Mio tormentone
Spietato settembre rinfreschi l’aria del tepor autunnale ma porti con te le benedette zanzare col caldo afoso e umido Se la spassano a romperci l’anima spray citronella e basilico dormir non se ne può più… Mio tormentone
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "zanzara", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Spietato settembre rinfreschi l’aria del tepor autunnale ma porti con te le benedette zanzare col caldo afoso e umido Se la spassano a romperci l’anima spray citronella e basilico dormir non se ne può più… Mio tormentone
C’era una volta, una piccola zanzara che aveva fame; si chiedeva se avesse denti e il pungiglione era debole. Mamma zanzara allora spiegò “Fanfarà, tu sei piccola, volerai di qui e di là ma io non… Perche’ le piccole zanzare non riescono pungere
C’era una volta una zanzara
con una voce molto rara
viveva ai bordi di uno stagno
e per amico aveva un ragno
Quando cantava la zanzaretta
sembrava d’essere all’operetta
e molto spesso in tale frangente
veniva a udirla parecchia gente
Quanto silenzio c’era quella notte…
Era tutto buio, c’erano le stelle accese d’oro, la luna sorrideva ai sogni e più sorrideva più splendeva.
I gufi svolazzavano intorno alla luna per giocare a giro giro tondo.
La famiglia De Lupis giocava a chi ululava più forte , senza svegliare però i bambini che dormivano.
La famiglia De Bat, lontani parenti di Batman, faceva la gara a chi mangiava più zanzare …. Ma che paura! Le zanzare si nascondevano nella chioma degli alberi.
C’èra una volta una zanzara violinista
le piaceva tanto suonare
aveva un bel violino piccolino e ci viveva dentro era la sua casetta
il violino aveva le corde con fili d’oro
e suonava musica magica
Quando la zanzara suonava
le stelle rimanevano incantate dalla sua musica
La sera quando la luna andava a lavorare e il sole andava a letto
tutti gli animali del bosco uscivano dalle loro tane si
vestivano con giacca e cravatte i maschietti e le donne in abito da sera
si sedevano sui colorati funghi e ascoltavano le dolci note
del violino incantato
Tratto dalla omonima fiaba di Esopo.
C’era una piccola zanzara assai furba e spavalda.
Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Re della foresta.
Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande Re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all’insetto. “Oh! Buongiorno”.
Rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio.
La zanzara disse: “Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!” Il leone, un po’ più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.
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Un giorno in piena estate con il caldo che era veramente insopportabile, giravano tutte tranquille due piccole zanzare, ancora molto giovani; alla loro prima esperienza solitaria come succhia sangue. I genitori le avevano lasciate andare perché imparassero a procurarsi il cibo da sole.
Le due approfittarono di una finestra lasciata aperta ed entrarono in una stanza dove stava dormendo un uomo piuttosto grosso, che russava fortemente, e incominciarono a pungerlo per berne il suo sangue.
«Che buono» disse la prima.
C’era una volta un principe cattivo e superbo, il cui unico pensiero era di vincere tutti i paesi del mondo e seminare lo spavento con il suo solo nome; avanzava col ferro e col fuoco;… Il principe cattivo (leggenda)