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Tutte le fiabe che parlano di "furbizia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "furbizia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Il lupo e la volpe // Audio fiaba

Tratto dalla favola di Esopo.

Il lupo aveva con se la volpe; e quel ch’egli voleva, la volpe doveva fare, perché era la più debole; ma le sarebbe proprio piaciuto liberarsi di quel padrone. Un giorno, che attraversavano il bosco, il lupo disse: “Pelorosso, procurami qualcosa da mangiare, o mangio te”.

Rispose la volpe: “Conosco una fattoria, dove ci son due agnellini; se hai voglia, possiamo andare a prenderne uno”.

La cosa piacque al lupo: ci andarono, e la volpe rubò l’agnellino, lo portò al lupo e si allontanò.

Il lupo lo divorò, ma non era ancora soddisfatto; voleva anche l’altro e andò per prenderselo; ma lo fece in modo così goffo, che la madre dell’agnellino se n’accorse e si mise a gridare e a belare terribilmente, finché accorsero i contadini.

Essi trovarono il lupo, e a forza di botte lo ridussero da far pietà; ed egli arrivò dalla volpe urlando e zoppicando. “Mi hai giocato un bel tiro!” disse “Volevo prender l’agnello e i contadini mi hanno acchiappato e pestato ben bene”. La volpe rispose: “E tu, perché sei così ingordo?”

Il lupo e la volpe // Audio fiaba

Le tre piume // Audio fiaba

C’era una volta un re che aveva tre figli: due erano intelligenti e avveduti, mentre il terzo parlava poco, era semplice, e lo chiamavano il Grullo.

Quando il re diventò vecchio e pensò alla sua fine, non sapeva quale dei figli dovesse ereditare il regno dopo la sua morte. Allora disse loro: “Andate, colui che mi porterà il tappeto più sottile diventerà re dopo la mia morte.”

E perché‚ non litigassero fra di loro, li condusse davanti al castello, soffiando fece volare in aria tre piume e disse: “Dovete seguire il loro volo.”

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Le tre piume // Audio fiaba

La volpe e la pantera // Audio fiaba

Audio fiaba tratta da “La volpe e la pantera” di Esopo, letta da Katinka Charlotte.

Al di là di un boschetto di frassini profumati vi era un bellissimo laghetto dalle acque limpide e cristalline davanti al quale, due giovani animali accarezzati da un lieve venticello primaverile, si stavano specchiando, rimirando ciascuno il proprio portamento fiero e il colore del pelo.

Si trattava di una graziosa pantera e di una volpe ugualmente carina.

“Vuoi mettere la mia figura con la tua?” Disse la pantera all’amica. 

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La volpe e la pantera // Audio fiaba

L’ultimo canto del gallo

C’era una volta una piccola casupola diroccata, abitata da tre animali: un cane, un gatto ed un gallo.

Un tempo quel rudere era la casa di un contadino, una persona per bene, che non aveva nessuno a cui lasciare i propri averi.

Così i tre animali, alla morte del padrone, avevano cercato di convivere dividendosi i compiti: il cane faceva la guardia, il gatto andava a caccia di topi e di selvaggina, e il gallo dava la sveglia, salutando il sole giorno dopo giorno.

Il cane e il gatto, dopo anni di lotta, erano riusciti a mantenere la pace, e il gallo, che se ne stava in disparte, era molto affezionato ad entrambi.

La tranquillità fu peró sconvolta dall’arrivo di una volpe, furba e maliziosa, che aveva chiesto ospitalità in cambio di un contributo alle provviste.

L’ultimo canto del gallo

La volpe e il lupo

C’era una volta una volpe e un lupo che insieme se ne andavano in giro per la campagna per cercare qualcosa da mettere sotto i denti.

Erano amici per la pelle.

Dopo aver molto girato senza aver trovato niente la volpe disse al lupo: – Lupino, ho fame, vieni con me a mangiare qualcosa?

Il lupo acconsentì dato che la fame caccia il lupo dal bosco.

E siccome allo schiamazzo del gallo si desta la volpe si diressero tutti e due verso un pollaio anche se il lupo sogna le pecore e la volpe le galline.

La volpe e il lupo

La volpe, il caprone e il pozzo // Audio fiaba

Una volpe vaga per i campi e cade per imprudenza in un pozzo profondo e scuro, inutilmente tenta di uscirne, ma non ha nessuna via di fuga.

Poi un caprone si ferma presso il pozzo poichè desidera bere.

Il caprone vede la volpe e chiede “è buona l’acqua?”

La scaltra volpe prepara l’insidia con le sue parole fraudolente: “Vieni, caprone”, dice “guarda con i tuoi occhi l’abbondanza di acqua e gustala con le labbra”.

Chinandosi nel pozzo l’ingenuo caprone, non capendo il pericolo, trova poche gocce di acqua e della sporca terra.

La volpe dalla schiena del caprone sale sul dorso e ottiene una facile fuga lasciando il caprone solo contro l’umida parete del pozzo.

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La volpe, il caprone e il pozzo // Audio fiaba

La bella Annina

Un re aveva una figlia bella come un sole. Desideroso che avesse una buona educazione, la condusse in un collegio e l’affidò alla direttrice, dicendole che lasciasse pur la sua Annina attendere alcune ore del giorno a certe pianticelle di fiori. Quindi, baciata la figlia, se ne andò.

Le finestre del collegio erano di faccia al palazzo di un re. Il figlio di questo re un giorno, mentre se ne stava alla finestra, vide la bella Annina, e subito se ne innamorò. Chiese chi ella fosse, e gli fu detto ch’ella era figlia di un re.

La sua passione andava crescendo, e un dì, vista l’Annina che stava governando una sua pianticella di maggiorana, le disse: “Bella Annina, bella Annina, quante foglie ha la tua maggioranina?” La giovanetta non alzò né anche gli occhi, per cui l’altro replicò: “Bella Annina, bella Annina, quante foglie ha la tua maggioranina?” Allora, stizzita, rispose la bella Annina: “E voi, signor cavaliere, ditemi: Quante onde ha il mare? quante stelle ha il cielo?” e poi gli volse le spalle.

La bella Annina

Nasreddin e le sue avventure

Nasreddin stava tranquillamente leggendo, seduto in poltrona nel suo bel salotto, quando si accorse che un ladro, cauto cauto, stava penetrando in casa sua dalla parte del giardino.

– Adesso voglio dargli una di quelle lezioni che se la ricorderà per tutta la vita – mormorò tra sé.

Non era la prima volta che i ladri facevano man bassa in casa sua.

Il ladro, entrato che fu, si guardò in giro, adocchiò un grosso baule e, fatto esperto da imprese consimili, pensò:

– Sicuramente gli oggetti più preziosi stanno in questo baule.

Lo portò fuori con gran fatica, contento però che fosse così pesante. Giunto in un luogo appartato si riposò e sollevò il coperchio.

Nasreddin e le sue avventure

Storia di un fannullone

C’era una volta un omini piccino, che non aveva volgia di far nulla, proprio quel che si dice nulla. E naturalmente era povero in canna, non aveva casa, non possedeva un soldo e spesso pativa la fame e la sete.

Ma, vedete la pretesa! Egli sognava di far fortuna lo stesso.

Diceva: “C’è tanta gente che fa fortuna senza lavorare! Cerca, cerca, un giorno o l’altro troverò qualcosa anc’io”.

Infatti, un bel giorno, ecco che trovò una noce. E disse tutto contnto: “Se saprò essere accorto, con questa noce diventerò un ricco. Adesso mi metterò a girare il mondo”.

Storia di un fannullone

Il Lupo e la volpe del sasso Scimirò

Un contadino aveva una cascina dove teneva le sue bestie: capre, mucche, galline e pulcini.

Attigua alla stalla c’era una stanzetta dove si teneva il latte, nei catini di coccio, per farlo depositare e poi togliere la panna che affiorava, per fare il burro lasciando il latte scremato per produrre la quagliata.

Sopra questa località, sulla montagna, c’è un posto chiamato Sasso Scimirò. Proprio li, il lupo e la volpe avevano la tana nella quale rimanevano tutto il giorno ad aspettare l’ora giusta. La sera, quando cominciava a diventare buio, piano piano, scendevano e si avvicinavano con cautela alla cascina per vedere se il contadino era ancora nei paraggi, oppure se potevano entrare a mangiare in santa pace.

Per entrare però, dovevano passare per una finestrella stretta, che la volpe magra e piccola riusciva ad attraversare senza fatica mentre il lupo grosso e imbranato passava a fatica. Comunque i due animali riuscivano sempre nel loro intento.

Il Lupo e la volpe del sasso Scimirò

Il contadino stolto e la Volpe

C’era una volta un contadino stolto che stanco delle continue ruberie di polli, un giorno chiamò la Volpe architetto affinché costruisse un pollaio a prova di ladri.

«È una vera persecuzione, cominciò a lamentarsi il contadino. Non ne posso più. Sono il contadino più sfortunato della storia».

Dopo aver ascoltato con attenzione le sue geremiadi, la Volpe cominciò a dire: «Non hai visto come sono magri i tuoi polli? Se vede che li nutri poco. Per questo non appena vedono un ladro preferiscono consegnarsi spontaneamente nelle sue mani nella speranza di vivere meglio. Ai polli bisogna dare l’illusione che stanno bene, che mangiano e bevono a volontà, e che vivono in pollai confortevoli. Tu, continuò la volpe, metti i tuoi polli davanti a uno specchio, così hanno modo di ammirarsi e vedere quanto ogni giorno diventano più belli e più grassi».

Il contadino stolto e la Volpe

Pierino Pierone e la Strega Bistrega

C’era una volta un bambino che vide un albero di pere: ci salì sopra e cominciò a mangiarle. Sotto il pero passo la Strega Bistrega che gli disse con la sua piccola vocina:”Come ti chiami bel bambino?

E lui :”Pierino Pierone”

“Pierino Pierone dammi una pera con la tua bianca manina, che a vederle, son sincera, sento in bocca l’acquolina!”

Pierino Pierone pensò:”Questa strega vuol mangiare me, non le pere”.

Così, invece di scendere dall’albero, le buttò la pera; ma la pera cadde lontano.

La Strega disse di nuovo con la sua piccola vocina:”Pierino Pierone dammi una pera con la tua bianca manina, che a vederle son sincera, sento in bocca l’acquolina!”

Pierino Pierone e la Strega Bistrega

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