Vai al contenuto

Tutte le fiabe di apettaciliegia

Questa la raccolta personale di apettaciliegia. Puoi contribuire anche tu al progetto "Ti racconto una fiaba" inviando i tuoi testi attraverso l'apposita pagina invia la tua fiaba.

mikela-cenerentola-moderna

Mikela, la cenerentola moderna

Poco tempo fa (anzi sta succedendo mentre leggi), in una grande metropoli moderna, c’è una ragazza come tante, ke si kiama Mikela.

Scrive sempre con la k al posto del ch e a volte anche della c dura. Su tutti i giornali c’è skritto che il figlio di un kantante famosissimo, il preferito di Mikela, cerka una fidanzata.

Quindi questo kantante ha invitato tutte le ragazze in piazza per una kanzone, e il figlio del kantante avrebbe scelto tra loro la sua fidanzata. Anke Mikela voleva partecipare, ma le cugine kattive non volevano, perkè avevano bisogno di qualcuno ke badasse alla casa mentre loro erano in piazza. Sapete, nelle grandi metropoli ci sono sempre i ladri, e se Mikela non avesse tenuto d’okkio la casa, loro sarebbero sikuramente entrati.

Mikela, la cenerentola moderna

C’è un tonno, nonno!

Un bel giorno con mio nonno
ho visto nel mare qualcosa nuotare
e mio nonno disse: un tonno!
e tutto il mare lo sentì urlare.

Il pesce grosso nel mare mosso
Vuole scappare nel mezzo del mare
come un pesce rosso a più non posso
decise di andare a energia solare.

C’è un tonno, nonno!

i libri non crescono sugli alberi!

Martina sta andando dalla sua amica Lunetta. Lunetta ama molto i libri. Ogni tanto glieli presta. Ma Martina è un poco invidiosa.

Anche Lei ama molto leggere ma libri non ne ha. Il papà le dice sempre:”i libri non crescono sugli alberi!” e Martina pensava: ma se invece crescessero sugli alberi? Allora ritorniamo a poco fa. Martina è da Lunetta. Ma invece di chiacchierare e giocherellare come al solito, hanno deciso di andare nella foresta.

“Forse”, diceva Martina, “sugli alberi troveremo dei libri”.

Mentre camminava ha trovato un segno per terra. Era una freccia. Allora Lunetta e Martina si sono diretti verso il punto indicato ed hanno trovato un buco sotterraneo nascosto. Ci sono enrate dentro e hanno visto una piccola fatina! La fatina abitava lì sottoterra e coltivava delle pianticelle.

i libri non crescono sugli alberi!

La vera storia di lupo, capra e cavolo

Avrete spesso sentito parlare dell’indovinello del lupo, la capra e il cavolo, del contadino che doveva trasportarli tutti e tre nell’altra sponda del fiume ma lupo mangia capra e capra mangia cavolo, e senz’altro avrete scoperto la soluzione: molti la prima volta in cui ci provano iniziano a fare nella mente avanti e indietro un mare di volte attraverso il fiume pur di trovare la soluzione. Ebbene, ciò ha una storia. è una bella storiella di una contadinella che si chiama Lucia.

Nella fattoria della famiglia avevano coltivato 4 cavoli, bevevano il latte prodotto da 4 capre, e avevano catturato 4 lupi che si erano ripromessi di portare all’amico che ne aveva bisogno per fare una coperta. Questo amico stava davvero male, non aveva nulla da mangiare, allora la famiglia di Lucia voleva provare a regalargli una capra, o anche due o tre, tutti i 4 lupi, e un cavolo, o anche due o tre.

La vera storia di lupo, capra e cavolo

una grande conchiglia portafortuna

Questa storia è ambientata nel futuro, più o meno nel 2100, e queste cose sono tratte dal diario segreto, tradizione delle ragazze ancora non persa, di Lilla, la protagonista, tradotte in italiano perchè in futuro si userà un’altra lingua. Ogni tanto c’è qualche parola la cui traduzione è scritta tra parentesi.

23 luglio 2100

Caro diario, abbiamo affittato una nuova casetta al mare, è incredibile ciò che sono riuciti a fare gli scienziati per far scomparire il sasso (è un falso amico, nel futuro sasso vuol dire inquinamento), mio nonno mi ha fatto vedere delle foto dei suoi tempi e il mare era ridotto davvero male. Con mia zia e la famiglia di Tea, la mia migliore amica, abbiamo affiato questa casa. Tea e io dormiamo in una stanza, il mio fratellino e i miei genitori in un’altra e i genitori di Tea in un’altra ancora. Abbiamo passato tutto il giorno a nuotare e mia madre mi ha comprato una maschera a raggi x, riesco a vedere i pesci nascosti tra le alghe, è davvero vuellare (termine del futuro per dire fantastico)!

una grande conchiglia portafortuna

Pilla la bambola

Sono solo un inutile pezzo di plastica, continuavo a dirmi, sono solo un inutile pezzo di plastica. Mi chiamo Pilla e sono una bambolina. La mia padroncina, Kelly, era molto simpatica e fino a 11 anni giocava sempre con me. All’età di 11 anni andò alla scuola media dove conobbe delle ragazze speciali e usciva di pomeriggio con loro. Mi sentivo inutile, perchè non giocava più con me.

Inutile, un inutile pezzo di plastica, continuavo a ripetermi. Sua sorella Maria aveva 8 anni. Però non era simpatica, a tutte le bambole che Kelly aveva, tagliava la testa.

Rimanevamo solo io e la mia amica Soffia (da piccola non riusciva a pronunciare una sola effe quindi la chiamo Sofia con due effe) e speravamo che risparmiasse almeno noi.

Pilla la bambola

L’evidenziatore rosso

C’era una volta, non si sa quando, non si sa dove, non si sa perchè, una principessa che amava disegnare.

Questa principessina si chiamava Camomilla. Camomilla amava molto il rosso. Da sempre amava disegnare solo con un pennarello rosso, una matita rossa, un colore a cera rosso, la tempera rossa e l’acquerello rosso. Mai in tutta la sua vita aveva usato un colore che non fosse il rosso.

Un giorno, non si sa quando, la regina comprò, non si sa dove, un evidenziatore rosso, non si sa perchè, ma scoprì che non le serviva a niente! Allora lo regalò a Camomilla, che subito si mise a colorare con quell’evidenziatore. Ciò che la regina non sapeva era che l’evidenziatore era indelebile.

L’evidenziatore rosso

Spider girl

Spidergirl era una ragazza che era stata abbandonata in un posto, e indovinate un po’, quel posto era quello in cui c’era il ragno che aveva punto Peter Parker per farlo diventare spiderman.

So che questa più che una fiaba è una storia di supereroi, ma vale la pena di raccontarvela. Il ragno stava ancora lì e non si era mosso. Un signore, Antonio Allora, prese la bimba e la accudì come se fosse sua figlia.

La chiamò Laura Susina. Laura fece 10 anni e tutti la festeggiarono ( intendo dire i parenti) ma Antonio era parente di Peter Parker.

Lui venne a quella festa e la trovò simpatica. Decise che solo a lei avrebbe raccontato la sua storia e la sua identità segreta. Poi la portò dove c’era il ragno e lo trovò ancora lì.

Spider girl

Costruzioni magiche

C’era una volta una bambina; il suo nome era Luisa.

La sua famiglia era povera. Lei non aveva giochi ma solo un quadernetto e una matita per poter giocare con la fantasia.

Un giorno vide una ragazza, il suo nome era Marta, fecero subito amicizia.

Marta regalò delle costruzioni (oggi diremmo del LEGO) a Luisa e lei stava tutto il tempo a giocare. Un giorno però scoprì una cosa molto strana: stava costruendo un cane viola, e le costruzioni si trasformarono in un cagnolino viola che la leccava tutta.

Chiamò Marta che le disse che quelle costruzioni le aveva trovate in un bosco vicino alla capanna di un fata. Loro allora andarono lì e entrarono nella capanna. Trovarono la fata che piangeva.

Costruzioni magiche

Exit mobile version