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Tutte le fiabe che parlano di "compagnia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "compagnia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

Gattone e la bambina

C’era una volta … un simpatico Gattone, grassoccio e pelosone. Passava le sue giornate accovacciato tra le gambe della sua padroncina: una bimba purtroppo un po’ malatina. Lei, molto spesso, non riusciva a camminare così lo… Gattone e la bambina

La vecchina

C’era una volta una vecchina che abitava in una vecchia casa di un vecchissimo quartiere al di là del fiume. E anche lei era così vecchia ma così vecchia ma così vecchia che, se si fosse ricordata di festeggiare il compleanno, per ospitare tutte le candeline ci sarebbe voluta una torta grande come la ruota di un mulino.

Era così vecchia ma così vecchia che le rughe sul suo viso erano più numerose delle foglie di una quercia e il suo corpo, da quanto era storto sembrava sempre spinto da una folata di vento

Tutte le mattine la vecchina si alsava dal letto con grande fatica e grande fracasso di ossa che scricchiolavano e si lamentavano e poi andava nella cucina della sua vecchia casa per prepararsi una tazza di tè che beveva inzuppandoci dei vecchi biscotti.

La vecchina

Stellina

C’era una volta e c’è ancora… un cielo blu pieno di stelle. Era notte e la piccola Anna guardava le stelle dalla finestra della sua cameretta tinta di rosa. S’incantava a guardarle mentre pregava Gesù di mandarle una sorellina, perché si sentiva tanto sola.

– Come brillano! Mamma, da dove vengono le stelle? Perché di giorno non ci sono ed arrivano solo di notte ? –

-Tesoro – rispose la mamma – di giorno le stelle ci sono, siamo noi che non le vediamo, perché sono tanto lontane. Noi vediamo solo il Sole che è la stella più vicina. Pensa, il Sole è una delle stelle più piccole, è una stella nana –

Stellina

Tre cose solamente

Io mi sento fortunata…. perché? Mangio ,amo e rido .
Son tre cose solamente ma ti cambiano la vita.
Se non mangi è un dispiacere , ci son cose buone assai!
Come fai a rinunciare a tagliatelle con ragù?

Se ci metti un” secondino” stai sicuro che non sbagli e
poi anche un bel dolcino se ne avevi proprio voglia.
Eeeh… ma basta qua, andiamo oltre: tu mi chiedi perché amo?
Perché vivere d’amore è una cosa favolosa,
lo puoi dar continuamente e se poi è quello vero…è sublime veramente!

Tre cose solamente

Lo stanzino segreto

Michelino era un bambino di sette anni, proprio come ce ne sono tanti. Biondo e allegro, frequentava la scuola elementare e aveva una stanza dei giochi tutta per sé. La stanza era grande, grandissima. Che dico? Grandissimissimissima! E in più, conteneva giocattoli di ogni tipo e misura. Dal cavallino a dondolo ai trenini di legno, dagli orsacchiotti di pezza ai peluches di ogni specie, la stanza era talmente piena che Michelino ci entrava a malapena. Anche se non si poteva più muovere, vi trascorreva tutti i pomeriggi di tutti i giorni dell’anno.
 
Gioca oggi e gioca domani, il tempo passava e i mille e più giocattoli erano stati giocati tutti, fino alla noia. Un bel giorno Michelino si stancò. “Ufffff … basta! Non ne posso più di questi giocattoli! Sono vecchi e rotti. Li ho usati mille volte! E questa stanza? Non mi posso muovere” disse, un po’ seccato. Da un pezzettino di finestra, quasi ostruito da peluches e marionette, si vedeva la finestra della casa di fronte, dove un bambino si era appena affacciato. Michelino gli fece ciao con la mano e il bimbo, di pelle scura e coi capelli neri, gli rispose amichevolmente.
 
Michelino allora lasciò la stanza e scese in giardino, dove lo raggiunse il suo nuovo compagno. “Come ti chiami?” gli chiese, un po’ sulle sue.

Lo stanzino segreto

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