Lasciatemi un momento
A volte ne ho bisogno, me lo sento, di restare solo anche un momento. Nel silenzio il respiro si fa lieve, i pensieri galleggiare, sono una piccola barca in mezzo al mare. Lentamente ritorno… Lasciatemi un momento
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "amici", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
A volte ne ho bisogno, me lo sento, di restare solo anche un momento. Nel silenzio il respiro si fa lieve, i pensieri galleggiare, sono una piccola barca in mezzo al mare. Lentamente ritorno… Lasciatemi un momento
Marco era un bambino vivace, ma tanto sensibile. Ogni sera, quando si infilava nel suo lettino, osservava per alcuni istanti la parete di fronte ed ecco che apparivano. Quelle figure tanto scure, erano suoi più… Marco e il suo fratellino
Un gruppo di bambini, un po’ di carta, colori, rime e sorrisi: così è nata questa storia ‘liberamente improvvisata’ anche nella recitazione! Nella videofiaba il gufo dice: Siamo tutti diversi e meravigliosi e… In fondo… Gli amici di Bruco Gina // Video fiaba
Questa è la storia di un bambino di nome Enrichetto, sei anni, due occhioni scuri e una testolina di capelli neri, molto intelligente ma un po’ troppo vivace.
Una disperazione per mamma e papà e anche per le maestre: non riesce a stare seduto in classe o a tavola per più di un minuto! Sempre in movimento, questo è il motivo per il quale è stato affettuosamente soprannominato Trottolino.
– Ora basta Enrichetto! Siediti e mangia la minestra, altrimenti diventa fredda! – urla la mamma.
– Stai fermo Trottolino! Non riesco a capire una sola parola del telegiornale! – tuona il papà.
– Enrichetto! Stai seduto al tuo posto e termina il compito assegnato! – dice la maestra.
Lui non lo fa per capriccio o per dispetto, proprio non ci riesce. A volte diventa triste, perché non si sente all’altezza dei suoi compagni di scuola e vorrebbe dare più soddisfazioni ai suoi genitori. Una sera d’estate, durante le tanto attese vacanze scolastiche, Enrichetto insieme ai suoi amici passano davanti un magnifico boschetto. Uno di loro, però, vede in lontananza del fumo.
Era una bella mattina d’inizio estate.
In un bel paesino di mare la giornata era appena cominciata e la gente si stava preparando per andare in spiaggia o a fare spesa.
Quel giorno era quello dedicato al mercato e nella via del centro c’erano tante belle bancarelle colorate sulle quali erano esposti i più svariati articoli: vestiti, biancheria da casa, oggetti ricordo, articoli da mare. C’era un gran vociare di persone e tutto era in fermento, chi si fermava per acquistare, chi per chiacchierare un po’, mentre nell’aria si assaporava l’odore della salsedine e dei fiori ed il sole riscaldava la pelle ed il cuore.
Proprio di fianco alla via del mercato, più in basso rispetto al livello della strada, c’era un piccolo rigagnolo che nella stagione invernale diventava un torrente e che era separato dal paese da un muricciolo in cemento e sormontato in alcuni punti da ponticelli di legno che consentivano di attraversare da una riva all’altra.
Qui viveva l’anatra Caterina.
Ogni giorno era abituata a farsi una bella nuotata nelle acque limpide insieme alle altre anatre.
Erano davvero tante e la cosa buffa era che, nelle ore centrali della giornata, si potevano vedere tutte schierate sui vari massi in mezzo all’acqua, immobili, con la testa infilata sotto le ali, mentre schiacciavano un bel pisolino in compagnia.
filastrocca ispirata al racconto musicale omonimo
Per il monte passeggiando
Salutando e fischiettando
La cipolla cerca amici
Forse per andare in bici
Con il mais e la patata
L’amicizia non è nata
Il fagiolino dice no
Il pomodoro no ci sto’
La cipolla triste e sola
Solo il grillo la consola
Si ritira in cantina