….Ma ora che sei viva devo dirti che ti amo tanto, mi vuoi sposare?
-Si, lo voglio 
Così si sposarono e fu invitata anche la matrigna che fu costretta a calzare delle scarpe infuocate e per questo morì.
NdA: invio questo lavoro sulla fiaba realizzato dagli alunni della collega Caterina Genovese, un lavoro apprezzabile sia per la ricchezza del linguaggio che per la vivacità dei dialoghi, denota come i bambini si siano immedesimati in ogni personaggio della fiaba evidenziandone il carattere e i vari punti di vista. Anche i disegni sono molto belli, consideriamo che sono bambini di 8 anni
Biancaneve e i sette nani dei fratelli Grimm.
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