Uno strano Cappuccetto
Come trascorrere un piovoso pomeriggio d’autunno, in quel di Gorizia? Chiudersi in casa sarebbe un’idea, magari davanti ad una tazza di te o di cioccolata calda. La piccola Matilde e il nonno Armando trascorrevano così tutti i pomeriggi d’ottobre e l’autunno passava davanti alla loro finestra, velocemente e in punta di piedi.
“Nonno, nonno … come giochiamo oggi?” Chiedeva Matilde, ancora sudata per l’ultima corsetta intorno alla stanza.
“Posso raccontare una storia” rispondeva il vecchio Armando, che tentava inutilmente di leggere il giornale. “Ti racconto la fiaba di Cappuccetto rosso o quella di Biancaneve. Quale preferisci?”
“Ufffffffffff … sempre le stesse storie. Basta! Sono stanca e mi annoio” sbuffava la bimba, con il muso ancora sporco di cioccolato.
“Scommetto che questa non l’hai mai sentita” disse allora il nonno, ormai rassegnato a chiudere definitivamente la Gazzetta. “C’era una volta, in un paese lontano, una bimba che indossava sempre un mantello ed un cappuccio verdi, e per questo tutti la chiamavano Cappuccetto verde.
