Cappuccetto Verde
Quella era stata una brutta mattina per il lupo. Aveva una gran fame e non era riuscito nemmeno lui a trovare una preda. Quelle poche che aveva cercato di prendere come un minuscolo topolino gli eran… Cappuccetto Verde
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "bosco", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Quella era stata una brutta mattina per il lupo. Aveva una gran fame e non era riuscito nemmeno lui a trovare una preda. Quelle poche che aveva cercato di prendere come un minuscolo topolino gli eran… Cappuccetto Verde
C’era una volta una bellissima farfalla bianca, con le ali gialle che sembravano intinte nell’oro. La farfalla Gelsomina viveva in una bella casa in cima ad un grandissimo albero. Visto dalla sua casa il mondo… La farfalla Gelsomina
Pochi bambini lo sanno, ma non molto lontano da qui, esiste un bosco dove crescono alberi particolari, dai grossi tronchi e ricoperti da rigogliose chiome di un verde brillante: sono alberi che parlano… Alberi parlanti?… Il bosco degli alberi parlanti
La storia che stai per leggere è davvero incredibile , eppure tanto tempo fa , in un bosco delle montagne che svettano maestose , quasi ad accarezzare il cielo, viveva il personaggio che sto per… L’omino del bosco
Sara e i suoi amici, durante le vacanze estive, si divertivano a fare lunghe passeggiate nel bosco a pochi passi dal loro paese. Quando il sole iniziava il viaggio verso il tramonto, si sdraiavano sulla… Fata Selvina
Il Riccio Maurizio,la Tartaruga Carolina la Marmotta Dorotea s’incamminarono attraverso un sentiero in riva al fiume. Era in salita e a volte con grandi sassi da superare. Certo non era come quello del bosco tutto in… Il bosco … in montagna
Un tempo in un paesino molto piccolo viveva una bambina di nome Aurora. La bimba vestiva sempre con una mantellina rosa e tutti la chiamavano Cappuccetto Rosa. Un giorno la nonna fece sapere che mancava… Cappuccetto Rosa
Tanto tempo fa ,abitavano in una fattoria in campagna, cinque maialini, grassocci e rosa.
Il primo si chiamava Timido, era sempre silenzioso e poteva solo sentire: per questo stava sempre in silenzio, perché voleva ascoltare !
Suo fratello si chiamava Gustavo e poteva solo usare il gusto … e mangiava… mangiava… mangiava, tanto chè era il più cicciotto.
Il terzo maialino si chiamava Mammolo e passava il tempo a toccare tutto quello che trovava.
Il quarto maialino era Pippo e si fidava del suo naso: annusava ogni cosa e il suo olfatto era infallibile.
Un giorno il pastore Luca trovò una pecora con una zampa ferita, perciò la curò.
Allora il pastore portò la pecora nel suo gregge, però un giorno il pastore si rese conto che la pecora dormiva continuamente perciò la abbandonò nel bosco, ma la pecora era furiosa, ma così tanto che all’improvviso opra di essa si formò un gigantesco uragano e intorno una tempesta minacciosa e un forte tuono colpì la pecora e l’animale come per magis incominciò a parlare e da quel momento decise di venticarsi del pastore.
Così magicamente incominciò a cavalcare una nuvola e raggiunse il gregge del pastore e liberò tutte le pecore e apprena il pastore vide quel che stava succedendo raggiunse la pecora malefica che ad un certo punto gli disse “tu, pastore malefico dopo avermi trovsto e curato, mi hai abbandonato sola e infreddolita, meriti una punizione” così come per magia la pecora fece ammalare il pestore e la pecora se ne andò.
Era un autunno di tanto tempo fa, un autunno come tanti, quando i colori delle foglie si tinteggiavano dei colori più caldi come per prepararsi al rigido inverno.
L’aria fresca del pomeriggio era solita formare una nebbiolina che si diradava tra i vecchi rami degli alberi nel fitto bosco di Connemara, in Irlanda.
Popolato da una grande varietà di essere viventi, Connemara non era un bosco come gli altri, aveva qualcosa di speciale che nemmeno gli abitanti della contea sapevano spiegare.
C’era una volta un bambino chiamato Mirtino che viveva in una bella villa al limitare del bosco con i suoi genitori e, soprattutto, col suo saggio nonno Livio.
Mirtino amava giocare all’aria aperta insieme ai suoi amici, per tutto il giorno, ad inseguire le farfalle, a fischiettare agli uccellini, a pallone, a rincorrersi… e a fare un gran rumore. Ma proprio tanto.
Un giorno, però, successe qualcosa di molto bislacco. Infatti, il nonno Livio aveva la febbre e stava riposando, in pieno giorno, nel suo caldo letto, amorevolmente curato da sua figlia, Manuela, la mamma di Mirtino. Intanto il nipotino e la sua allegra brigata avevano deciso di sperimentare un nuovo gioco: ” Fai più baccano possibile” con ogni mezzo. E ci riuscivano benissimo!
C’era una volta un vispo bambino, di nome Martino che viveva in una radura profumata e rigogliosa.
Lì ogni albero aveva la sua folta chioma verde e regalava la sua ombra ad una grande varietà di animaletti, pelosetti e furbetti.
Tra questi vi era un simpatico coniglietto, Carotino, che amava godersi il riposino pomeridiano all’ombra del saggio faggio nodoso. Finché…
Un giorno di piena primavera Carotino andò ad accucciarsi, come sempre, ma notò che il faggio lo respingeva via con le sue ampie radici. Ci rimase molto dispiaciuto. Confuso. Provò più volte, mettendosi in diverse posizioni, ma non ci fu verso.