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Western all’amatriciana

“Colonnello Mike, attento alla freccia”. Cadde così dalle mura del fortino che comandava e fu preda della tribù di Cavallo Pazzo Seduto a Gambe Incrociate.

“L’hanno preso, l’hanno preso”, urlavano i suoi in preda allo smarrimento all’interno di un fortino che sprofondava nel terrore.

Il caos. Cavalli imbizzarriti da proiettili senza guida, soldati che vagavano senza ordini, persino il cuoco bruciò l’arrosto di bufalo che era il suo piatto forte. Mai successo in trent’anni d’onorata carriera nei Cavalleggeri.

Nel frattempo il colonnello veniva trascinato a corpo morto lungo la strada ruvida che portava all’accampamento. Grande trofeo per onorare Cavallo Pazzo Seduto a Gambe Incrociate che attendeva sotto la sua tenda.

La giubba completamente stracciata, l’onore perduto dalle tasche rotte, il sorriso ubriaco evaporato sotto l’arsura del sole nella Valle del Fuoco. In piedi, immobile, davanti a quello spregevole ammasso di piume. Il nemico di una vita ora stringeva in pugno la sua.
Western all’amatriciana

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