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Tutte le fiabe che parlano di "storia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "storia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

La scatola dei bottoni

C’era una volta una scatola…che strana storia, direte voi, cosa mai si potrà raccontare su di una scatola? Eppure questa di storie da raccontare ne aveva tante, una diversa dall’altra, perché non era solo una scatola semplice e vuota, ma era una scatola di bottoni…

Per tanti anni aveva abitato in quella casa, era riposta sul mobiletto di legno accanto alla macchina da cucire che la nonna usava per svolgere il suo lavoro di sarta. Era una scatola verde, di cartone, semplice , ma con all’interno un cuore fatto di tanti bottoni, di ogni dimensione e colore, sempre pronti ad essere usati all’occorrenza.

Erano felici i bottoni, in quella casa stavano bene, la sarta li trattava con gentilezza ed era solita attaccarli su bellissimi abiti, fatti di tessuti pregiati, sopra ai quali era un piacere accoccolarsi; erano sempre curiosi di scoprire dove sarebbero andati, in quali case, con quali persone avrebbero abitato e quali avventure avrebbero vissuto.

La scatola dei bottoni

Miklós, il rondinino blu

Nella Baviera affrescata dalla festante primavera, viveva nei boschi fioriti, una comunità di rondini che, a ridosso del grande ruscello, conducevano la loro pacifica vita.

Il sole mite e bonario accompagnava, spensieratamente, le loro giornate trascorse tra voli a planare su prati brulicanti di margheritine, e sornioni riposini su ramoscelli verdeggianti cullati dal vento.

Miklós era un rondinino vispo e intelligente, diverso da tutti gli altri piccoli; infatti, a differenza delle altre rondini, lui era interamente blu.

Questa particolare colorazione non gli aveva creato, fino allora, alcun problema; socializzava facilmente con gli altri rondinini ed era ben accetto dall’intera comunità.

Miklós, il rondinino blu

Se ci credi tutto si avvera

Immagina un pomeriggio, uno di quelli in cui il sole splende alto nel cielo, riscaldando di luce tutto quello che trova; immagina il suo calore, vivo e torrido e quella luce che solo le giornate d’estate possono avere. Immagina il silenzio che la calura delle prime ore del pomeriggio genera, quando è fatica anche respirare e tenere gli occhi aperti.

In questo cerchio di luce, immagina un bambino: immagina i suoi occhi: grandi  biglie di un colore indefinito che si trasformano dal marrone chiaro al verde scuro, a seconda di come la luce li attraversa, ma sempre allegri e  vivaci, capaci di spalancarsi, ogni qual volta sono felici, in un grande sorriso che passa prima da loro e poi scende alle labbra.

Avrà più o meno la tua età, questo bambino e vive come vivi tu. Ha tante passioni, come forse hai tu: gli piacciono i giochi tecnologici, quelli che vi fanno stare ore e ore attaccati a quegli aggeggi infernali con quelle musichette insopportabili …  gli piacciono i cartoni animati e i libri, la pizza e il gelato, ma le sue  più vere e grandi passioni sono due, due amori che lo accompagnano fin da quando era davvero molto piccolo.

Se ci credi tutto si avvera

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