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Il bosco magico

In un piccolo paesino sperduto del nostro mondo, c’era un bosco che veniva chiamato “Il Bosco Magico” perchè tutte le creature che ci vivevano erano amici: la gazzella era amica del leone, il cervo del… Il bosco magico

La tartaruga e la lepre // Audio fiaba

Favola tratta dal racconto di Esopo, raccontata da Alessandra.

Un giorno una lepre e una tartaruga decisero di fare una gara di corsa.

La lepre pregustava già la vittoria, così dopo essere partita ed aver distanziato la tartaruga di parecchi metri, decise di fermarsi a riposare perché tanto sapeva di essere in vantaggio e che la tartaruga non l’avrebbe mai raggiunta.

Perciò si addormentò e dormì per parecchie ore.

Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audio fiaba.

La tartaruga e la lepre // Audio fiaba

Le corna dell’alce

C’era una volta una lepre, che se ne girellava tranquilla ai margini del bosco. Fu un attimo, e si ritrovò circondata dal branco di Rufus, sette lupi terribili e sempre affamati guidati dal sanguinario Rufus. La lepre, veloce e agile, scappò saltellando tra i lupi che si gettarono al suo inseguimento. Col cuore in gola, sentiva che i sette lupi le erano sempre più vicini, avvertiva il loro ansimare.

Riuscì a passare in un cespuglio, poi a infilarsi nella boscaglia, facendo perdere le sue tracce.

Per il momento, era al sicuro, ma sapeva che, con il suo infallibile fiuto, Rufus l’avrebbe trovata e presto si sarebbe trovata ancora circondata dai lupi. Doveva inventarsi qualcosa.

Proprio in quel momento comparve un’alce, enorme, maestosa e con due corna che sembravano due alberi, tanto erano grandi.

Le corna dell’alce

Il leprotto che si era sposato

C’era una volta un leprotto che se ne andava a spasso per il verde.

“Urrà, urrà, evviva, evviva!” grida saltando e correndo; ed ecco che fece una capriola e si fermò su due zampe, in mezzo al prato.

Quatta quatta, sopraggiunse una volpe.

“Buon giorno!”, gridò il leprotto.

“Devi sapere che oggi son tanto contento perchè mi sono sposato”, le disse

“Che fortuna!”, disse la volpe.

“Proprio una fortuna no, perchè era vecchiotta ed era una vera strega”.

“Che sfortuna allora!”, disse la volpe.

“Proprio una sfortuna no”, rispose il leprotto, “perchè sposandola sono diventato ricco, lei aveva una casetta”.

Il leprotto che si era sposato

La casina

La storia racconta di un’anfora che diventa rifugio per alcuni animali.
Essi si accolgono gli uni gli altri e si organizzano per condividerne lo spazio.
Ma, come accade nella vita, non manca il guastafeste che, senza ragione apparente, distrugge ignorando perfino le conseguenze del suo atto.

C’era una volta una grossa anfora che, caduta da un carretto diretto al mercato, rotolando,era finita in mezzo all’erba sul ciglio della strada.

Dopo un po’ passò di lì una Topolina e, notando l’anfora, pensò:

La casina

La lepre e la pernice

Delle disgrazie altrui fa’ di non rider mai,perché chi t’assicurache sempre fortunato nel mondo esser potrai? Ciò ben dimostra in variesue favolette Esopo,e questa ancor ch’io recitomira diritta a non diverso scopo. Vivea la Lepre… La lepre e la pernice

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