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Tutte le fiabe che parlano di "gesù"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "gesù", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Stellina

C’era una volta e c’è ancora… un cielo blu pieno di stelle. Era notte e la piccola Anna guardava le stelle dalla finestra della sua cameretta tinta di rosa. S’incantava a guardarle mentre pregava Gesù di mandarle una sorellina, perché si sentiva tanto sola.

– Come brillano! Mamma, da dove vengono le stelle? Perché di giorno non ci sono ed arrivano solo di notte ? –

-Tesoro – rispose la mamma – di giorno le stelle ci sono, siamo noi che non le vediamo, perché sono tanto lontane. Noi vediamo solo il Sole che è la stella più vicina. Pensa, il Sole è una delle stelle più piccole, è una stella nana –

Stellina

gigante egoista

Il gigante egoista

Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante.

Era un giardino spazioso e bello, con morbida erba verde. Qua e là sull’erba si trovavano bei fiori come stelle, e vi erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicate infiorescenze rosa e perla, e in autunno portavano ricchi frutti. Gli uccelli posati sugli alberi cantavano in così dolci suoni che i bambini solevano interrompere i loro giochi per ascoltarli. – Come siamo felici qui! – gridavano l’un l’altro.

Il gigante egoista

La figlia di Maria

Davanti a un gran bosco viveva un taglialegna con la moglie e l’unica figlia, una bambina di tre anni. Ma erano così poveri che non tutti i giorni avevano il pane e non sapevano che… La figlia di Maria

L’angelo di Giosafat

Sette lunghe lune erano trascorse da quando Ram, maharaja di Benares nell’India del nord, aveva fatto uno strano sogno. Aveva visto cadere nel cuore della notte una grossa palla di fuoco  che aveva  illuminato così tanto la terra da far apparire le acque del fiume Gange, dorate. Si era svegliato di soprassalto per l’immenso chiarore e,  sudato per il calore di quell’evento,  si era precipitato verso la finestra per la curiosità . La vista di una notte placidamente stellata invece,  lo fece tornare sui propri passi fin sotto la calda coperta di pecora che scostò istintivamente.  La luce abbagliante del sogno però, stentava a scomparire, così che il povero Ram si ritrovò ad affrontare il giorno con gli occhi e il corpo affaticati. Da sette mesi ormai gli capitava la stessa cosa ogni notte e per quanto egli fosse un saggio rinomato per lo studio della medicina e delle stelle, non servirono le sue conoscenze a rendere più serene le sue notti. Nell’ala ovest del  gran palazzo del saggio Ram, viveva la serva

L’angelo di Giosafat

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